10.10.13

Un affare sommerso.

Wikipedia è una miniera di sorprese. L'enciclopedia on-line con il maggior numero di informazioni e voci presenta questo quadro alla voce "adil rami": il calciatore francese è già dato al Milan, con tanto di numero assegnato (il 4). Tutto ciò nonostante ci sia solo l'ufficiosità dell'eventuale trasferimento da Valencia: infatti, Rami è sul mercato per un litigio con la società. E in questa situazione potrebbe nascondersi uno degli affari dell'anno: non per nulla, Roma e Napoli, oltre lo stesso Milan, sono alla finestra.

Rami con la maglia del Valencia: il difensore è in Spagna dal 2011.

Classe 1985, Rami è uno dei difensori più interessanti che c'è attualmente sull'intero panorama internazionale. Proprio per questo, sul centrale non ci sono solo le italiane, ma fioccano i nomi di importanti club a livello europeo: Manchester City, Arsenal, Borussia Dortmund e Rubin Kazan si sono fatti sotto per il francese. Un ragazzo, Rami, che sette anni fa nessuno conosceva: infatti, il centrale ha esordito con la maglia del Fréjus in quarta divisione, dove ha giocato per tre anni. Per altro, nel club del sud della Francia è stato per ben 12 anni, contando anche le giovanili: una sorta di legame a vita per Rami, nato da genitori marocchini in quel di Bastia e trasferitosi lì quando era poco più che un ragazzino. A quel tempo, il calcio era solo un hobby per il francese: non per nulla, Adil lavorava per il municipio della città, al fine di mantenersi.
Grazie all'invenzione del suo allenatore ai tempi del Fréjus, Rami si è riciclato in campo: il passaggio da centrocampista offensivo a difensore è stato fondamentale per lui. Così, nel 2006, è arrivato il Lilla: superato il provino, Rami ci ha messo un po' ad esordire. Dopo una prima stagione d'apprendistato - con sole due presenze - nella seconda annata è riuscito ad imporsi in maniera più efficace: nonostante un infortunio che ha rischiato di rovinargli la stagione (tre mesi e mezzo di stop), Rami è tornato in squadra da titolare per non uscirne più. Una fiducia rinnovata nel tempo, che il manager fosse Claude Puel o Rudi Garcia. Per il Lille e per i tifosi, che lo chiamavano scherzosamente "Shrek", Rami era un punto di riferimento. E lo è diventato anche per la nazionale, con Domenech che lo aveva fatto conoscere e Blanc che lo aveva reso un punto di riferimento per la retroguardia transalpina, tanto da farlo giocare quasi sempre sotto la sua guida.
Poi, a metà dell'anno in cui arrivò il "double" (il 2010/2011: Ligue 1 più la coppa nazionale), il Valencia lo ha portato via dalla Francia. Un'offerta che, all'epoca, sembrava irrinunciabile: sette milioni di euro. Gli spagnoli lo hanno lasciato al Lilla giusto in tempo per vincere il campionato e poi via, direzione Valencia, in una squadra che ha sempre saputo guardare ad un certo tipo di talenti, spesso sottovalutati a livello europeo. Il primo anno è stato così importante per gli spagnoli da giocare ben 53 (!) partite stagionali: una marea e Rami è risultato una sorta di certezza per la retroguardia del club. Infatti, nella seconda annata, ha giocato comunque 36 partite e solo gli infortuni hanno compromesso un po' il suo rendimento con il Valencia. Infine, il patatrac delle ultime settimane: le dichiarazioni durissime sul suo allenatore ed ex gloria del club, Miroslav Djukic, hanno fatto arrabbiare il tecnico valenciano, che ha dichiarato pubblicamente di lavarsi le mani sul caso-Rami. Poi, il serbo ha serenamente fatto accomodare il francese in panchina, prima di spedirlo addirittura in tribuna. Così, ecco che le squadre italiane si sono fiondate su di lui, complice anche un contratto che è in scadenza nel 2015 e che rischia di diventare più un problema che un'effettiva risorsa.


Adesso, la lite con Djukic rischia di peggiorare la carriera di Rami in senso drastico. E' probabile che qualcosa continui a muoversi in queste settimane, anche perché il francese non ha affatto intenzione di perdere il treno per il Mondiale, già difficile da prendere sotto Deschamps. Figuriamoci quanto può esserlo se non si gioca. Se mai una delle italiane sopracitate riuscisse a prendere Rami, arriverebbe l'ennesimo fuoriclasse di quest'annata: dopo il ritorno di Rossi e gli arrivi di Higuaìn e Gomez, giungerebbe nel bel paese un altro giocatore con le carte in regole per essere tra i migliori del ruolo. Inoltre, servirebbe a tutte e tre le squadre citate. La Roma ha bisogno di qualcuno di più forte di Castan da affiancare a Benatia; inoltre, Rudi Garcia ha avuto Rami per due anni a Lilla. Il Napoli ha decisamente bisogno di migliorare la difesa, magari liberandosi di quel Fernandez che non è adatto alla Serie A, bensì alla Liga. Il Milan, favorito per prenderlo, beneficerebbe dall'arrivo di un giocatore così: la difesa rossonera continua a mostrare crepe ed Allegri potrebbe fare meglio con un difensore di questo calibro.
Intanto, Bronzetti si è già sbilanciato, rendendo l'affare ufficioso. Tutto fatto, compresa la formula: prestito con diritto di riscatto fissato a sette milioni di euro. Insomma, il Milan ha in pugno finalmente un difensore degno di questo nome: non è Thiago Silva, ma potrebbe essere una panacea contro molti degli attuali mali rossoneri. Anche perché Djukic non vuole fare marcia indietro, nonostante Rami abbia cercato nelle ultime settimane una soluzione con il presidente del Valencia. Il club sa bene che patrimonio andrebbe a perdere e, nonostante avesse parteggiato per la causa del tecnico, ha di che ripensarci. Tuttavia, non si vedono molti spiragli: il tecnico è duro come la roccia e mette la squadra davanti a Rami, nonostate il giocatore affermi come in estate l'allenatore del Valencia lo avesse considerato «uno dei centrali in circolazione più forti al mondo». Insomma, qui si attende: vedremo se l'Italia avrà l'opportunità di vedere all'opera un altro campione. Non di nome, ma di sostanza. L'esempio per capire meglio il profilo di Rami è José Callejon: qualcuno si aspettava che andasse molto bene, ma neanche i più ottimisti potevano immaginare un ambientamento così facile. Per Rami potrebbe andare nella stessa maniera: un affare sommerso, dietro l'angolo.

Adil Rami, 27 anni, con la maglia della Francia: farà di tutto per esserci ai Mondiali.

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