Buongiorno a tutti e benvenuti al quinto numero del 2018 per "Road to Japan", la rubrica che vi porta a scoprire i possibili talenti che sbocciano nel panorama giapponese. Oggi ci spostiamo a Tokushima, dove un prodigio cresciuto dai Kashima Antlers si sta lentamente imponendo, crescendo bene sotto la guida di Ricardo Rodríguez: Taro Sugimoto.
SCHEDA
Nome e cognome: Taro Sugimoto (杉本太郎)
Data di nascita: 28 dicembre 1996 (età: 21 anni)
Altezza: 1.62 m
Ruolo: Trequartista
Club: Tokushima Vortis (2017-?)
STORIA
Nato nell'estrema coda del 1996 nella prefettura di Gifu, precisamente a Tajimi (famosa soprattutto per la produzione di un particolare tipo di ceramiche, le Mino ware), Sugimoto ha avuto modo di girare il Giappone. Fin da piccolo è stato notato per le sue capacità, tanto che non sono stati pochi i club che hanno messo gli occhi su di lui.
Passato per le formazioni giovanili di Nagoya Grampus e FC Gifu, Sugimoto si è poi iscritto a un liceo di Kani, città situata nella prefettura dov'è nato. Tuttavia, qualcun altro aveva messo gli occhi su di lui: i Kashima Antlers, da sempre attenti sul territorio nazionale, lo tesserano a soli 17 anni per inserirlo direttamente in prima squadra.
Non solo: dopo aver giocato un paio di gare con la selezione J. League U-22 (molto sotto-età per i suoi standard), Sugimoto riesce persino a esordire in campionato. Gioca due partite di fila subentrando a gara in corso sia sul campo degli Urawa Red Diamonds che contro i campioni uscenti del Sanfrecce Hiroshima.
A lanciarlo è Toninho Cerezo, che ha un certo intuito per i talenti. Qualcosa cambia, però, quando Cerezo viene esonerato: al suo posto c'è Masatada Ishii, promosso alla guida della prima squadra dal settore giovanile. Conosce bene Sugimoto, ma nel 2015 non gli concede troppo spazio: eppure il fantasista trova il primo gol da pro in Coppa dell'Imperatore.
Conscio delle potenzialità dei suoi giovani, Ishii ha poi dato molto più spazio a Sugimoto: 21 presenze e due reti nel 2016, ma il ragazzo si è reso conto di avere troppe stelle davanti. E allora si è trasferito in prestito a Tokushima, dove il Vortis ha appena ingaggiato Ricardo Rodriguez, voglioso di implementare il suo gioco di posizione.
Sugimoto è un elemento perfetto e così il ragazzo è cresciuto gradualmente, in un ambiente più tranquillo e con un buon maestro di calcio. Quest'anno si è anche preso il "10", dato che Junya Osaki si è trasferito al Renofa Yamaguchi e lui - seppur infortunato nelle ultime gare - promette benissimo.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Non è solo bardato con il "10" da quest'anno, ma è un diez a tutti gli effetti: Sugimoto preferisce spaziare sulla trequarti, muoversi liberamente per poi concludere l'azione o magari trovare lo spazio giusto per servire un compagno. Ha delle capacità tecniche fuori dal comune (specialmente nel corto) e rappresenta alla perfezione il classico fantasista nipponico.
Fisicamente e atleticamente, deve ovviamente migliorare, specie se dovesse decidere un giorno di scavallare il continente e trasferirsi in Europa. Per il modo di giocare, è uno di quei giocatori che mi piacerebbe forse vedere di più in Sud America, magari in qualche club del calcio brasiliano. Persino la Nike si è accorta di lui...
STATISTICHE
2014 - Kashima Antlers: 4 presenze, 0 reti / → J. League U-22 Selection: 6 presenze, 0 reti
2015 - Kashima Antlers: 3 presenze, 1 rete
2016 - Kashima Antlers: 21 presenze, 2 reti
2017 - → Tokushima Vortis: 41 presenze, 6 reti
2018 - → Tokushima Vortis (in corso): 9 presenze, 1 rete
NAZIONALE
La sfortuna è che non sarà disponibile - se non come fuori-quota - per le Olimpiadi di Tokyo 2020, dato che è nato nel dicembre '96 (quattro giorni out!). Nel frattempo, però, Sugimoto ha attratto l'attenzione delle nazionali giovanili: ha giocato il Mondiale U-17 nel 2013 ed è stato il miglior giocatore del campionato asiatico U-16 nel 2012.
Forse è un peccato non averlo visto con l'U-23 in questi anni, visto che il suo talento era già visibile. Quando lo potremo vedere in nazionale maggiore? Semmai questo dovesse accadere, tutto passerà dal ritorno in J1. Se sarà con il Tokushima Vortis o rientrando ai Kashima Antlers, questo potrà dircelo soltanto il futuro.
LA SQUADRA PER LUI
Chiunque abbia a disposizione uno scout concentrato sul mondo del Sud-Est asiatico, dovrebbe buttare un occhio sul ragazzo. Che è un classe '96, ma ha già diversa esperienza tra i professionisti ed è stato cresciuto da una delle scuole di calcio migliori in Giappone, ovvero quella residente a Ibaraki, dove sfornano professionisti con la P maiuscola.
Dove potrebbe andare Sugimoto? La Portuguese Liga sarebbe la destinazione migliore. Se c'è una lezione che ci hanno lasciato le avventure di Kanazaki e Nakajima al Portimonense - entrambi giocatori con un notevole QI calcistico -, è che quella lega lascia spazio al talento, libero di crescere. Proprio ciò che serve a Taro.