Callejon qui con José Mourinho, 50 anni, ai tempi del Real Madrid.
Eppure Rafa Benitez aveva avvertito tutti la scorsa estate: «Callejon farà dai 10 ai 20 gol». E lo stesso giocatore puntava a quella cifra. Lo spagnolo non ha deluso le attese e ha timbrato esattamente 20 volte nel 2013-14. Un rendimento a tutto tondo, ben diviso nelle varie competizioni: 15 in campionato, 3 in Coppa Italia e 2 in Europa. Insomma, il contributo di Callejon alla buona stagione del Napoli è stato insindacabile e forse questo ha alzato le attese verso di lui all'inizio di quest'annata. Tuttavia, bisogna sempre ricordare come lo spagnolo sia un giocatore di valore, con una carriera di tutto rispetto alle spalle.
Arrivato a Madrid nel 2002, Callejon è rimasto per sei anni nelle formazioni giovanili del Real Madrid, diventando anche il capocannoniere della Segunda División B nel 2008. Poi è arrivato il salto nel calcio che conta, con l'acquisto del giocatore da parte dell'Espanyol, l'altra squadra di Barcellona oltre i blaugrana. Un contratto quadriennale, con il Real che lo ha lasciato andare senza troppi complimenti. Sotto la guida di Mauricio Pochettino, Callejon è cresciuto e così il Real lo ha riportato a casa per cinque milioni e mezzo di euro nell'estate del 2011. Mourinho lo ha voluto espressamente e lo spagnolo ha ripagato lo Special One con 13 gol stagionali. Nel 2012-13, lo score si è abbassato: 36 presenze e 7 reti, ma l'ala si è lamentata di altro. Poco spazio per Callejon, che preferisce all'epoca andar via. E qui arriva il Napoli di De Laurentiis, che lo acquista dal Real Madrid per 10 milioni.
Nel trasferimento sotto il Vesuvio, Callejon è stato accompagnato dagli ex compagni di squadra Raul Albiol e Gonzalo Higuaín. Un pacchetto Blanco costato complessivamente al Napoli 65 milioni, praticamente quelli ricavati dalla cessione di Edinson Cavani al Paris Saint-Germain. Callejon si è inserito benissimo nel 4-2-3-1 di Rafa Benitez e l'intesa con El Pipita è stata esemplare. Questo perché sia l'argentino che lo spagnolo hanno doti fuori dal comune. Se Higuaín è una punta in grado di segnare ma anche fornire preziosi assist, è altrettanto vero che Callejon non è solo un'ala, ma un uomo capace in zona-gol.
Non solo ripiegamenti a fare il terzino, ma anche incursioni in area avversaria. E allora le 20 reti pronosticate da Benitez sono diventate realtà. Il bello è che le reti sono state anche decisive: prima rete del campionato per il Napoli (tre marcature nelle prime tre gare), gol a Firenze e match-winner al San Paolo contro la Roma. Infine, fustigatore della Juventus nella sfida in casa azzurra. Callejon ha anche segnato il gol numero 100 del Napoli nel 2013-14. A fine anno, il bilancio è stato positivo e il club partenopeo ha sentito di non poter rinunciare più al suo alfiere spagnolo. Tanto che De Laurentiis ha rifiutato quest'estate l'offerta dell'Atlético Madrid per Callejon.
Dopo la straordinaria stagione dell'anno scorso, qualcuno ha storto il naso al suo avvio. Callejon è apparso invisibile nei play-off di Champions contro l'Athletic Bilbao. Anzi, si è riuscito a mangiare anche il possibile 2-1 nella gara d'andata al San Paolo. E al ritorno è sembrato fuori condizione. In generale, non appare esplosivo e imprevedibile come nella scorsa annata. Certo, i numeri della casa funzionano ancora: basta guardare il gol contro il Genoa alla prima (al volo su pennellata di Higuaín) o quello al Sassuolo che ha portato il Napoli alla vittoria a Reggio Emilia (stesso pattern). Ridendo e scherzando, sono già quattro i gol in A dello spagnolo quest'anno.
Diciamo che se le pulsazioni sono più basse, i risultati restano quelli. Non a caso, Callejon è nelle prime posizioni della classifica cannonieri di questa Serie A 2014-15, dietro solamente a Carlos Tevez della Juventus. Un'ottima media-gol per lo spagnolo, che ha aiutato il Napoli a ritrovare i gol che erano andati via con Edinson Cavani. Tiri dalla distanza, inserimenti, colpi di testa da perfetto centravanti: c'è tutto nel reparto di José Maria Callejon. E tatticamente l'ala ex Real ha dimostrato di essere preziosissimo per l'equilibrio della squadra di Rafa Benitez.
Un peccato rimane però il fatto che Callejon non abbia una chance per la nazionale spagnola. Purtroppo l'ala del Napoli è esploso quando la Spagna dominava il calcio e giocava in maniera particolare. Nel 4-3-3 di Del Bosque ci sono falsi nueve (vedi Fabregas alla finale di Euro 2012) o ali inventate (Iniesta di certo non lo è). In questo meccanismo, se sta a casa Borja Valero, è inevitabile che anche Callejon rimanga all'asciutto. E così niente Mondiale brasiliano, ma solo tv. Saranno stati contenti i tifosi del Napoli, che hanno avuto un giocatore fresco al rientro dalle vacanze dopo una stagione estenuante: Callejon infatti ha giocato 52 (!) gare nel 2013-14 ed è anche il giocatore azzurro che ha collezionato più minuti in campo nello scorso anno (4098). E anche quest'anno per ora è tra i giocatori più utilizzati dei partenopei: 10 presenze, come Koulibaly, Albiol e Higuaín. Più insostituibile di così... del resto, si parla sempre di Napoli. Parafrasando un vecchio adagio: «Vedi Callejon e poi muori».
José Maria Callejon, 27 anni, è alla seconda stagione con il Napoli.
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