Bojan con la maglia del Barca: i catalani hanno ancora il suo cartellino.
E pensare che il Barca aveva pure inserito all'epoca una clausola. Se il Barcellona avesse voluto riprendere Bojan, la spesa per il re-acquisto per i giallorossi sarebbe stata di 40 milioni di euro. Cifre pazze oggi, di fronte al declino di quello che sembrava il nuovo Messi. Nato in Spagna da padre serbo, Bojan è entrato nelle giovanili del Barcellona alla tenera età di nove anni. Tanto tempo speso a La Masia (il vivaio blaugrana dove si sono formati i giovani talenti che vediamo oggi all'opera) e un destino da predestinato: quello di eguagliare l'argentino che intanto si era fatto strada in prima squadra, Leo Messi. Si racconta che Bojan avesse segnato ben 500 gol nelle categorie giovanili. E nel Barcellona B, appena 16enne, aveva totalizzato 10 gol in 22 partite. Naturale a quel punto il salto in prima squadra.
Da lì, Krkić firma un contratto da pro, esordisce in prima squadra e colleziona una serie di record. Batte il record di giocatore più giovane a esordire con la maglia del Barca in una partita di Liga. Guarda un po', il primato apparteneva proprio a Lionel Messi. In quella stagione - 2007-08 - diventerà anche il più giovane a giocare con il Barca in Champions e a segnare in campionato con la maglia blaugrana. A fine anno, con i 10 gol segnati, batte anche il record di Raul per reti segnate nella stagione di debutto in Liga. Anche Del Bosque si accorge di lui e lo convoca in nazionale spagnola, dopo che Bojan aveva rifiutato di giocare per la Serbia. Insomma, il mondo sembra sorridergli e gli addetti ai lavori vedono in lui un potenziale asso del calcio mondiale.
Tuttavia, le cose non vanno per il verso giusto. A Barcellona salutano sia Frankie Rikjaard che Ronaldinho, dentro Pep Guardiola: Bojan continua a giocare, ma non sembra mai sfondare. Nell'anno dei sei trofei, il trio davanti è composto da Henry, Messi ed Eto'o. Poi il camerunense lascia la Catalogna; ciò nonostante, arriva Ibrahimovic e Bojan continua a non esser titolare, seppur subentri spesso. Ibra soffre di mal di pancia e lascia il club blaugrana? Henry se ne va negli Stati Uniti? Niente paura, è nata la stella di Pedro a offuscare quella di Bojan. Meno tecnico ma più funzionale agli schemi di Guardiola, Krkić si siede nuovamente in panchina; anche perché il Barcellona nel frattempo ha comprato pure David Villa dal Valencia. Il club rivince la Champions, ma nel 2011 si può dire che l'attaccante non sia ancora riuscito a guadagnarsi quello che tutti gli pronosticavano: la gloria.
Così, Bojan fa le valigie e se ne va. La meta - come anticipato - è Roma. Con l'arrivo di Luis Enrique, i tifosi giallorossi sono pronti a sognare goleade e calcio spettacolo. Invece, il tecnico deluderà le attese, ma sopratutto lo farà Krkić. Nella capitale e in generale per la Serie A, Bojan appare troppo discontinuo e poco abituato al contatto fisico. Eppure la Roma ci ha speso molti soldi, ma non basta a trattenerlo. I giallorossi posseggono il cartellino, ma dopo 7 reti in 37 presenze non se la sentono di confermare Krkić: il Milan si fa avanti per il prestito. Tutti pronti a sperare nella rinascita di Bojan, specie nel gioco offensivo, ma più collaudato del Milan di Allegri. Niente da fare: i rossoneri vivono un anno in chiaroscuro e lo spagnolo non fa nulla per distinguersi. Tre marcature in 27 gare fanno tornare mestamente Bojan a Barcellona.
Lo spagnolo con la Roma, alla sua prima esperienza fuori dalla Spagna.
I blaugrana hanno ricomprato dalla Roma il cartellino di Bojan per 13 milioni di euro: entrate che hanno fatto comodo ai giallorossi e che sono passate inosservate nelle grandi spese del Barca per Neymar. L'Olanda ha subito guardato a Bojan, voglioso di trovare un club che lo facesse giocare: tra PSV, Feyenoord e Ajax, questi ultimi l'hanno spuntata nell'asta per il prestito dell'attaccante. Già, perché nonostante quasi 250 gare a livello professionistico, Krkić ha ancora 23 anni. E il tempo dovrebbe esser dalla sua parte. Dovrebbe.
Perché anche l'avventura di Amsterdam si sta rivelando una delusione, nonostante il tanto spazio che il tecnico dei lancieri, Frank de Boer, sta concedendo a Krkić. Un problema alla coscia lo ha tenuto fuori un mese e mezzo, ma Bojan è comunque il titolare dell'Ajax. Nell'estate in cui l'Ajax ha perso Babel, Eriksen e Cuenca in un colpo solo, ci si aspettava che lo spagnolo fosse il faro della squadra. Ciò nonostante, i risultati sono sin qui sottotono: tre gol in 26 presenze stagionali, con due reti in Eredivisie e il lampo nella semifinale di coppa, quando ha segnato il 2-1 contro il Feyenoord, risultato poi decisivo per l'arrivo in finale dell'Ajax. Il tutto accompagnato da sei assist in quest'annata.
Si riesce a capire bene la delusione per l'apporto del talento del Barca inquadrandolo con i dati sull'Eredivisie. Sightorsson e Fischer, suoi compagni di attacco, hanno segnato più di lui: nove marcature per l'islandese, tre per il danese. Secondo squawka.com, Bojan è nelle ultime posizioni fra gli attaccanti dell'intera lega per media-gol (55° su 70). In un campionato dove persino i redivivi Castaignos (ex Inter) e Pellè (ex Samp e Parma) trovano la via della rete con gran facilità, Krkić fatica.
E ora? Il futuro dice che l'Ajax ha una chance per confermare Bojan in prestito anche per la prossima stagione. Del resto, al Barca non c'è spazio. Come al solito: Messi, Sanchez, Pedro, Neymar, Tello e Cuenca sono in prima squadra. Inoltre, l'anno prossimo tornerà Delofeu dal prestito all'Everton. E il contratto con i blaugrana di Krkić scade nel giugno 2015. La separazione non è così lontana, a meno che il Barca non rinnovi a sorpresa l'accordo con l'attaccante. Insomma, il tempo da Peter Pan è finito. Ci sono gli assi, i campioni, i giocatori normali e le delusioni. Purtroppo per Bojan, le promesse eterne non esistono.
Bojan Krkić, 23 anni: deludente sin qui la sua esperienza con l'Ajax.
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