Buongiorno a tutti e benvenuti al quinto numero di "Road to Japan", la rubrica che ci consente di visionare il maggior numero di talenti presenti nel panorama nipponico. Oggi ci spostiamo a Saitama, dove gli Urawa Reds stanno facendo una gran stagione. Merito degli esterni: se di Ugajin e Sekine abbiamo già parlato in episodi precedenti, oggi lo spazio tocca a Yoshiaki Komai.
SCHEDA
Nome e cognome: Yoshiaki Komai (駒井 善成)
Data di nascita: 6 giugno 1992 (età: 24 anni)
Altezza: 1.68 m
Ruolo: Esterno destro, ala
Club: Urawa Red Diamonds (2016-?)
Nato a Yamashina-ku (municipio nella parte sud-est di Kyoto, quasi al confine con la prefettura di Shiga), Yoshiki Komai ha frequentato la Dodo Elementary School, dove incrociò - non sapendolo - Takashi Usami, un altro promettente ragazzo della leva '92. L'ex Gamba Osaka dirà un decennio più tardi di lui: «Quando lo sfidai per la prima volta, fui scioccato: mi impressionò».
Cresciuto nel Kyoto Sanga, vi è entrato nel 2005 e non è più uscito dai suoi ranghi. Con i suoi giovani compagni - tra cui Yuta Ito, Takumi Miyayoshi, Riki Harakawa e Yuya Kubo - fece brillare il vivaio del club, che aveva un futuro promettente con questi ragazzi. Il progetto non si è potuto realizzare, ma ciò nonostante rimane l'ottimo lavoro fatto dal Sanga nella crescita dei propri giovani.
Tra di essi, Komai fu uno dei primi a esordire: il Kyoto Sanga non ha più fatto ritorno in J1 dal 2010, ma l'ala ha esordito la stagione successiva. La decisione del club fu chiara: dare al tecnico Takeshi Oki giovani da coltivare, con la speranza di tornare in J1 una volta che fossero maturati. E il 2011 regalò un'immediata soddisfazione, con il raggiungimento della finale della Coppa dell'Imperatore, tutta in salsa J2 (vinse il FC Tokyo 4-2).
Tuttavia, quella generazione fornirà diversi giocatori al calcio giapponese, senza però veramente incidere sul destino del Kyoto Sanga. Il club raggiunge i play-off due volte dopo due terzi posti e nel 2013 arriva in finale, salvo perderla contro lo sfavorito Tokushima Vortis. Pur essendo diventato capitano a 22 anni e provando tanto amore per il club, Komai capisce che è il momento di partire dopo il 17° posto del 2015.
Nonostante il pubblico si muova per trattenere il capitano (nativo della regione), Komai conferma l'addio: «Ci ho pensato a lungo, ma credo sia il momento giusto per andare». La scelta è Saitama, sponda Urawa Reds, dove il gioco di Petrovic potrebbe vederlo tagliato fuori. In realtà, Komai si adatta velocemente e anzi si rivela una preziosa scelta a gara in corso (è subentrato in ben 18 partite durante il 2016).
CARATTERISTICHE TECNICHE
A Kyoto lo chiamavano "Genius Dribbler", proprio perché le sue abilità nel dribbling sono ben note e sono state rifinite nel lungo periodo di Kyoto, durante il quale ha giocato da ala e ha spesso puntate le difese avversarie palla al piede. Non solo: il ragazzo è dotato di una velocità fulminante, tanto da raggiungere i 50 metri in 6,5 secondi netti.
A questo si aggiunge una grande duttilità: ha giocato avanti, dietro, in mezzo e soprattutto sui lati. Per via dei tanti cambi tecnici negli ultimi due anni a Kyoto e del nuovo approccio a Saitama, è stato provato in posizioni diverse. Fisicamente deve irrobustirsi, ma è bello vedere un giapponese così duttile a livello tattico. Un punto da migliorare a tutti i costi? Il tiro. Ci prova troppo poco e ha segnato appena sei gol nelle ultime tre stagioni e mezzo.
STATISTICHE
2011 - Kyoto Sanga FC: 28 presenze, 2 reti
2012 - Kyoto Sanga FC: 35 presenze, 7 reti
2013 - Kyoto Sanga FC: 42 presenze, 4 reti
2014 - Kyoto Sanga FC: 42 presenze, 1 rete
2015 - Kyoto Sanga FC: 38 presenze, 4 reti
2016 - Urawa Red Diamonds: 34 presenze, 0 reti
2017 - Urawa Red Diamonds (in corso): 18 presenze, 1 rete
NAZIONALE
Per Komai sarà quasi impossibile farsi strada in nazionale: il reparto esterni - sia in avanti che in difesa - è particolarmente ricco. Nel 4-3-3 impostato da Halilhodzic negli ultimi anni, Komai potrebbe ricoprire il ruolo di esterno d'attacco. Ciò nonostante, la speranza è di vederlo con la Nippon Daihyo almeno per una gara, come premio per quanto fatto sinora in carriera.
LA SQUADRA PER LUI
Ho sempre fatto discorsi d'acquisto relativi all'età e alle caratteristiche tecniche; qui, invece, voglio passare a quelle tattiche. Ci sono pochi giocatori che a quasi 25 anni hanno giocato in così tanti ruoli, disimpegnandosi bene quasi ovunque in mezzo al campo. Komai è uno di quei jolly che non si trova spesso e che può cambiare l'inerzia anche a gara in corso.
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