SCHEDA
Nome e cognome: Mikkel Morgenstar Pålssønn "Mix" Diskerud
Data di nascita: 2 ottobre 1990 (età: 24 anni)
Altezza: 1.84 m
Ruolo: Centrocampista centrale, trequartista
Club: New York City FC (2015-?)
STORIA
Mikkel Morgenstar Pålssønn Diskerud nasce a Oslo nell'ottobre 1990 da padre norvegese e madre americana. Pieno di energie, da piccolo gli conferiscono il soprannome Mix, perché la sua corsa incessante ricorda l'energia di un sbattitore (mixer in inglese). La sua carriera inizia con il Frigg FK, prima che lo Stabæk lo scopra.
Preso nel 2005 dalla società di Bærum (che lo nota in un torneo a Oslo), viene inserito nella squadra giovanile e poi in quella riserve, dove vince la Coppa U-19. Il tecnico del club, Jan Jönsson, lo fa esordire nella coppa nazionale del 2008. Un paio di gare prima di scendere in campo anche per la Supercoppa del 2009. A quel punto, l'approdo in prima squadra è cosa fatta.
Lo Stabæk è una squadra in ascesa, visto che vince il campionato proprio nel 2008 per la prima volta nella sua storia. La crescita di Diskerud è notevole, ma il club fatica e non sembra poter stare più al top del calcio norvegese. Inoltre, Jönsson si è trasferito al Rosenborg. Così Mix decide di lasciare lo Stabæk all'inizio del 2012 e va in prestito in Belgio, al Gent.
I sei mesi nella Jupiler Pro League sono un'esperienza arrivata al momento sbagliato: Diskerud gioca appena sei partite, nonostante l'allenatore sia un altro norvegese, Trond Sollied. Il ragazzo torna immediatamente in Norvegia. Non allo Stabæk (che ormai rischia la retrocessione), bensì al Rosenborg del tecnico Jönsson.
A un mese dall'arrivo al nuovo club, per poco Diskerud non vola in MLS a Portland per giocare con i Timbers, ma il trasferimento salta all'ultimo. Il Rosenborg non domina la Norvegia come una volta: nelle due stagioni e mezza disputate al Lerkendal Stadion, il BK sfiora solamente il titolo sotto la guida di Per Joar Hansen.
Sconfitti anche nella finale di coppa del 2013 (dove Diskerud va in gol), Diskerud decide di andar via. Convocato spesso dagli Stati Uniti, è il momento giusto per visitare gli States e giocare nella MLS. La scelta ricade su New York e sul nascente City Football Club, legato ai Citizens di Manchester e al gruppo di Abu Dhabi. Diskerud arriva addirittura a segnare il primo gol nella storia della franchigia: per ora la sua avventura sta andando bene.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dotato di una tecnica immensa, Diskerud è un classico 10: tanta fantasia, poco atletismo e fisico a disposizione. Qualcosa che si era già visto negli anni in Norvegia, ma che gli era bastato per emergere. Destro naturale e discreto, ha nel tiro a giro sul secondo palo una specialità della casa. Anche il mancino non è malvagio e l'assist è nel sangue dell'americano.
Tatticamente, il ragazzo è un centrocampista centrale puro, che al massimo può esser impostato da trequartista. Farlo giocare più indietro sarebbe sbagliato. Se il NYCFC trova qualcuno da far sgobbare come mediano, si può impostare un rombo con lui, Pirlo e Lampard. Due i difetti: come detto in precedenza, la poca fisicità è il primo.
Il secondo è che la fantasia è accompagnata da un po' di discontinuità. Qualcuno non riesce neanche a capire quale sia la sua precisa posizione in campo e ha suggerito di venderlo al primo offerente, definendolo "un perfetto mediocre". C'è dibattito, visto che altri l'hanno etichettato come il next big thing americano.
STATISTICHE
2008 - Stabæk: 2 presenze, 0 reti
2009 - Stabæk: 30 presenze, 4 reti
2010 - Stabæk: 35 presenze, 6 reti
2011 - Stabæk: 33 presenze, 3 reti
2011/12 - Genk: 6 presenze, 0 reti
2012 - Rosenborg: 18 presenze, 2 reti
2013 - Rosenborg: 31 presenze, 3 reti
2014 - Rosenborg: 29 presenze, 4 reti
2015 - New York City FC (in corso): 18 presenze, 3 reti
NAZIONALE
Da qualche tempo a questa parte, Diskerud è un convocato fisso di Klinsmann. Non è stato facile arrivare però in nazionale: il centrocampista ha alcune presenze nell'U-18 e nell'U-19 norvegese. Galeotto fu il manager dell'U-20 americana, Thomas Rongen: in occasione di un'amichevole, si avvicina al corner dove c'è Diskerud e gli chiede se ha un passaporto americano.
La risposta positiva avvicina gli Stati Uniti al ragazzo, che accetta di buon grado le attenzione dell'USMNT: madre dell'Arizona, Diskerud per scegliere usa un principio semplice (first-come, first-served). La prima squadra che si fosse fatta sentire sarebbe stata scelta.
Quando gli Stati Uniti entrano in contatto con lui per un training camp, la strada è tracciata. A Diskerud piacerebbe giocare per entrambe le nazionali, ma alla fine opta per la selezione di Klinsmann. L'esordio arriva nel 2010 e da allora il norvegese è stato spesso preso in considerazione dal ct tedesco.
All'attivo abbiamo una partecipazione alle Olimpiadi di Londra 2012, due Gold Cup (tra cui quella vinta nel 2013) e la chiamata per i Mondiali del 2014. In Brasile Diskerud non ha messo piede in campo, ma si è preso l'onore/onere di vestire il 10, rimasto orfano di Landon Donovan, non convocato per la Coppa del Mondo.
LA SQUADRA PER LUI
Fare un'esperienza seria in Major League Soccer è un punto a favore: al di là di quanto si dice in giro per il mondo, la lega statunitense è in seria crescita e ci si trovano giocatori sempre più competitivi. Perciò l'esperienza con il NYCFC è qualcosa da trattare accuratamente: del resto, lavorare accanto a Pirlo e Lampard qualche vantaggio lo porta. Ma chissà che il 2016 non sia l'anno buono per pensare a un ritorno in Europa. Forse riprovare in Belgio, Olanda o persino in Ligue 1 sarebbe l'ideale.
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