SCHEDA
Nome e cognome: Gabriel Barbosa Almeida, detto Gabriel
Data di nascita: 30 agosto 1996 (età: 19 anni)
Altezza: 1.76 m
Ruolo: Seconda punta
Club: Santos (2013-?)
STORIA
A soli otto anni, Gabriel Barbosa Almeida - detto Gabriel - si unisce alle giovanili del Santos. Robinho a breve lascerà Vila Belmiro per volare a Madrid, sponda Real, e la squadra vive un bel momento, avendo appena vinto la Série A brasiliana. Negli anni il Santos conquisterà anche la Copa Libertadores, ma nel frattempo Gabriel cresce nelle giovanili.
Se Neymar illumina all'epoca la prima squadra, il classe '96 arriva tra i grandi con un buon curriculum: ne è cosciente anche la società, che blinda il ragazzo con il primo contratto da professionista nel settembre 2012. Un accordo che prevede anche la presenza di una clausola rescissoria dal valore di cinquanta milioni di euro.
Il debutto ufficiale arriva l'anno successivo: Muricy Ramalho lo lancia, mentre Claudinei Oliveira lo coltiva. Il primo anno serve ad accumulare qualche presenza e due gol: il primo in assoluto arriva contro il Gremio. Con la partenza di Neymar verso Barcellona, è chiaro che Gabriel sia destinato a diventarne il successore in squadra.
Sul ragazzo cresciuto nel Santos, però, pesa immensamente l'etichetta di "nuovo Neymar". Già due anni fa, quando lo notai, se ne parlava così. La storia poi l'ha fortunatamente risparmiato: le spalle sono state abbastanza grosse da consentire a Gabriel due stagioni decenti in termini realizzativi, seppur il Santos non abbia brillato.
L'allenatore che lo consegna definitivamente alla prima squadra è Oswaldo de Oliveira, reduce da un biennio al Botafogo. Al Peixe Gabriel finalmente fa vedere tutta la sua classe: 21 gol in 56 gare in tutte le competizioni sono un buon bottino per chi è alla prima stagione da titolare alla giovane età di 18 anni.
Tuttavia, la stabilità è valore sconosciuto nel Santos degli ultimi anni. Solo dal settembre 2014, il Santos ha cambiato quattro allenatori: tra questi, Enderson Moreira addirittura aveva fatto partire Gabriel dalla panchina. Le cose sono cambiate con i loro successori e il ragazzo è tornato titolare in squadra, registrando le stesse cifre dell'anno precedente.
Il Santos ha vinto il Campionato Paulista nel 2015, ma poco altro. Rimane il rimpianto della finale persa ai rigori della coppa nazionale contro il Palmeiras, nonostante otto gol di Gabriel in questa competizione (tra cui quello per l'1-0 della finale d'andata). Questa mancanza di stabilità e di vittorie è un buon motivo per provare il grande salto: in fondo, Gabriel ha vinto il Bola de Prata 2015, dato alla rivelazione del campionato.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Mancino temibile, tatticamente il ragazzo ricorda molto Neymar. La sua posizione preferita è quella sulla fascia, in modo tale da poter partire palla al piede e puntare l'avversario con le sue doti nel dribbling. Meglio se da sinistra, anche se Gabriel ha imparato a giocare anche a destra e persino da punta centrale in casi di emergenza.
Tecnicamente la scuola del Santos ha aiutato. Un club non produce talenti come Diego, Robinho e Neymar se non ha la possibilità di passare queste conoscenze anche alle generazioni future. In questo comparto, Gabriel non difetta rispetto ai suoi predecessori. Dotato di un buon senso dell'inserimento in area, può migliorare nel fornire assist ai compagni.
STATISTICHE
2013 - Santos: 13 presenze, 2 reti
2014 - Santos: 56 presenze, 21 reti
2015 - Santos: 56 presenze, 21 reti
NAZIONALE
Per ora la nazionale maggiore sembra esser un tabù: se il Brasile soffre di mancanza di centravanti, non ha certo problemi nell'assicurarsi fantasisti in squadra. Lasciamo perdere l'alieno e capitano Neymar: la lista comprende anche Oscar, Willian, Douglas Costa, il ritorno di Kakà, Lucas, Coutinho, Roberto Firmino.
Tuttavia, lo score di Gabriel con le rappresentative giovanili è discreto: ha giocato con l'U-17, l'U-20 e ora con l'U-23. La selezione verdeoro è già qualificata per Rio 2016 in quanto padrone di casa e Gabriel dovrebbe essere una delle stelle della squadra di Dunga. Anche per spezzare la maledizione olimpica del Brasile, che non ha mai vinto l'oro al torneo olimpico di calcio.
LA SQUADRA PER LUI
Quando esplose nel 2014, forse era presto per pensare a un cambio di maglia. Per altro, la Série A brasiliana se l'è passata bene a livello economico e il Santos ha beneficiato dell'enorme somma corrisposta dal Barcellona per il passaggio di Neymar in blaugrana (quasi 60 milioni di euro, con tanto di caso su una presunta evasione fiscale).
Ora però - soprattutto in estate - potrebbe arrivare il momento dell'addio. In fondo Gabigol si è tenuto su un certo livello e ha ancora alcuni margini di miglioramento. A causa del suo costo, non potrà ambientarsi in una squadra di metà classifica: se qualcuno lo prenderà (visto anche il contratto fino al giugno 2019), le big europee sono allertate.
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