C'era una volta un ragazzo di Cardiff, dove lo sport principale è il rugby. Aveva le stimmate originarie del suo idolo d'infanzia, Ryan Giggs; non ci è voluto molto prima che quel prodigio venisse notato da diverse squadre inglesi. Oggi, dopo anni di miglioramenti, è uno dei primi 10 giocatori al mondo. Personalmente è nei primi cinque. Il suo nome è Gareth Bale e troverà nuovamente sulla sua strada un'italiana, l'Inter, nei prossimi ottavi di Europa League.
L'ala del Tottenham sta stupendo il mondo nelle ultime settimane, ma non è stato sempre così. Classe 1989, Bale si è fatto notare in Galles per le sue straordinarie capacità: il più lesto nel prelevarlo è stato il Southampton, che l'ha tesserato a soli 16 anni. Bale debutta nel 2005/06, mettendo insieme due presenze e sfiorando il record di giocatore più giovane con la maglia dei Saints.
La crescita del gallese impressiona nella stagione successiva, quando il Southampton sfiora la promozione in Premier anche grazie alle sue magie. Parte una nuova asta ed è il Tottenham ad avere la meglio, accordandosi per un trasferimento che ha raggiunto - grazie a bonus e premi - la quota di 11 milioni di euro; non male, visto che il ragazzo aveva solo 18 anni all'epoca.
Nei suoi primi tempi al "White Hart Lane", il gallese non ha fortuna: la prima stagione sembra andare bene quando si rompe il legamento ed è costretto a saltare il resto di quell'annata. Non va meglio in quella successiva, dove si prende il numero 3, ma perde il posto da titolare a favore di Assou-Ekotto; non solo, perché viene quasi ritenuto un amuleto negativo, visto che - quando Bale scende il campo - il Tottenham non vince per 24 partite consecutive.
Quando si fa male nuovamente, nell'estate del 2009, sembra la fine. Eppure il nuovo tecnico, Harry Redknapp, crede fortemente in lui e dà al gallese una nuova chance: quando Bale scende in campo, l'allenatore ha una intuizione notevole, visto che sposta il gallese dal ruolo di terzino a quello di ala. Quest'intuizione, combinata al suo talento e alla crescita permessagli da Redknapp, trasformano il ragazzo in un'arma da guerra.
Il Tottenham centra la qualificazione ai preliminari di Champions League nel 2010, quando Bale gioca ancora da terzino. L'anno successivo è quello della sua consacrazione, sopratutto grazie a una partita, quell'Inter-Tottenham 4-3 dove Bale surclassa Maicon, facendogli passare una delle più brutte serate della sua vita da giocatore.
Il gallese realizza una tripletta che, per poco, non permette agli Spurs di sfiorare una clamorosa rimonta, L'Inter vince, ma tutti si accorgono che Gareth Bale non è un giocatore qualsiasi. A confermarlo è il premio conferitogli dalla associazione calciatori inglese, che lo nomina miglior giocatore della Premier League 2010/11.
Un giovanissimo Bale a segno con la maglia del Southampton, con cui è cresciuto.
Insomma, tutto questo trambusto per Bale non è nuovo: da quando ha avuto questo miglioramento, la sua media-gol si è alzata e i più grandi club del mondo si sono fatti avanti per lui. Il problema è che, quest'anno, il gallese sta dominando in lungo e largo: il gioco di Villas-Boas lo valorizza ancor più di prima e lui è migliorato ulteriormente.
Basta osservare il suo score personale: tra nazionale e club, il gallese ha totalizzato la bellezza di 20 reti e 10 assist in 35 presenze stagionali. E siamo solo a febbraio... la sensazione è che non si possa parlare più solo di top-player, ma di vero e proprio fenomeno del calcio. Ho spesso detto come Messi e Cristiano Ronaldo non siano soli, che vi siano un altro paio di giocatori capaci di avvicinarli.
Uno di questi è Radamel Falcao, di cui ho spesso lodato le prestazioni; l'altro, forse, è Gareth Bale, che sta facendo passi da gigante in questi anni. L'avere Harry Redknapp come allenatore l'ha aiutato, ma l'ala sta dimostrando di avere doti che molti non immaginavano sue; un fenomeno a 360 gradi, come quando, da piccolo, avrebbe voluto emulare le gesta del suo grande idolo d'infanzia: Ryan Giggs.
Ora che il "mago gallese" del Manchester United ha quasi 40 anni e gioca ancora alla grande, l'augurio è che Bale possa fare altrettanto, sebbene il suo gioco sia più atletico e meno tecnico di quello del suo connazionale e mito d'infanzia. Tuttavia, in questo momento, sarebbe sciocco negare il fatto che Bale è assimilabile ai grandi del calcio mondiale.
C'è chi dice che andrebbe testato in un club più grande: potrebbe esser vero, ma ciò non toglie nulla alla grandezza di questo atleta, che forse sarebbe stato tagliato anche per gli 800 metri alle Olimpiadi. Teniamocelo stretto e speriamo che duri a lungo; se poi giocherà con Messi o Cristiano Ronaldo, vorrà dire che ci sarà da divertirsi per chi li allenerà. Lunga a vita a Bale Runner: preservatecelo sano e forte come ora.
Gareth Frank Bale,Con Cristiano che lascia il Bernabeu durante l'estate, sarà compito di Gareth Bale riempire il vuoto, ma a giudicare dai suoi due gol in finale di Champions League dalla panchina, l'ala destra non è quella di evitare la responsabilità.
RispondiElimina"Certo, la maglie calcio poco prezzo è molto importante per i giocatori e i tifosi"