I tifosi del Widzew Łódź in trasferta: la squadra sta retrocedendo.
Il Widzew Łódź è parte della storia della Polonia. Non si può negarlo. La bacheca parla di quattro campionati vinti, più una supercoppa e una coppa nazionale. A questi titoli, vanno aggiunti alcuni grandi traguardi europei, come ad esempio la semifinale di Coppa dei Campioni del 1983, persa contro la Juventus di Trapattoni (poi sconfitta in finale dall'Amburgo). Per quanto riguarda la massima competizione europea, solo il Legia Varsavia è riuscito a fare di meglio, raggiungendo i quarti di finale nel 1996).
Una squadra che ha giocato 117 match europei e che nella classifica all-time del calcio polacco è al settimo posto. La società ha lanciato diversi giocatori interessanti, ma su tutti c'è ne è uno che non è mai stato dimenticato: Zbigniew Boniek, detto Zibì. Quando l'avvocato Agnelli pose gli occhi su di lui e sul suo straordinario talento (strabordante nel Mondiale '82), Boniek era il miglior giocatore del Widzew. Oggi rimane comunque un personaggio di spicco, visto che è il presidente della federazione polacca.
A Łódź si è dominato sopratutto dalla fine degli anni '70 all'alba del 2000, quando il Widzew portò a casa quasi tutti i titoli conquistati. E poi ho sempre avuto un ricordo vivido di questa squadra, perché negli anni '90 ha spesso incrociate le italiane in Europa. Tutte sconfitte, ma i polacchi hanno sfidato Parma e Udinese nel 1997-98. L'anno dopo sfidarono la Fiorentina nei preliminari di Champions League. E poi la grande stagione 1996-97: il Widzew arriva ai gironi di Champions. Uscirà subito, ma si toglierà la soddisfazione di fermare sul pareggio i futuri campioni del Borussia Dortmund.
Da quel momento in poi, è arrivato il declino. La vittoria in campionato manca dal 1997 e il Widzew stava già affrontando un periodo difficile: sceso per due volte in seconda divisione negli anni 2000, il club è riuscito sempre a risalire. Poi è arrivato il 2013-14, dove il Widzew si è piazzato ultimo durante la stagione regolare (la Polonia ha un campionato molto simile a quello belga nel formato). Nel girone per evitare la retrocessione, il Widzew è riuscito solamente a sopravanzare un'altra nobile decaduta come il Zagłębie Lubin. Retrocesse entrambe, il Zagłębie quest'anno è in corsa per la promozione (al momento è primo). Ben diversa la sorte toccata al club di Łódź.
La stagione 2014-15 è andata male sin dall'inizio: oggi la squadra scenderà in campo sul terreno del Bytow, ma le sole quattro vittorie e i 20 punti conquistati in quest'annata non hanno mai dato segnali di ottimismo. Né di salvezza, figuriamoci per quanto riguarda il ritorno nell'Ekstraklasa (stavolta impossibile). Nonostante i giovani lanciati e la guida di elementi esperti come Injac e Lisowski (anche tre presenze per lui con la Polonia), la compagine di Lodz sta deragliando verso i bassifondi della classifica.
E così quella squadra che ha fornito quattro giocatori alla Polonia terza nel Mondiale 1982 (oltre a Boniek, c'erano anche Zmuda, Smolarek e Młynarczyk) scomparirà dal calcio professionistico. L'ultima che è riuscita ad accedere a una fase a gironi della Champions, visto che il Legia Varsavia ha al massimo disputato i preliminari. Non è detto per altro che il futuro sia migliore, visto che alcuni tifosi in contrasto con la dirigenza hanno creato il TMRF Widzew, che è partito dall'ottava serie e punta a risalire la piramide del calcio polacco.
Intanto il club continua a perder soldi e chissà cosa prevede il futuro prossimo. Una cosa è certa: quei ricordi nella tv degli anni '90 rischiano di rimanere tali, perché il Widzew è in caduta libera.
La disperazione di Tomasz Lisowski, 30 anni, ex nazionale polacco.
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