10.5.15

De dextrae mutatio (Of Fair Change, OFC).

Sono passati tre anni da quando ho aperto questo blog. Col senno di poi, mi rendo conto che avrei dovuto farlo prima. Ma se c'è un modo per festeggiare questo traguardo, è quello di dedicare un momento a una causa che mi sta a cuore nel calcio. Riguarda l'Oceania, la Coppa del Mondo e quel che sarà del futuro di questo sport.

La Nuova Zelanda del Mondiale 2010: imbattuta in tre gare.

A maggio 2014, ho dato il là a una petizione per dare un posto automatico all'Ofc - la confederazione oceanica - al Mondiale. Ammetto di non aver avuto molta fortuna, ma perché l'ho fatto? Perché attualmente l'Ofc ha diritto a "mezzo" posto, cioè a uno spareggio. In tal modo, la Coppa del Mondo dimostra di non rappresentare veramente tutti i continenti in egual maniera.
Nell'ultimo Mondiale in Brasile, 32 nazionali hanno preso parte alla competizione: 13 europee, 4 asiatiche, 5 africane, 4 nord-centro americane e ben 6 sudamericane (compreso il Brasile padrone di casa). E l'Oceania? Beh, l'Ofc non ha avuto nessun rappresentante dalla sua zona. Questo perché la Nuova Zelanda non ha superato gli spareggi contro il Messico. Uno spareggio dall'esito abbastanza scontato.
Quella brasiliana è stata la prima rassegna mondiale senza una rappresentante dalla zona Ofc. Nei due precedenti tornei, almeno una nazionale si era qualificata: nel 2006 l'Australia dopo lo spareggio con l'Uruguay, quattro anni dopo la Nuova Zelanda dopo il doppio play-off contro il Bahrain. Nelle edizioni precedenti, la stessa Australia aveva spesso fallito l'obiettivo Coppa del Mondo proprio negli spareggi.
La domanda che voglio porre a molti di voi è questa: perché la zona Oceania non ha un posto automatico al Mondiale? Come si può parlare di "Coppa del Mondo" se non sono rappresentate tutte le confederazioni? Forse pensate che sia giusto così, ma in realtà non lo è. Per questo oggi ve ne parlo.
Lo scopo della petizione era (e rimane) quello di sensibilizzare gli appassionati su questo tema e permettere un giorno all'Oceania di avere un posto automatico al Mondiale. So che queste poche parole non faranno cambiare opinione a un'organizzazione mondiale come la Fifa, ma spero possano sensibilizzare almeno noi tifosi, che siamo la linfa vitale di questo grande spettacolo chiamato calcio (checché ne dicano molti).
Il consiglio è di dare all'Ofc un posto automatico alla fase a girone dei Mondiale. E chi dovrebbe sacrificarsi? La proposta più semplice vedrebbe la confederazione del paese che ospita la Coppa del Mondo ogni volta rinunciare a un posto. Esempio: nel 2018 sarà la Russia a ospitare la rassegna e l'UEFA dovrebbe dare un posto all'OFC. E così via scorrendo, a seconda di quale confederazione ospiti il Mondiale. Non mi sembra una misura difficile da applicare.


C'è un altro problema. Molti osserverebbero che - Nuova Zelanda a parte - le altre nazionali dell'Ofc sono molto scarse. Il caso di Tahiti alla Confederations Cup è indicativo: i Toa Aito hanno ottenuto tre sconfitte senza storia (6-1 contro la Nigeria, 10-0 contro la Spagna e 8-0 contro l'Uruguay). Invece, voglio andare controcorrente e dimostrarvi come quel caso illustri quanto sia giusto dare un posto automatico all'Ofc.
Pensate che risultato avrebbe potuto ottenere Tahiti se avesse già giocato contro squadre del genere. E come può farlo, se non giocando nella Confederations Cup o al Mondiale? Pensate che la Spagna si presenterà a Tonga o il Brasile andrà a giocare nelle Isole Salomone? Non succederà. Se volessi poi citare un esempio positivo di rappresentante Ofc al Mondiale, c'è quello della Nuova Zelanda al Mondiale sudafricano del 2010. Gli All Whites sono stati gli unici a uscire imbattuti da quel torneo, un risultato che non è stato raggiunto nemmeno dalla Spagna campione.
Nel 2016 ci sarà l'Ofc Nations Cup, la rassegna continentale che sarà un passaggio fondamentale per il Mondiale russo di due anni dopo. La Fifa per ora non si muove e la Nuova Zelanda ha addirittura chiesto ospitalità alla Conmebol, ricevendo una risposta negativa. Un peccato, perché scappare non risolverà la situazione. Spesso ci dimentichiamo anche che queste partecipazioni portano dei miglioramenti in questi movimenti calcistici.
Dopo il Mondiale sudafricano, Chris Wood è diventato un attaccante interessante per la scena inglese. Winston Reid è oggi il capitano del West Ham United, mentre il suo compagno di difesa Tommy Smith è una colonna dell'Ipswich Town. Il tahitiano Steevy Chong Hue ha sostenuto un provino con il Lorient dopo la Confederations Cup del 2013. Georges Gope-Fenepej, attaccante della Nuova Caledonia, è di proprietà del Troyes e ha debuttato in Ligue 1.
E se ci spostassimo nell'ambito di club, l'Auckland City è arrivato terzo nell'ultima Fifa Club World Cup svoltasi in Marocco. Il tutto avviene a giusto un paio di mesi dalla Coppa del Mondo U-20, organizzata dalla Nuova Zelanda e dove invece ci saranno ben due rappresentanti dell'Ofc. Segno che il cambio di tendenza è possibile. Per altro, c'è gran voglia di calcio in Oceania: basti guardare i dati sulle presenze alle finali della Ofc Champions League.
Per questo, vi invito a firmare questa petizione. Sarebbe un bel segnale da dare a questo mondo, spesso troppo attento allo show-biz e poco alla sostanza, fatta anche da queste storie. Quella di Tahiti è stata bellissima, al di là dei risultati. E la rappresentatività è più importante della forza delle squadre. Perciò firmate pure. E ricordate: non c'è Coppa del Mondo se non possono essere rappresentati tutti.

La squadra di Tahiti, l'ultima dell'Ofc alla Confederations Cup.

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