Buongiorno a tutti e benvenuti a un altro numero di "Under The Spotlight", il nono per il 2017. Oggi ci spostiamo in Giappone e precisamente a Sapporo, dove il Consadole sta cercando di centrare una storica salvezza in J1 League. Chanathip Songkrasin potrebbe rivelarsi l'azzardo giusto per centrare quest'obiettivo dopo tanto tempo.
SCHEDA
Nome e cognome: Chanathip Songkrasin (ชนาธิป สรงกระสินธ์)
Data di nascita: 5 ottobre 1993 (età: 23 anni)
Altezza: 1.58 m
Ruolo: Trequartista, seconda punta, mezzala
Club: Consadole Sapporo (2017-?)
STORIA
Nato nel '93 e cresciuto nel distretto di Sam Phran, Chanathip Songkrasin ha iniziato molto presto a giocare a calcio. Già a quattro anni, suo padre - un insegnante - gli mette in mano un pallone e lui se ne appassiona. Una passione mai mollata nemmeno alla Samphran Witthaya School o all'università (finirà per studiare alla Faculty of Allied Health Sciences).
Ai provini qualcuno lo scarta, come per esempio il TOT Sport Club: il ragazzo è troppo piccolo secondo i loro scout. Non però secondo il BEC Tero Sasana, che punta su Chanathip, convinto che la taglia non sarà un problema. Non di certo nel calcio thailandese, ancora ai suoi primordi di professionismo e bisognoso di talenti come lui per accelerare.
Viste le buone performance con le rappresentative giovanili, il ct dell'U-19 thailandese - Somchai Chuayboonchum - lo chiama. E se ne accorgono anche in prima squadra, tanto da esordire nella stagione 2012: il tecnico del BEC Tero, l'australiano Andrew Ord, lo lancia in campo per la nuova annata, non guardandosi indietro.
In fondo, è la scelta giusta: nessuno dei tecnici successivi - tra cui c'è stato persino Sven-Göran Eriksson, per tre mesi allenatore del club - ha rinunciato al talento di Chanathip. E il BEC Tero ha fatto la scelta giusta, perché il ragazzo è cresciuto e il club ha potuto alzare un trofeo, la Thai League Cup del 2014. A quel punto, però, altri club si sono interessati a Songkrasin.
Ai provini qualcuno lo scarta, come per esempio il TOT Sport Club: il ragazzo è troppo piccolo secondo i loro scout. Non però secondo il BEC Tero Sasana, che punta su Chanathip, convinto che la taglia non sarà un problema. Non di certo nel calcio thailandese, ancora ai suoi primordi di professionismo e bisognoso di talenti come lui per accelerare.
Viste le buone performance con le rappresentative giovanili, il ct dell'U-19 thailandese - Somchai Chuayboonchum - lo chiama. E se ne accorgono anche in prima squadra, tanto da esordire nella stagione 2012: il tecnico del BEC Tero, l'australiano Andrew Ord, lo lancia in campo per la nuova annata, non guardandosi indietro.
In fondo, è la scelta giusta: nessuno dei tecnici successivi - tra cui c'è stato persino Sven-Göran Eriksson, per tre mesi allenatore del club - ha rinunciato al talento di Chanathip. E il BEC Tero ha fatto la scelta giusta, perché il ragazzo è cresciuto e il club ha potuto alzare un trofeo, la Thai League Cup del 2014. A quel punto, però, altri club si sono interessati a Songkrasin.
Anche perché le performance del BEC Tero Sasana sono pessime, così il Muangthong United - il principale club del paese - preleva in prestito un intero pacchetto di giocatori: Peerapat Notchaiya, Tanaboon Kesarat (rimasto solo un anno) e lo stesso Songkrasin. Tutti poi riscattati dal Muangthong, convinto della bontà dell'operazione.
Una mossa giusta anche per il ragazzo, che ha trovato una consacrazione totale e un'eco prima impossibile per le sue prestazioni. Soprattutto nel 2017 è stato impressionante: mentre il Muangthong United continua a giocarsi il titolo, lui e i suoi compagni hanno impressionato nell'AFC Champions League, raggiungendo gli ottavi di finale.
Inevitabile l'interesse di alcuni club giapponesi: già Gamba Osaka e Shimizu S-Pulse si erano interessati negli anni precedenti, ma i thailandesi in J. League non avevano ancora funzionato. Eppure, l'arrivo di Chanathip Songkrasin a Sapporo ha cambiato la situazione: il ragazzo si è adattato bene in Hokkaido e l'operazione funziona anche per il marketing.
Una mossa giusta anche per il ragazzo, che ha trovato una consacrazione totale e un'eco prima impossibile per le sue prestazioni. Soprattutto nel 2017 è stato impressionante: mentre il Muangthong United continua a giocarsi il titolo, lui e i suoi compagni hanno impressionato nell'AFC Champions League, raggiungendo gli ottavi di finale.
Inevitabile l'interesse di alcuni club giapponesi: già Gamba Osaka e Shimizu S-Pulse si erano interessati negli anni precedenti, ma i thailandesi in J. League non avevano ancora funzionato. Eppure, l'arrivo di Chanathip Songkrasin a Sapporo ha cambiato la situazione: il ragazzo si è adattato bene in Hokkaido e l'operazione funziona anche per il marketing.
L'attesa per il ragazzo è talmente ampia che persino FourFourTwo ha pensato di occuparsi di lui e ha realizzato un servizio sul talento thailandese. E in fondo non è la prima volta che il Consadole Sapporo mostra al Giappone giocatori del sud-est asiatico, visti i precedenti tre esperimenti negli ultimi anni.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Già il fatto che Chanathip sia soprannominato "Messi" dimostra qual è il punto di forza del suo repertorio: un ottimo dribbling, una visione di gioco completa e una velocità di pensiero ancor prima che di gambe. Tutte doti che il calcio thailandese sta massicciamente sviluppando, anche grazie al lavoro del suo ex ct Senamuang.
A questo, vanno aggiunti dei punti di domanda. Sulla sua costituzione, sulla leggerezza fisica e sulla capacità di reggere certi ritmi anche dal punto di vista atletico. Per ora la J. League non sta presentando questo tipo di problemi, ma di certo l'Erasmus a Sapporo aiuterà a migliorarsi anche sotto questo punto di vista.
Già il fatto che Chanathip sia soprannominato "Messi" dimostra qual è il punto di forza del suo repertorio: un ottimo dribbling, una visione di gioco completa e una velocità di pensiero ancor prima che di gambe. Tutte doti che il calcio thailandese sta massicciamente sviluppando, anche grazie al lavoro del suo ex ct Senamuang.
A questo, vanno aggiunti dei punti di domanda. Sulla sua costituzione, sulla leggerezza fisica e sulla capacità di reggere certi ritmi anche dal punto di vista atletico. Per ora la J. League non sta presentando questo tipo di problemi, ma di certo l'Erasmus a Sapporo aiuterà a migliorarsi anche sotto questo punto di vista.
STATISTICHE
2012 - BEC Taro Sasana: 33 presenze, 4 reti
2013 - BEC Taro Sasana: 28 presenze, 3 reti
2014 - BEC Taro Sasana: 32 presenze, 4 reti
2015 - BEC Taro Sasana: 25 presenze, 2 reti
2016 - → Muangthong United: 34 presenze, 3 reti
2017 - Muangthong United: 26 presenze, 3 reti / → Consadole Sapporo (in corso): 10 presenze, 0 reti
NAZIONALE
Sembra quasi lapalissiano dire che Songkrasin è fondamentale per la sua nazionale. Dopo aver giocato con l'U-19, fu Winfried Schäfer a farlo esordire giovanissimo con i grandi: Chanathip aveva solo 19 anni, ma il ct tedesco non ebbe alcuna remora a chiamarlo per l'AFF Championship del 2012. Da lì, la crescita è stata notevole.
Songkrasin è rimasto a lungo coinvolto con l'U-23 nel tentativo di raggiungere le Olimpiadi di Rio, ma eventualmente è diventato un pezzo-chiave della nazionale maggiore. Anzi, sotto Senamuang, la Thailandia ha vinto il secondo round davanti all'Iraq e si è qualificata con largo anticipo per la Coppa d'Asia 2019, dove i War Elephants sono attesi per dar spettacolo.
Songkrasin è rimasto a lungo coinvolto con l'U-23 nel tentativo di raggiungere le Olimpiadi di Rio, ma eventualmente è diventato un pezzo-chiave della nazionale maggiore. Anzi, sotto Senamuang, la Thailandia ha vinto il secondo round davanti all'Iraq e si è qualificata con largo anticipo per la Coppa d'Asia 2019, dove i War Elephants sono attesi per dar spettacolo.
LA SQUADRA PER LUI
In questo momento, Chanathip Songkrasin rappresenta uno dei migliori giocatori che la Thailandia abbia prodotto negli ultimi anni. Ciò nonostante, permangono i dubbi descritti nelle caratteristiche tecniche. Alla fine della giostra, però, se c'è uno che può farcela, è proprio lui: un campionato europeo di seconda fascia senza eccessiva fisicità - Belgio, Portogallo, forse persino l'Olanda - potrebbe essere il lasciapassare per uno straordinario esperimento.
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