Intanto, Maurizio Zamparini e Rino Foschi l'hanno notato e lo portano a Palermo durante il mercato invernale del 2007.. Il presidente dei rosanero lo paga cinque milioni di euro su indicazione del suo d.s. e ancora adesso Zamparini rivendica tale colpo come uno dei migliori della sua gestione. L'esordio è datato 11 Marzo contro la Fiorentina: se poi segni anche un gran gol, tutto è più facile. La stagione si conclude a causa di un infortunio, ma il ragazzo ha fatto intravedere ciò che vale. Se nell'annata successiva è costretto a sacrificarsi giocando esterno d'attacco per volere di Guidolin, quando Amauri parte per la Juve nell'estate del 2008, l'uruguaiano può finalmente avere lo spazio che vuole davanti. Ballardini, nuovo allenatore rosanero, non esita ad accoppiarlo con Miccoli, creando un duo d'attacco di ottima fattura: sono 15 le marcature stagionali dell'ex Danubio. E saranno le stesse nella stagione 2009/2010, l'ultima di Cavani con la maglia del Palermo, ma anche quella in cui i rosanero sfiorano l'accesso ai preliminari di Champions. Delio Rossi, allora tecnico del Palermo, non esita a definirlo "un attaccante moderno, dotato di forza fisica, agonismo e duttilità verso vari schieramenti di gioco".
Inoltre, le cose vanno discretamente anche in nazionale: convocato per la prima volta all'inizio del 2008, Cavani è ormai una chiamata stabile nelle convocazioni del C.T. Tabarez. Purtroppo il problema è lo stesso che si era presentato qualche anno addietro a Palermo: nel 4-2-3-1 del tecnico, per Cavani non c'è spazio in attacco, dove Suarez e Forlan sono giocatori più importanti e rendono meglio in quelle posizioni. Così, l'attaccante deve sacrificarsi sulla fascia, dove Tabarez lo schiera regolarmente: sei presenze ed un gol per Cavani nella competizione sudafricana, dove l'Uruguay coglie un'incredibile quarto posto. Il C.T. aveva ragione su Forlan e Suarez, ma non sa che "El Bojita" sta per esplodere.
Cavani con la maglia del Palermo: in tre anni e mezzo, 37 gol in 117 gare.
I critici devono però darsi pace in un mese: neanche inizia la stagione e Cavani timbra sia in Champions League che in campionato, dove peraltro rifila una tripletta ai campioni d'Italia del Milan. Insomma, più decisivo di così si muore. E' un tratto che non abbandona mai il suo rendimento durante l'anno, anzi diventa ancora più marcato quando si tratta di chiudere certe partite: è lui a far sognare i tifosi nella massima competizione europea ed è sempre lui a segnare il primo gol in finale di Coppa Italia contro la Juventus, vinta per 2-0. Così, sotto la congiunta gestione Mazzarri-De Laurentiis e grazie anche ai suoi gol, un trofeo torna in casa Napoli dopo ben 22 anni.
Visti i numeri e la storia di Cavani, non dovremmo stupirci della sua stagione fin qui: ancora decisivo in campionato, quasi storico in Supercoppa Italiana, strabiliante in Europa League. Ed i quattro gol realizzati contro il Dnipro hanno mostrato due lati di questo giocatore alla squadra ed alla città. Da una parte, si può notare come il Napoli, senza Cavani, perda molto. Se questo è dovuto al fatto che non è stato preso un adeguato vice dell'uruguaiano, è anche sensato chiedersi: c'è qualcuno che possa veramente sostituire uno che fa quattro reti a partita? L'attaccante è troppo importante per il 3-5-1-1 di Mazzarri, che annaspa senza un vero punto di riferimento davanti.
Dall'altra, si è potuto vedere quale affare il Napoli abbia messo a segno comprando l'uruguaiano due anni fa. Il club ha saputo intravedere le sue potenzialità ed è stato bravo anche Mazzarri a valorizzarle, in modo da migliorare i successi di squadra. Pagato 17 milioni, ora ne dovrebbe valere - vedendo i prezzi di mercato - almeno una sessantina. E ci andiamo piano, perché di questi tempi si strapaga chiunque. Ma "un mostro" (cit. Trevisani) costa ed è giusto che i top-teams debbano scucire molti soldi se vogliono accapararsi le prestazioni del numero 7 azzurro. Per ora, siamo a 13 gol in 13 partite stagionali: uno a partita. Ed il futuro appare luminoso anche in nazionale, dove Forlan annaspa e la coppia Suarez-Cavani potrebbe dare anche maggiori soddisfazioni rispetto al passato.
Insomma, altro che Matador; forse è più giusto chiamarlo "El Mata-d'oro".
Edinson Cavani, 25 anni, e la sua gioia dopo il poker realizzato in Europa League.
Nessun commento:
Posta un commento