30.9.16

ROAD TO JAPAN: Haruya Ide

Buongiorno a tutti e benvenuti al nono numero per il 2016 di "Road to Japan", la rubrica che ci consente di scoprire i maggiori talenti del calcio giapponese. Oggi ci spostiamo nella prefettura di Chiba, dove ci sono due situazioni opposte: da una parte il Kashiwa Reysol in J1, dall'altra il JEF United Chiba in J2. Quest'ultimo ha in squadra Haruya Ide, talentino di casa JEF.

SCHEDA
Nome e cognome: Haruya Ide (井出 遥也)
Data di nascita: 25 marzo 1994 (età: 22 anni)
Altezza: 1.70 m
Ruolo: Trequartista, esterno
Club: JEF United Chiba (2011-?)



STORIA
Nato a Kashiwa (nella prefettura di Chiba) nel 1994, Haruya Ide si sposta con la famiglia a Tokyo durante la sua giovinezza. Se la sua nascita avrebbe dovuto piazzarlo nelle giovanili del Kashiwa Reysol, in realtà Ide finirà a giocare per l'altra squadra della città di Chiba, ovvero lo JEF United, da qualche anno finito in seconda divisione.
La sua entrata nel JEF United arriva grazie a un amico di sua sorella che lo incita a entrare in squadra, ma è solo l'inizio: prima l'U-15, poi l'U-18 e infine la prima squadra. Un ingresso arrivata in età precoce, visto che Ide esordisce sotto la guida di Sugao Kambe sul finire della stagione 2011 contro Mito HollyHock, quando il giovane Haruya ha solo 17 anni.
Va detto che la stabilità non è di casa in questo club: il JEF United ha cambiato sette allenatori nelle ultime sei stagioni. Gli unici due a garantire una certa continuità sono Takashi Sekizuka (ex ct dell'U-23 giapponese a Londra 2012) e soprattutto Jun Suzuki, che ha avuto il merito di dare a Ide maggior spazio tra i titolari.
Già, perché la mezzala gioca appena quattro partite nelle prime tre stagioni, poi con l'arrivo di Suzuki il numero di apparizioni schizza a 37 gare (accompagnato dalle prime quattro reti da professionista). In una panorama di assoluta aridità (il JEF è retrocesso da sette anni e difficilmente tornerà in J1 nel 2017), Ide rappresenta l'unica gioia alla Fukuda Denshi Arena.

CARATTERISTICHE TECNICHE
L'evoluzione tattica di Ide è stata interessante: partito da centrocampista centrale, diventato mezzala, poi trasformato in trequartista, quest'anno ha persino giocato da ala nel 4-2-3-1, 3-4-2-1 o 4-4-2. Indifferente l'utilizzo della fascia, perché Ide è apparso sia sul lato mancino che su quello destro sotto la guida di Sekizuka.
Tecnicamente parlando, invece, c'è da esser contenti. Se da una parte bisogna considerare che Ide deve rafforzarsi dal punto di vista fisico (il ragazzo è leggerino per la J2, figuriamoci per il calcio europeo), il giocatore del JEF United ha delle discrete doti.

STATISTICHE
2011 - JEF United Chiba: 2 presenze, 0 reti
2012 - JEF United Chiba: 2 presenze, 0 reti
2013 - JEF United Chiba: 0 presenze, 0 reti
2014 - JEF United Chiba: 37 presenze, 4 reti
2015 - JEF United Chiba: 32 presenze, 6 reti
2016 - JEF United Chiba (in corso): 28 presenze, 3 reti

NAZIONALE
Purtroppo questo è un tasto dolente: in questo momento storico, un talento - promettente, ma grezzo - come Ide non può trovare spazio nel suo ruolo. C'è da sperare che qualcuno - in Europa o nello stesso panorama della J. League - creda in questo ragazzo dotato, che altrimenti non vedrà mai la Nippon Daihyo incastrato nelle difficoltà tecniche (e non) del JEF United.

LA SQUADRA PER LUI
Non so voi, ma a me viene spontaneo il parallelo con Shinji Kagawa: anche il giocatore del Borussia Dortmund era il leader tecnico di una squadra - il Cerezo Osaka - che ha passato diversi anni in J2. Lui è cresciuto in quel contesto, sebbene Kagawa sia riuscito poi con i suoi compagni a riportare il club in J1 prima di partire per la Germania.
Ecco, Ide in questo non sembra riuscire. Perché è troppo giovane, perché non ha la personalità o la tecnica per condurre il JEF alla promozione: poco importa. Ma è sicuramente un giocatore su cui poter lavorare, dalle buone capacità tecniche e molto duttile: il calcio olandese lo aspetta, con tutti i miglioramenti necessari per sfondare.

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