Gibilterra affronta l'Isola di Wight negli Island Games del 2011.
A Gibilterra da tempo la nazionale locale gioca a calcio: il primo vero match si è tenuto contro Jersey a Shanklin, nell'isola di Wight, anche se Gibilterra aveva già alle spalle alcuni match contro club amatoriali e professionali. La sconfitta più amara dei primi tempi della nazionale fu un 5-0 subito per mano della Groenlandia. In ogni caso, la storia fa risalire all'aprile 1923 le prime amichevoli di Gibilterra, quando giocò un paio di gare contro il Siviglia. E un pareggio nel 1949 contro il Real Madrid è rimasto per lungo tempo il risultato più prestigioso.
Il nome di Gibilterra - prima di entrare nell'Uefa - è stato a lungo legato agli Island Games, che hanno cominciato a coinvolgere le isole intorno all'Inghilterra. Alla fine, tra le 15 isole partecipanti qualche anno dopo, figurava anche Gibilterra, in una sorta di Olimpiade per gli stati non ammessi alla grande manifestazione quadriennale. La nazione è stata ammessa nonostante non sia un'isola e ha ospitato tali giochi nel 1995. Il maggior successo si è registrato nel 2007, quando Gibilterra si è resa protagonista della vittoria negli Island Games di quell'anno, in finale contro Rodi. Non solo Island Games: Gibilterra ha partecipato nel 2006 anche alla FIFI "Wild Cup", aperta a coloro che non erano iscritti ancora alla Fifa. Una partecipazione anche al Quattro Nazioni del 2008, dove la nazionale ha affrontato tre selezioni semi-professionistiche corrispondenti a Inghilterra, Scozia e Galles.
In realtà, la battaglia per ottenere la membership dell'Uefa da parte di Gibilterra è stata lunga: iniziata nel 1999, la prima volta fu respinta per il volere della Spagna. Gli iberici non solo contestavano Gibilterra perché parte del loro territorio, ma anche perché temevano che un'accettazione della richiesta di Gibilterra portasse anche i baschi e i catalani a fare un passo in quella direzione. Un secondo tentativo è stato fatto nel 2007, ma solo Inghilterra, Scozia e Galles hanno dato supporto a Gibilterra. Di contro, la Spagna ha minacciato di ritirare tutti i suoi team dalle competizioni Uefa. Non è bastato il ricorso all'arbitrato in due occasioni, ma almeno Gibilterra ha potuto cominciare a schierare i propri ragazzi nelle competizioni per U-17 e U-19. Nel maggio 2013, l'Uefa ha finalmente accettato la richiesta della Federazione calcistica di Gibilterra: solo Spagna e Bielorussia si sono opposte. E proprio gli spagnoli verranno separati nei sorteggi dalla nazionale di Gibilterra, così come accade ora per Russia-Ucraina e Armenia-Azerbaigian.
Dopo la grande gioia, la GFA ha dato la linea per esser eleggibili per Gibiliterra: è richiesto il passaporto inglese e bisogna esser nati in Gibilterra o avere parenti da quel luogo, o persino aver frequentato scuole a Gibilterra per cinque anni. La sorpresa è stato Danny Higginbotham, nipote dell'allenatore Allen Bula, ma sopratutto ex Manchester United e Stoke City. La prima amichevole ufficiale è stata il 19 novembre 2013, quando Gibilterra ha ottenuto un pareggio per 0-0. Nel match successivo - a marzo 2014 - Ray Chipolina segna il primo gol della nazionale da quando è membro dell'Uefa, mentre il 4 giugno scorso è arrivata la prima vittoria contro Malta per 1-0.
Roy Chipolina, 31 anni, capitano e primo goleador in competizioni Uefa per Gibilterra.
Ora la nazionale di Gibilterra potrà partecipare alle qualificazioni per Euro 2016, dove è stata inserita in un raggruppamento che comprende Scozia, Polonia, Irlanda, Georgia, ma sopratutto i campioni del Mondo della Germania. Un bel salto per i ragazzi di Allen Bula, manager incaricato fino al giugno 2016 di portare avanti il lavoro della nazionale. Ex giocatore a livello locale, Bula ha poi optato nel 2006 per un lavoro al Kosice, club slovacco dove era il responsabile del settore giovanile. Quattro anni dopo, Bula è tornato a casa e da un quadriennio è ct della nazionale.
Per quanto riguarda la composizione della squadra, quasi tutti i ragazzi di Gibilterra giocano in patria, tranne pochi che giocano all'estero (Galles, Israele, anche Inghilterra) e qualcuno è invece attualmente disoccupato. Diversa la situazione dello stadio: Gibilterra vorrebbe costruirne uno nuovo a norma Uefa. Per ora Gibilterra gioca al Victoria Stadium, cinquemila posti e stadio che ospita le partite della nazionale. Il sogno sarebbe l'Europa Point Stadium: si pensa che l'impianto possa esser completato entro la fine delle qualificazioni per Euro 2016, magari con la voglia di creare uno dei primi stadi sul mare. Per ora la GFA sta trovando qualche opposizione da parte della popolazione locale, che contesta la possibilità di una rovina ambientale per la costruzione dell'impianto e i notevoli problemi che lo stadio porterebbe sul traffico.
Intanto l'avventura per Euro 2016 partirà dall'Estádio Algarve di Faro, situato in Portogallo. Un modo per disputare le qualificazioni europee, visto che Gibilterra può giocare solo le amichevoli al Victoria Stadium. A Faro, Gibilterrà comincerà affrontando Robert Lewandowski e soci. Un impegno difficile, ma Bula non si tira indietro dalle responsabilità: «Vogliamo fare una figura dignitosa durante le qualificazioni, specie contro la Germania, magari cercando anche di finire quarti o quinti nel gruppo. Sarebbe un traguardo straordinario». Del resto, domani sarà una magnifica prima volta: a Faro si farà la storia. Comunque vada.
Gibilterra ha battuto Malta in un'amichevole del giugno scorso: sorprenderanno ancora?
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