Buongiorno a tutti e benvenuti al settimo numero di "Road to Japan", la rubrica che ci consente di scoprire nuovi talenti che si nascondono nella terra del Sol Levante. Oggi ci spostiamo a Sapporo, dove il Consadole si sta godendo - in prestito - un giovane molto interessante, cresciuto dal Kawasaki Frontale: si tratta di Koji Miyoshi, sgusciante folletto classe '97.
SCHEDA
Nome e cognome: Koji Miyoshi (三好 康児)
Data di nascita: 26 marzo 1997 (età: 21 anni)
Altezza: 1.68 m
Ruolo: Ala, trequartista
Club: Consadole Sapporo (2018-?)
STORIA
Originario di Tama-ku (un piccolo distretto nella città di Kawasaki, nella prefettura di Kanagawa, costeggiato dal fiume Tama, per l'appunto), Koji Miyoshi nasce nel marzo del 1997. Comincia a giocare a pallone spinto dall'influenza del fratello, ma non è un errore chiamare il ragazzo un "figlio del Kawasaki Frontale", perché la sua carriera è legata al club.
Non solo Miyoshi è nato sulle rive del Tama, ma dal 2007 - ovvero dall'età di 10 anni - viene inserito nelle giovanili del club nero-azzurro. Una lunga maturazione, che arriva fino al 2014, quando il 17enne viene ufficialmente inserito nei ranghi della prima squadra. Assieme a lui, c'è Shintaro Kurumaya, una colonna oggi per il club.
L'esordio arriva l'anno dopo: il 4 aprile 2015, al termine di una rotonda vittoria (4-1) in casa contro l'Albirex Niigata, il manager Yahiro Kazama manda in campo Miyoshi per un minuto, al posto dell'eroe locale Yoshito Okubo. Nell'ultima gara giocata in prestito per la selezione U-22 in J3, Miyoshi trova anche il primo da professionista contro il Fujieda MYFC.
Durante l'inverno 2015-16, il club si libera di diversi profili in attacco, tra cui Kenyu Sugimoto e soprattutto Renatinho, venduto a peso d'oro al Guangzhou R&F. A quel punto, Miyoshi ha molto più spazio nella seconda parte della stagione e trova persino quattro gol in appena 11 gare di J1 (tra cui il gol che illude il Kawasaki sulla possibilità di vincere il titolo).
Con il cambio di manager (da Kazama a Toru Oniki), le presenze di Miyoshi non sono salite, nonostante il club sia stato impegnato anche in una buona annata in AFC Champions League, chiusa con l'incredibile uscita ai quarti di finale sul campo dei futuri campioni degli Urawa Red Diamonds. Purtroppo, la corsa al titolo ha messo da parte Miyoshi.
C'è di peggio, perché di sole 13 presenze in J. League, solo sei di esse arrivano dal 1'. Nonostante il premio di miglior giovane in J. League Cup e l'eredità numerica della maglia di Yoshito Okubo (trasferitosi al FC Tokyo), Miyoshi ha preso la decisione di trasferirsi, seppur in prestito, per trovare più spazio.
Visto l'affollato reparto offensivo (Ienaga e Abe, senza contare il ritorno di Okubo e l'arrivo di Saito), il classe '97 è passato al Consadole Sapporo, bisognoso di giocatori fantasiosi nel reparto offensivo. La partnership con Chanathip Songkrasin è molto interessante, da vedere all'opera.
CARATTERISTICHE TECNICHE
La prima cosa che si può notare è la duttilità del ragazzo: ha giocato da ala, esterno di centrocampo, trequartista e seconda punta. Eviterei di schierarlo da prima punta, anche in emergenza, sebbene quest'epoca calcistica si presti sempre più agli esperimenti. In ogni caso, Miyoshi ha già giocato in differenti posizioni a vent'anni appena compiuti.
Con questa versatilità, rimane quasi il dubbio su dove sia meglio schierarlo. Personalmente mi piace molto la posizione che sta occupando al Consadole Sapporo: nel classico 3-4-2-1 di Mihailo Petrović, Miyoshi agisce come uno dei due trequartisti dietro il terminale offensivo (uno tra Tokura e Bothroyd). Qualora pensasse a un passaggio in Europa, il ragazzo dovrà necessariamente rinforzarsi dal punto di vista fisico.
STATISTICHE
2015 - Kawasaki Frontale: 5 presenze, 0 reti
2016 - Kawasaki Frontale: 25 presenze, 4 reti
2017 - Kawasaki Frontale: 20 presenze, 3 reti
2018 - Consadole Sapporo (in corso): 15 presenze, 1 rete
NAZIONALE
Miyoshi ha avuto il merito di farsi tutta la trafila delle giovanili: ha giocato un Mondiale di categoria sia con l'U-17 nel 2013 (con Kento Misao e Taro Sugimoto) che con l'U-20 nel 2017 (con Yuta Nakayama, Ritsu Doan, Takefusa Kufo, Takehiro Tomiyasu e tanti altri). Non solo, perché Miyoshi sarà ancora in età nel 2020 per esser convocato per l'Olimpiade di Tokyo.
La nazionale senior potrebbe aspettarlo a breve. Penso che sia difficile vederlo in squadra prima della Coppa d'Asia di gennaio 2019, ma se continuasse a crescere - specie con l'aiuto del Consadole Sapporo e gli insegnamenti di Mihailo Petrović -, il neo-c.t. Hajime Moriyasu potrebbe dargli una chance.
LA SQUADRA PER LUI
Miyoshi è uno di quei giocatori che può crescere molto e può farlo all'improvviso. Penso che qualunque squadra europea - anche quelle di metà classifica dei campionati più prestigiosi - sarebbe fortunata a portare a casa un ragazzo del genere. Miyoshi è una delle gemme della prossima generazione e presto avrà le potenzialità per farcela anche in Europa.