Buon pomeriggio a tutti e benvenuti a "Under The Spotlight", la rubrica che ci consente di scoprire nuovi talenti in giro per il mondo. Per il primo numero del 2018, ci spostiamo al Nord, tra Belgio e Norvegia, il paese che rispettivamente ospita e ha dato i natali a Sander Berge, classe '98 che promette molto bene per i prossimi anni.
SCHEDA
Nome e cognome: Sander Bolin Berge
Data di nascita: 14 febbraio 1998 (età: 19 anni)
Altezza: 1.93 m
Ruolo: Mediano, centrocampista centrale
Club: Genk (2016-?)
STORIA
Sander Berge è nato nella municipalità di Asker, nella regione che circonda la capitale Oslo. Classe '98, Berge ha esordito proprio con la squadra della sua città-natale, quell'Asker che ha avuto tanti successi con la selezione femminile e che ha visto rischiare il peggio quando la società è stata coinvolta in uno scandalo legato alle scommesse del 2012.
L'Asker giocava in seconda divisione norvegese nel 2011, ma si è vista risucchiare fino in quarta nel 2014. Proprio in questo contesto viene lanciato Berge, che a soli 15 anni debutta in prima squadra, giocando appena nove gare in due anni per il club che l'ha cresciuto. Bastano però per esser notati dai club norvegesi più in vista.
A prelevare il giovane centrocampista è infatti il Vålerenga, società per il quale aveva militato il nonno di Berge, Ragnar, tra gli anni '40 e '50. Dopo il secondo posto del 2010, il club della municipalità di Oslo non è mai riuscito a superare il sesto posto. Per questo, gli investimenti come Berge sono diventati fondamentali.
Il primo anno non gioca tanto, ma il classe '98 impara in silenzio e mette anche a referto il primo gol da professionista, realizzato contro la Lokomotiv Oslo in coppa. Il 2016 è di gran lunga più fertile per la crescita personale, anche perché Berge gioca ben 30 partite (praticamente un numero superiore a quelle messe insieme nei primi tre anni di carriera).
A svezzarlo è una leggenda del calcio norvegese, quel Kjetil Rekdal che ha segnato il gol decisivo nella sfida decisiva contro il Brasile a Francia '98 e che - soprattutto - ha allenato tanto tempo il Vålerenga, diventandone poi direttore sportivo. Rekdal si accorge del talento di Berge, spingendolo a osare sempre di più.
La crescita non scorre inosservata: il Genk versa due milioni di euro nell'estate del 2016 per avere Berge. Un salto adeguato, perché la Jupiler Pro League è una buona scuola per migliorare. Nel primo anno, il norvegese ha giocato di meno (solo 17 presenze); nel secondo, Berge era partito meglio, ma poi si è fatto male e sta ancora recuperando da un infortunio.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Berge trova la sua collocazione naturale davanti la difesa: potrebbe esser schierato anche da centrale di centrocampo, ma il ruolo di metodista e di costruttore è quello più congruo per lui. Per la sua eleganza e la visione di gioco, sembra quasi un cigno: un giocatore delicato, che ha bisogno di crescere a livello muscolare (a dispetto dei 193 centimetri d'altezza).
Con le leve lunghe che si ritrova, non è dotato di uno spunto secco o di una velocità travolgente, però riesce comunque a gestire lo spazio attorno a sé. Berge riesce persino a seminare gli avversari spalle alla porta, girandosi nella maniera più giusta e creandosi lo spazio opportuno per una fuga palla al piede tramite una buona conduzione della sfera.
Viene in mente un paragone con un suo connazionale e altro classe '98 eccellente come Martin Ødegaard: i due si passano dieci mesi, ma potrebbero diventare la spina dorsale della nuova Norvegia, che manca a un torneo internazionale da Euro 2000.
STATISTICHE
2013 - Asker*: 1 presenza, 0 reti
2014 - Asker*: 8 presenze, 0 reti
2015 - Vålerenga: 13 presenze, 1 rete
2016 - Vålerenga: 30 presenze, 0 reti
2016/17 - Genk: 17 presenze, 0 reti
2017/18 - Genk (in corso): 13 presenze, 0 reti
* = in 2. Divisjon (terza divisione norvegese)
NAZIONALE
Berge ha giocato negli ultimi anni per tutte le Under, ma ha esordito per la nazionale maggiore a marzo 2017, alla giovane età di 19 anni, in una partita di qualificazione a Russia 2018 contro l'Irlanda del Nord. La Norvegia ha una serie di giovani talenti e si spera che il ct Lars Lagerback - sì, l'uomo che ha portato l'Islanda a Euro 2016 - possa farlo maturare.
LA SQUADRA PER LUI
Con le poche partite da pro alle spalle, è giusto rimanere al Genk. Berge ha un contratto fino al giugno 2021 e la scuola dei Blauw-Wit è una delle migliori non solo del Belgio, ma anche d'Europa. Inoltre, migliorare con la nazionale in ottica Euro 2020 potrebbe funzionare anche per l'estate 2019, la data più adeguata per vederlo con un'altra maglia.
Nessun commento:
Posta un commento