Chiunque mastichi un po' di calcio internazionale conosce bene Olivier Giroud. Bomber di razza, si è trasferito all'Arsenal dopo l'exploit a Montpellier. Eppure nessuno gli ha mai dato troppo credito. Ora l'attaccante francese si sta prendendo qualche rivincita: l'Arsenal va alla grande e lui è uno dei pezzi fondamentali di questa squadra. La sua doppietta al Southampton ne è un esempio.
Nato a Chambéry, nella regione tra il Rodano e le Alpi francesi, Giroud può finalmente dire di aver scalato un'altra montagna. A 27 anni, si ritrova in nazionale - qualificatasi ai Mondiali di giugno 2014 - e con un ruolo importante nel suo club. E non uno qualsiasi, ma uno dei top team della più importante lega professionista del mondo.
Tanta la strada percorsa da quando era ragazzo a Grenoble, il primo club che gli diede un'opportunità. Tuttavia, a Istres il giovane Giroud comincia a farsi notare, nel terzo livello del calcio francese. Poi ci il biennio a Tours, dove sopratutto la seconda stagione con il club - 24 gol - lo portò all'attenzione del Montpellier, che l'ha prelevato con sei mesi d'anticipo per due milioni di euro.
L'intuizione del Montpellier si è rivelata poi vincente. Al primo approccio con la massima divisione, Giroud non si è tirato indietro e ha contribuito alla crescita della squadra. Nel primo anno, il club è riuscito a raggiungere la finale di Coupe de la Ligue, sconfitto dall'Olympique Marsiglia; Giroud, intanto, ha realizzato 14 reti tra Ligue 1, coppe ed Europa League.
Ha fatto meglio l'anno successivo, quando il Montpellier inizia una leggendaria cavalcata in una stagione che rimane unica nella storia del club. Di fronte alla squadra di René Girard, c'è il ricchissimo Paris Saint-Germain, acquistato quell'estate dagli emiri qatarioti e rinforzati da molti acquisti. In più, alla guida della squadra arriva Carlo Ancelotti. Insomma, per il Montpellier sembra un'impresa impossibile.
Non però con l'aiuto di Giroud: 25 gol stagionali, nove assist e titolo di capocannoniere della Ligue 1 certificano la definitiva cresciuta del ragazzo che veniva da Grenoble. A fine anno, allo "Stade de la Mosson" si festeggia il primo titolo della storia, con tre punti di vantaggio sul PSG: un vero miracolo sportivo. La squadra viene però smembrata e il "goleador fascinoso" - come lo ribattezzò "Le Parisien" dopo una doppietta al Brest - è il primo indiziato a lasciare la Francia.
Il presidente del Montpellier, l'eccentrico Moullin, a gennaio 2012 non lo lascia partire per meno di 50-60 milioni di euro; sei mesi dopo, dovrà accontentarsi. Infatti, l'Arsenal vuole l'attaccante per rinforzare la colonia francese dei Gunners e lo prende per 12 milioni di euro. Una responsabilità importante anche per lo stesso Giroud, che dovrà sostituire in qualche maniera i gol di Robin van Persie, che nella stessa estate è partito per Manchester, direzione United.
Ha fatto meglio l'anno successivo, quando il Montpellier inizia una leggendaria cavalcata in una stagione che rimane unica nella storia del club. Di fronte alla squadra di René Girard, c'è il ricchissimo Paris Saint-Germain, acquistato quell'estate dagli emiri qatarioti e rinforzati da molti acquisti. In più, alla guida della squadra arriva Carlo Ancelotti. Insomma, per il Montpellier sembra un'impresa impossibile.
Non però con l'aiuto di Giroud: 25 gol stagionali, nove assist e titolo di capocannoniere della Ligue 1 certificano la definitiva cresciuta del ragazzo che veniva da Grenoble. A fine anno, allo "Stade de la Mosson" si festeggia il primo titolo della storia, con tre punti di vantaggio sul PSG: un vero miracolo sportivo. La squadra viene però smembrata e il "goleador fascinoso" - come lo ribattezzò "Le Parisien" dopo una doppietta al Brest - è il primo indiziato a lasciare la Francia.
Il presidente del Montpellier, l'eccentrico Moullin, a gennaio 2012 non lo lascia partire per meno di 50-60 milioni di euro; sei mesi dopo, dovrà accontentarsi. Infatti, l'Arsenal vuole l'attaccante per rinforzare la colonia francese dei Gunners e lo prende per 12 milioni di euro. Una responsabilità importante anche per lo stesso Giroud, che dovrà sostituire in qualche maniera i gol di Robin van Persie, che nella stessa estate è partito per Manchester, direzione United.
Tutti i gol di Giroud nel biennio a Montpellier.
Arrivato a Londra, sembrava che l'arrivo di Giroud fosse stato messo un po' da parte, quasi come un acquisto qualsiasi. Nessuna esperienza fuori dalla Francia, per carità, però il ragazzo avrebbe meritato un pochino più d'attenzione. Si vedeva che era in crescita e che, alla lunga, potesse rivelarsi un investimento giusto.
Del resto, il centravanti ha ricevuto anche l'attenzione della sua nazionale: l'allora ct Laurent Blanc non ha esitato a chiamarlo sul finire del 2011, quando Giroud stava stupendo con il Montpellier. Lui stesso non ci ha messo molto a confermarsi, segnando un gol contro la Germania in amichevole: questo lo ha portato ad essere nei 23 che hanno partecipato a Euro 2012.
Da lì, Giroud ha avuto modo anche di dare una piccola speranza alla Francia di evitare i play-off per i Mondiali, con il gol del pareggio al "Vicente Calderon" contro la Spagna. Insomma, il centravanti è uno che colpisce vittime eccellenti e chissà se, con il Mondiale brasiliano alle porte, Giroud non possa trovare il modo di stupire ancora.
Per quanto riguarda la sua forma all'Arsenal, la prima stagione è stata d'ambientamento. Dopo un inizio difficile, il francese ha cominciato a segnare: alla fine dell'anno, il risultato è stato soddisfacente. Doppia cifra raggiunta sia in stagione che in Premier League (17 gol totali) e buon contributo nelle coppe nazionali.
Inoltre, Giroud ha confermato la capacità di giocare per la squadra: gli undici assist non sono stati affatto casuali, ma frutto del suo mettersi al servizio dei compagni. I tifosi hanno imparato ad apprezzarlo, tanto da parodiare la famosa "Hey, Jude" dei Beatles: «Na, na, na-na-na, na-na-na, Giroud», cantano spesso i tifosi all'Emirates Stadium.
La seconda stagione sta andando decisamente meglio: l'ambientamento è ormai concluso e Giroud è parte integrante della squadra. Anche nei momenti più bui, come dopo la sconfitta nella giornata inaugurale di Premier per mano dell'Aston Villa, il francese si è distinto, segnando il più possibile, come con la doppietta contro il Southampton, confermando il primo posto dell'Arsenal in campionato.
Dopo tre mesi dall'inizio della stagione, il francese ha già deciso il derby contro il Tottenham e segnato contro squadre del calibro di Napoli e BVB. La conta totale dei gol stagionali è a dieci in 19 gare. E il meglio, per il "goleador fascinoso", forse deve ancora venire.
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