SCHEDA
Nome e cognome: Gaku Shibasaki (柴崎 岳)
Data di nascita: 28 maggio 1992 (20 anni)
Altezza: 1.75 m
Ruolo: centrocampista centrale, regista
Club: Kashima Antlers (2011-?)
Nato a Noheji, nella prefettura di Aomori, il ragazzo è già conosciuto da piccolo, tanto che nell'ambiente locale il suo nome non è sconosciuto agli addetti ai lavori. Tuttavia, il vero decollo arriva quando Shibasaki conosce Tsuyoshi Kuroda, che lo incita ad iscriversi alla Aomori Yamada High School: è la scelta giusta, visto che Gaku migliora giorno per giorno. Una bella responsabilità, così come il numero 10 che porta sempre dietro, anche nella Coppa del Mondo Under-17 che gioca con la nazionale. Nel frattempo, l'eco delle sue imprese all'88esima edizione del torneo interscolastico - dove l'Aomori Yamada arriva in finale - attirano molte squadre della J-League, vogliose di mettersi in squadra questo giovane talento.
I Kashima Antlers arrivano per primi, ufficializzando il suo acquisto il 19 gennaio 2011, dopo che avevano fatto firmare a Shibasaki un pre-contratto. Sotto Oswaldo de Oliveira, tecnico campione con il club di Ibaraki per tre volte, il ragazzo cresce con calma, anche perché frenato dagli infortuni: può esordire nella Champions League asiatica e mette in campo in J-League per 13 volte, con l'esordio datato 29 aprile 2011. La squadra vince la J-League Cup e Shibasaki è decisivo in semifinale, quando il segna il 2-1 contro i Nagoya Grampus, che darà il là alla vittoria nella competizione.
Nella stagione successiva, sulla panchina degli Antlers arriva Jorginho, che dovrà migliorare il risultato dell'anno passato; nonostante la brutta stagione del club, Shibasaki cresce costantemente e migliora a tal punto da stupire gli addetti ai lavori. Continuo in campionato, ma sopratutto nuovamente decisivo nella J-League Cup: ormai ribattezzata la "Ibaraki Cup", viste le performance degli Antlers, il Kashima vince ancora la competizione. In nove gare in coppa, Shibasaki mette a segno tre gol: due di questi sono in finale contro lo Shimizu S-Pulse (vinta per 2-1) e gli valgono il titolo di miglior giocatore della competizione. A fine anno, inoltre, arriva il riconoscimento ai suoi continui progressi, perché viene nominato "rookie dell'anno" ai J-League awards. Un anno pieno di soddisfazioni, che potrebbero continuare, specie guardando le sue ultime prestazioni: vedere la rete segnata contro l'Albirex per credere...
CARATTERISTICHE TECNICHE
L'incredibile dote di Shibasaki, se non la principale, è la capacità di essere utile in ogni zona del centrocampo: da quando è arrivato a giocare nei professionisti, è stato in grado di giocare da centrocampista centrale, regista arretrato, trequartista e su entrambe le fasce (esterno sia in un 4-2-3-1 che in un 4-3-3). A questo, Shibasaki accompagna un buon tiro dalla distanza ed un piede educato, nonché una discreta capacità di destreggiarsi nel dribbling e nell'impostazione. Yasuhito Endo ha ragione da vendere: il giovane Gaku ricorda l'Endo che si imponeva all'inizio degli anni 2000 con la maglia del Kyoto.
STATISTICHE
2011 - Kashima Antlers: 20 presenze, 1 gol
2012 - Kashima Antlers: 45 presenze, 4 gol
2013 - Kashima Antlers (in corso): 8 presenze, 2 gol
NAZIONALE
Si parla molto di lui in vista della Confederations Cup del prossimo giugno: con Hasebe che gioca da ala nel Wolfsburg e la mancanza di un vero vice-Endo, il suo nome continua a girare nell'entourage di Zaccheroni, che ci sta facendo più di un pensierino. Per ora, però, Shibasaki ha collezionato solo qualche presenza con l'Under-17 nipponica, con la quale ha giocato dal 2007 al 2009. In particolare, il ragazzo gioca la Coppa del Mondo di categoria, disputata in Nigeria nel 2009: il Giappone esce al primo turno, nonostante una squadra notevole (con Usami, Miyayoshi, Yoshiaki Takagi e Miyaichi). Ma il centrocampista fa una buona figura e porta sempre con sé quell'esperienza; chissà che non possa vestire la 10 anche in nazionale maggiore, un giorno, visto che è stato già convocato nel febbraio 2012, senza però scendere in campo.
LA SQUADRA PER LUI
La verità è che - per ora - sarebbe meglio se rimanesse con gli Antlers, visto che ne sta diventando un punto di riferimento e avrebbe la possibilità di crescere ulteriormente. Sicuramente, il consiglio migliore che si può dargli è di finire la stagione con il Kashima, sotto la guida di un grande come Toninho Cerezo, che può insegnargli i trucchi del mestiere. Poi, se avverrà questa maturazione, il posto in nazionale e una squadra europea lo attendono a braccia aperte: io sarei curioso di vederlo in Spagna, perché penso potrebbe imporsi. Non sarebbe male vederlo in quel di Valencia o con la maglia dell'Atletico; vedremo cosa gli riserverà il futuro, che appare molto luminoso.