SCHEDA
Nome e cognome: Toshiyuki Takagi (高木 俊幸)
Data di nascita: 25 maggio 1991 (21 anni)
Altezza: 1.70 m
Ruolo: trequartista offensivo, seconda punta
Club: Shimizu S-Pulse (2011-?)
Toshiyuki Takagi nasce 21 anni fa nella grande metropoli di Yokohama; lo sport era nel suo destino, visto che il padre è stato un famoso giocatore di baseball nella città della prefettura di Kanagawa. Lo stesso vale per i suoi due fratelli: infatti, i figli della famiglia Takagi sono tutti dediti al calcio e sono tutti cresciuti nel florido vivaio del Tokyo Verdy. Se il più piccolo, Daisuke, è un classe '95, Yoshiaki - nato nel 1992 - è già in Europa, seppur la sua avventura con l'Utrecht non stia andando molto bene. E Toshiyuki? Il più grande dei tre fratelli Takagi è ancora in Giappone e sta seguendo un percorso più graduale. Sembrava addirittura che lui dovesse seguire le orme del padre, giocando a baseball; invece, dopo esser cresciuto nell'F.C. Azamino, i verdi della capitale lo acquistano e lo mettono nel settore giovanile. Non ci vuole molto prima che il tecnico della prima squadra lo faccia esordire nell'ottobre del 2009; giusto qualche presenza per prepararlo all'anno successivo. Anzi, il tecnico Kawasatsu decide di andare oltre, schierando entrambi i fratelli Takagi in campo: Yoshiaki gioca più di Toshiyuki, partendo da titolare, ma entrambi danno il loro contributo. Alla fine, il Tokyo Verdy ottiene il quinto posto e si pensa che il futuro possa essere nuovamente in prima divisione. Ma ormai entrambi i fratelli Takagi hanno attirato attenzione: se Yoshiaki emigra in Olanda, Toshiyuki sale di categoria e si trasferisce allo Shimizu S-Pulse, che ha bisogno di sostituire i partenti Hyodo e Fujimoto. Un trasferimento che costa appena 300mila euro.
Takagi ha la piena fiducia del nuovo allenatore dello S-Pulse, l'iraniano Ghotbi; è tale la fiducia in lui che il ragazzo, appena 19enne, gioca ben 37 partite in tutta la stagione, con 4 reti all'attivo. La vera esplosione, però, è arrivata quest'anno: sempre con lo stesso tecnico, lo Shimizu ripete l'andamento della stagione passata, confermandosi a metà classifica. Intanto, Takagi ed Omae fanno ammattire le difese avversarie; se il Omae è più continuo sotto porta, Takagi trova comunque la maniera di realizzare 11 reti e 6 assist nelle 40 partite stagionali giocate. Inoltre, secondo una statistica, ha avuto un tasso di successo nei dribbling del 71%: non male.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Takagi è un giocatore offensivo come se ne trovano molti in Giappone; tuttavia, la sensazione è che sia ancora acerbo. Se questo, da una parte, vuol dire che deve ancora maturare, dall'altra segnala il fatto che il meglio, forse, deve ancora venire. Tatticamente, Takagi è un vero trequartista: nel 4-2-3-1 è capace di occupare tutte e tre le posizioni alle spalle della punta; nel 4-3-3 può giocare su tutti e due gli esterni, mentre nel 4-4-2 può agire da seconda punta. In casi d'emergenza, può giocare anche da punta, ma non è consigliabile. Sacrificarlo come esterno di centrocampo è possibile, ma controproducente: non può stare troppo lontano dalla porta. Una particolarità: è un destro, ma preferisce partire da sinistra, in modo da scaricare un buon tiro, dotato sopratutto di precisione. Takagi possiede anche un buon dribbling nello stretto, mentre perde qualcosa in termini di velocità; infine, il giocatore ha un discreto senso dell'assist.
STATISTICHE
2009 - Tokyo Verdy*: 5 presenze, 0 reti
2010 - Tokyo Verdy*: 26 presenze, 6 reti
2011 - Shimizu S-Pulse: 37 presenze, 4 reti
2012 - Shimizu S-Pulse: 40 presenze, 11 reti
(* = in J-League 2)
NAZIONALE
Diciamo che la situazione riguardante la nazionale è difficile: Takagi gioca in un ruolo fortemente conteso in Giappone. Basti pensare che, nella nazionale nipponica e nel suo 4-2-3-1, ci sono già cinque interpreti semi-sicuri del posto al mondiale: Kagawa, Honda, Okazaki, Kiyotake ed anche Inui sembrano sicuri di essere nei tre che giocano dietro la punta. Sarà difficile per Takagi conquistare spazio in quel ruolo; tuttavia, non c'è bisogno di giocare in nazionale per esser considerati un buon giocatore. Il fantasista dello Shimizu ha vestito la maglia dell'U-20 giapponese tra 2009 e 2010: sette presenze e tre gol nelle qualificazioni al campionato asiatico U-19.
LA SQUADRA PER LUI
Il suo valore non è eccessivo: un milione di euro (fonte: transfermarket.co.uk). Insomma, per lui, un altro anno in Giappone non è da scartare; il talento c'è, ma ha bisogno di esser raffinato. Semmai, se a giugno arrivasse un club belga, olandese o francese (campionati in cui si può maturare serenamente), allora farebbe bene a pensarci. L'Italia è troppo per lui in questo momento, ma chissà in futuro.