Buongiorno a tutti e benvenuti al quinto numero di "Under The Spotlight", la rubrica che cerca di scoprire i talenti in giro per il mondo. Siamo in ritardo rispetto alle solite scadenze (solitamente questo spazio è a metà mese), ma abbiamo fatto un'eccezione per un talento messicano, reduce da un importante cambio di maglia: Rodolfo Pizarro.
SCHEDA
Nome e cognome: Rodolfo Gilbert Pizarro Thomas
Data di nascita: 15 febbraio 1994 (età: 23 anni)
Altezza: 1.73 m
Ruolo: Trequartista, esterno destro di centrocampo
Club: Guadalajara (2017-?)
STORIA
Nato a Tampico (sulla costa nord-orientale dello stato), il piccolo Rodolfo crescse in una famiglia di calciatori e quindi il suo legame con il pallone è in realtà molto precoce. Entrato nelle giovanili del Pachuca (club per il quale deve spostarsi più in là sulla costa orientale), non ne uscirà più e ne diventerà protagonista.
Già a 18 anni colleziona il suo esordio, ma il Pachuca non è un club di testa nella Liga MX, anzi: galleggia a metà classifica. Ciò nonostante, è il contesto ideale per crescere e svilupparsi senza fretta: fatica un po' a trovare la rete (appena tre reti nelle prime tre stagioni da pro), ma il tecnico uruguayano Diego Alonso riesce a limare questa debolezza.
E così il 2015-16 è l'anno dell'esplosione, sua e della sua squadra: il Pachuca arriva secondo nel Clausura 2016 (il girone di ritorno della Liga MX) e va giocarsi il titolo nella finale contro Monterrey, vincendo con un complessivo 2-1. Intanto, Pizarro arriva finalmente a sette reti stagionali, riuscendo a superare in una stagione i suoi limiti.
Normale che qualcuno lo noti, ma non dall'estero: troppo presto. Il Chivas di Guadalajara decide di prelevarlo con una cifra-monstre (14 milioni di dollari!) e lo mette a disposizione di Matias Almeyda, allenatore dei Rojiblancos. Un acquisto avvenuto a metà stagione, mentre il Pachuca s'incammina verso la vittoria della CONCACAF Champions League senza di lui.
In ogni caso, la seconda parte di stagione a Guadalajara l'ha visto ancora più protagonista: 16 presenze, 6 reti e immediatamente due trofei, tra cui il titolo messicano e la Copa MX. Vittorie nelle quali Pizarrin è stato fondamentale, tanto da stupire molti per i progressi e prendersi qualche rivincita dopo un infortunio che l'ha tenuto fuori nel finale di 2016.
Già a 18 anni colleziona il suo esordio, ma il Pachuca non è un club di testa nella Liga MX, anzi: galleggia a metà classifica. Ciò nonostante, è il contesto ideale per crescere e svilupparsi senza fretta: fatica un po' a trovare la rete (appena tre reti nelle prime tre stagioni da pro), ma il tecnico uruguayano Diego Alonso riesce a limare questa debolezza.
E così il 2015-16 è l'anno dell'esplosione, sua e della sua squadra: il Pachuca arriva secondo nel Clausura 2016 (il girone di ritorno della Liga MX) e va giocarsi il titolo nella finale contro Monterrey, vincendo con un complessivo 2-1. Intanto, Pizarro arriva finalmente a sette reti stagionali, riuscendo a superare in una stagione i suoi limiti.
Normale che qualcuno lo noti, ma non dall'estero: troppo presto. Il Chivas di Guadalajara decide di prelevarlo con una cifra-monstre (14 milioni di dollari!) e lo mette a disposizione di Matias Almeyda, allenatore dei Rojiblancos. Un acquisto avvenuto a metà stagione, mentre il Pachuca s'incammina verso la vittoria della CONCACAF Champions League senza di lui.
In ogni caso, la seconda parte di stagione a Guadalajara l'ha visto ancora più protagonista: 16 presenze, 6 reti e immediatamente due trofei, tra cui il titolo messicano e la Copa MX. Vittorie nelle quali Pizarrin è stato fondamentale, tanto da stupire molti per i progressi e prendersi qualche rivincita dopo un infortunio che l'ha tenuto fuori nel finale di 2016.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Pizarro può essere usato da trequartista o da esterno, anche se forse preferisce l'utilizzo in quest'ultimo ruolo, dove può sfogare al meglio le sue doti, che si rifanno soprattutto a un'ottima visione di gioco: partendo dalla fascia, può sembrare molto incline al dribbling, ma in realtà viene pressato in maniera minore e ha più spazio per i suoi laser pass.
Fisicamente e forse anche atleticamente deve migliorare, perché il ritmo di gioco non è da dinamo (come, per esempio, il suo ex compagno al Pachuca Hirving Lozano), ma Pizarro è dotato anche di buon tiro. Peccato che non lo usi molto, perché spesso lontano dalla porta: Almeyda dovrà lavorare anche su quest'aspetto del ragazzo.
Fisicamente e forse anche atleticamente deve migliorare, perché il ritmo di gioco non è da dinamo (come, per esempio, il suo ex compagno al Pachuca Hirving Lozano), ma Pizarro è dotato anche di buon tiro. Peccato che non lo usi molto, perché spesso lontano dalla porta: Almeyda dovrà lavorare anche su quest'aspetto del ragazzo.
STATISTICHE
2012/13 - Pachuca: 25 presenze, 1 rete
2013/14 - Pachuca: 42 presenze, 0 reti
2014/15 - Pachuca: 47 presenze, 2 reti
2015/16 - Pachuca: 42 presenze, 7 reti
2016/17 - Pachuca: 7 presenze, 0 reti
2016/17 - Guadalajara: 16 presenze, 6 reti
NAZIONALE
Come molti talenti e connazionali, Pizarro è passato per tutta la trafila delle varie Under, arrivando recentemente a esordire in nazionale maggiore. A sorpresa, è stato meno osservato: ha giocato per l'U-23 nelle Olimpiadi di Rio 2016 (è andato a segno nella gara d'apertura contro la Germania) e in generale ci ha messo più tempo per arrivare a certi traguardi.
Il premio di giocare per El Tri è arrivato nel marzo 2014, salvo ritornare in nazionale solo due anni più tardi: per ora lo score è fermo a sei presenze e una rete, quella al Senegal in un'amichevole. Tuttavia, se la crescita sarà la stessa vista a Guadalajara, non è da escludere che possa esserci un posto per lui sull'aereo che porterà il Messico in Russia nel 2018.
LA SQUADRA PER LUI
Ovviamente sarà difficile strapparlo in maniera immediata al Chivas di Guadalajara, visto che la stagione si è conclusa positivamente e il ragazzo ha bisogno di limare alcune debolezze. Tuttavia, nulla impedisce di comprarlo e lasciarlo in prestito per un anno in Messico. In Liga farebbe le fortune di molti.
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