30.5.15

ROAD TO JAPAN: Shūichi Gonda

Buongiorno a tutti e benvenuti al quinto numero di "Road To Japan" in questo 2015, la rubrica che vi racconta i migliori talenti provenienti dal paese del Sol Levante. Oggi ci spostiamo nella capitale Tokyo e precisamente nel Football Club Tokyo, l'unica squadra della capitale in prima divisione. Ci occupiamo del suo portiere, Shūichi Gonda.

SCHEDA
Nome e cognome: Shūichi Gonda (権田修一)
Data di nascita: 3 marzo 1989 (età: 26 anni)
Altezza: 1.87 m
Ruolo: Portiere
Club: F.C. Tokyo (2007-?)



STORIA
Classe '89, il giovane Shūichi nasce a Setagaya, il secondo quartiere più grande nella capitale Tokyo, in una famiglia di sportivi (i genitori sono entrambi ex cestisti). Dalle parti di Kanagawa il suo nome è conosciuto e lui entra a soli cinque anni nel Saginuma Soccer Club. Molti lo vorrebbero nelle proprie giovanili: Kawasaki Frontale e Yokohama Marinos lo osservano, mentre lo Shonan Bellmare invita il piccolo Shuichi addirittura per un provino. C'è chi però scavalca tutti: è l'F.C. Tokyo, che inserisce Gonda nella sua U-15 fin dal 2001.
Il successo è immediato: da portiere titolare, vince con le giovanili rossoblu il torneo U-15 del 2003. Passato all'U-18, Gonda frequenta il Kokushikan Junior High School. Tuttavia, il club non ha dubbi sul suo talento e nel 2007 lo fa passare in prima squadra come giocatore designato. In quegli anni, il numero 1 dell'F.C. Tokyo è Hitoshi Shiota, che però comincia ad avere problemi fisici. Prima dell'inizio della stagione 2009, a Shiota viene rilevata un'ipertermia, che poi si trasforma in appendicite. I tempi di recupero si allungano, anche perché ci sono delle complicanze riguardante l'ileo.
Shiota deve star fermo a lungo e Gonda ne approfitta, diventando il titolare dell'F.C. Tokyo. Da quel giorno, non mollerà più il ruolo di numero uno del club. A 19 anni gioca la sua prima annata da professionista in J-League: non aveva mai esordito nei quattro anni da designated player. E non fa affatto male: Gonda alza subito la Nabisco Cup, dove è protagonista di una grande prestazione nel 2-0 in finale contro il Kawasaki Frontale. Il presidente dell'F.C. Tokyo, Kenji Onitake, arriva a definire la sua prestazione da fuoriclasse.
Anche se ormai è il titolare, ci sono alti e bassi. Con il club vince anche la Suruga Bank Championship del 2010 ai rigori. Contro la Liga de Quito (vincitrice della Copa Sudamericana), Gonda si supera e para un penalty. Diverso l'andamento in campionato, dove l'F.C. Tokyo retrocede a sorpresa. Il 2011 è un anno particolare: Gonda gioca solo 25 partite a causa degli impegni con la nazionale olimpica, impegnata nella corsa verso Londra. Shiota prende il suo posto e lui sembra indisporsi, ma alla fine le cose si ricompongono e l'F.C. Tokyo fa il colpo grosso: promozione e vittoria in Coppa dell'Imperatore.
A metter a posto tutto ci pensa Ranko Popović, nuovo allenatore del club e per due anni manager dell'FCT: «Gonda? Per me è il portiere migliore che c'è in Giappone». Ripresosi il posto da titolare, Gonda ha giocato quasi ogni minuto degli ultimi tre campionati. La maturazione è stata notevole, se è vero - com'è vero - che nell'ultima stagione è stato il portiere che ha salvato più tiri nel 2014. Quest'anno si è preso il numero 1 (anche concretamente) e ora punta a diventare il migliore nel suo paese sotto la guida di Massimo Ficcadenti. Anche perché Gonda ha voglia di vincere.

CARATTERISTICHE TECNICHE 
Gonda punta a esser un certo tipo di portiere. Lo capisci quando gli chiedi quali sono i suoi modelli nel ruolo: la risposta del giapponese è doppiamente importante, perché i due modelli sono Peter Schmeichel e Manuel Neuer. Il numero 1 dell'F.C. Tokyo vuole quindi essere un portiere moderno, di quelli che non si vergognano a impostare l'azione e a creare gioco da liberi aggiunti. In effetti, la personalità raggiunta in questo 2015 sembra andare in questa direzione. Gonda non è un portiere esplosivo: spesso costruisce le sue parate con un'attenta lettura dell'azione piuttosto che con un intervento straordinario.

STATISTICHE 
2007 - F.C. Tokyo: 0 presenze, 0 reti subite
2008 - F.C. Tokyo: 0 presenze, 0 reti subite
2009 - F.C. Tokyo: 45 presenze, 48 reti subite
2010 - F.C. Tokyo: 40 presenze, 45 reti subite
2011 - F.C. Tokyo: 25 presenze, 17 reti subite
2012 - F.C. Tokyo: 36 presenze, 43 reti subite
2013 - F.C. Tokyo: 35 presenze, 48 reti subite
2014 - F.C. Tokyo: 36 presenze, 31 reti subite
2015 - F.C. Tokyo (in corso): 18 presenze, 17 reti subite

NAZIONALE
Strano come si possa essere una colonna della nazionale senza in realtà mai giocarci. Gonda conta a oggi appena tre presenze con il Giappone, ma ha fatto parte della spedizione per il Mondiale brasiliano, di quella per la Confederations Cup 2013 e della Coppa d'Asia vinta nel 2011. Da notare come tutte queste presenze sono arrivate sotto la reggenza di Alberto Zaccheroni, spesso visto a Tokyo per osservare le prestazioni del portiere. In quel ragazzo che è passato in tutte le rappresentative giovanili del Giappone Zac vedeva il futuro.
Tuttavia, l'esordio con la Nippon Daihyo è arrivato quando il c.t. era Takeshi Okada, santone del calcio nipponico: in una trasferta senza significati di classifica per le qualificazioni alla Coppa d'Asia del 2011, Gonda è il numero 1 del Giappone in Yemen. Se Aguirre l'ha un po' ignorato, Halilhodzic l'ha ri-convocato dopo alcuni mesi e l'ha anche lodato nella sua prima partita giapponese: «Il portiere del Tokyo non ha giocato male...». Per lui anche un torneo olimpico a Londra 2012 con l'Under 23, nel quale ha mantenuto la porta del Giappone imbattuta in quattro gare consecutive.

LA SQUADRA PER LUI
Sul fatto che sia pronto non ci sono dubbi: è maturato notevolmente. Chissà che non ci sia una chance anche in Italia: nel dicembre 2012, Gonda ha fatto una settimana di prova sia con lo Stoccarda che con l'Hellas Verona, all'epoca in B. E in effetti gli scaligeri avrebbero bisogno di un portiere dal rendimento sicuro. Gonda si era anche sbilanciato: «A me piacerebbe giocare qui: la città è bella e la gente è simpatica». Chissà che Setti non ci ripensi di fronte all'alternanza Rafael-Benussi.

Nessun commento:

Posta un commento