Stati Uniti, Messico, Stati Uniti (x2), Messico (x2), Stati Uniti... Messico. Questo è l'albo d'oro della Gold Cup dal 2002 a oggi, con le due super-potenze della CONCACAF che hanno monopolizzato i trofei, lasciando agli altri le briciole (cinque volte l'altra finalista non era una di queste due nazionali. E una volta è stata il Brasile). Ma chissà che il 2017 non ci porti qualche sorpresa...
Il pallone della Gold Cup 2017: molto bello.
Gruppo A: Honduras, Costa Rica,
Con il mago Jorge Luis Pinto alla sua guida, l'Honduras spera di superare il girone e da lì vedere come possono andare le cose. Il secondo posto del '91 sembra un mezzo miraggio, visto che non ci saranno alcuni elementi fondamentali (Najar, Espinoza, Martinez, Izaguirre). Tuttavia, La H è una delle poche nazionali a pieni ranghi per questa competizione: che possa toccar a loro?

Debutto sarà e debutto sia: la Guiana francese - dopo aver perso il pass per l'edizione del 2015 nell'incredibile play-off contro l'Honduras - esordirà alla Gold Cup nel 2017. Il duo composto da Marie-Rose Carême e Jaïr Karam ha portato Les Yana Dòkòs alla manifestazione tramite il terzo posto alla Coppa Caraibica di quest'anno. Sarà comunque un successo, validato dalla presenza di Florent Malouda.
Siamo sempre al solito discorso: il Canada è pronto? Merita veramente di essere già al Gold Cup solo perché è un paese grande? O ci stiamo prendendo in giro? Di sicuro, una nazionale che presenta nel suo roster sia un classe '79 (Patrice Bernier) che un 2000 (Alphonso Davies) non ha le idee chiarissime. Starà al neo-ct Octavio Zambrano trascinare il Canada ai quarti, che mancano dal 2009 (!).
Gruppo B: Stati Uniti, Panama,
Riconquistare l'America, ma anche sperimentare: non è una nazionale da vittoria sicura quella che Bruce Arena porterà a questa Gold Cup. Viene quasi da chiedersi se non stia usando la manifestazione stile-Loew, per testare qualche ragazzo: non ci sarà Clint Dempsey, così come Howard, Brooks, Yedlin, Altidore, Wood e soprattutto Pulisic, che mi aspettavo presente per questa rassegna. Chissà se è stata la scelta giusta.



Clint Dempsey, 34 anni, sarà solo uno dei tanti assenti alla prossima Gold Cup.
Gruppo C: Messico, Curaçao,



Dopo l'incredibile finale raggiunta due anni fa, la Giamaica dovrebbe cercare di ripartire con lo stesso obiettivo. Purtroppo, molti protagonisti non ci sono più, Winfried Schäfer nemmeno ed è tornato quel Theodore Whitmore che è sì una leggenda della nazionale, ma non sembra poter dare altrettanta sicurezza in panchina. Basterà per passare il turno, ma da lì in poi è tutto incerto.
Il giochino dei pronostici è sempre pericoloso, ma noi ci proviamo lo stesso. Questa la griglia immaginaria che proviamo a darci in base alle previsioni (in grassetto le qualificate):
Costa Rica – Panama
Stati Uniti – Giamaica
Messico – Canada
Curaçao – Honduras
Sarebbero dei quarti di finale un po' a sorpresa, perché vedrebbero una parte di tabellone - quella alta - molto, molto competitiva, mentre dall'altra parte il Messico sembrerebbe avere (e in effetti l'avrebbe) un'autostrada verso la finale. Proporremmo queste semifinali:
Costa Rica – Stati Uniti
Messico – Honduras
La lezione di due anni fa è che una finale senza né Stati Uniti, né Messico sembra virtualmente impossibile. Per molti motivi: tra questi un gap tecnico folle. Gli USA non sembrano una corazzata, a maggior ragione con tutte queste assenze. Diverso spirito per il Messico, che ha un fenomeno in panchina e potrebbe sfangarla. Una finale Costa Rica–Messico potrebbe comunque regalarci dei Ticos campioni della CONCACAF. E sarebbe già una grande novità.
Il Messico, campione uscente e sette volte vincitore della GC: diventeranno otto?
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