21.9.13

Tra MLS e realtà.

Nelle narrazioni internazionali del football, la parola "Colombia" sembrava essere scomparsa. Da quel Mondiale disputato in Francia nel 1998, l'ultimo della nazionale sudamericana, i "cafeteros" erano stati dimenticati dal mondo del calcio. Poi, l'esplosione di una generazione di talenti, sopratutto davanti: l'ultimo della catena sembra essersi piazzato in Europa. No, non sto parlando di Duvan Zapata, neo-acquisto del Napoli, bensì di un altro colombiano, un po' più esperto e con diverse esperienze alle spalle.

Montero con la maglia dei Seattle Sounders: quattro stagioni insieme.

Già, perché non ci sono solo Muriel, Jackson Martinez, Pabon, Teofilo Gutierrez e Carlos Bacca ad allietare i tifosi sudamericani; per non parlare di Radamel Falcao, terzo (o quarto, per alcuni) giocatore più forte del pianeta dietro gli inarrivabili Messi e CR7. In quest'inizio di stagione, si sta segnalando la figura di un ragazzo di cui s'erano perse le tracce nella lontana America, intesa stavolta come Stati Uniti: Fredy Montero. Questo nome, a molti di voi, non dirà nulla; a meno che non abbiate un buon occhio e non vi ricordate di averlo visto in qualche partita giocata in un famoso gioco di calcio, Montero apparirà ai vostri occhi come un perfetto sconosciuto. Del resto, fino a qualche mese fa aveva calcato i campi del Sudamerica e della Major League Soccer, la lega professionista americana.
Eppure, questo ragazzo sembrava destinato a qualcosa di più ampio nella sua carriera: cresciuto nelle giovanili del Deportivo Calì ed esploso con la maglia dell'Atlético Huila, Montero aveva addosso gli occhi di alcune squadre europee, tra cui il Betis di Siviglia. Tuttavia, lui preferì ignorare tali offerte e si gettò nell'avventura a stelle e strisce. Per altro, non lo fece con una squadra dai grandi nomi, come i Los Angeles Galaxy o i New York Red Bulls; piuttosto che giocare accanto a Beckham o Henry, lui scelse Seattle. Dove i Sounders - così veniva rinominata la squadra del posto - era alla stagione inaugurale nella MLS. Per lui, nessun problema: rifiutò anche il Fulham e decise di concentrare le proprie energie nel portare il club il più in alto possibile.
Due anni ad alto livello hanno reso possibile, insieme all'acquisizione della cittadinanza statunitense, la sua permanenza in quel di Seattle, con il club che l'ha riscattato nel 2010 dal Deportivo Calì, che era ancora proprietario del suo cartellino. Inoltre, stipula un contratto che lo rende il giocatore dal salario più alto nella squadra: ben 375mila euro. Roba da far tremare i polsi a Cristiano Ronaldo, il giocatore più pagato del mondo da qualche giorno, che prende 48mila (!) volte in più del colombiano ai Saunders. Altri due anni e Montero conquista la MLS: alla fine del quadriennio a Seattle, il bilancio personale del calciatore racconta di 60 gol in 160 partite ufficiali con la maglia del club. Ciò nonostante, Montero sente che è ora di separarsi da quella realtà.
Così, il colombiano torna in patria, ma non nel club dove l'ha cresciuto: la sua nuova destinazione sono i Millionarios, dove va in prestito per sei mesi. Tuttavia, il ritorno in Colombia non soddisfa Montero: 10 reti in 27 presenze sembrano un buon viatico per rimanere, ma l'attaccante decide che è giunto il momento di provare quell'avventura europea così tante volte evitata. Quando arriva l'offerta dello Sporting Lisbona, il sudamericano accetta di buon grado e sbarca in Portogallo, definendo l'opportunità in terra lusitana come «un sogno che diventa realtà». Tuttavia, Montero sembra arrivato a Lisbona solo perché il club biancoverde non ha un soldo da spendere, a causa della grave crisi finanziaria che sta attraversando negli ultimi anni.



Adesso, invece, l'avventura in Portogallo si sta rivelando un fantastico viatico per la sua carriera, nuovamente in auge. Del resto, già nel pre-campionato Montero si era rivelato abbastanza in forma: un gol alla Fiorentina di Montella, che infatti ne sa qualcosa. Poi, l'inizio di campionato travolgente: per ora, sono sei le marcature di Montero quando sono passate solo quattro giornate. Tripletta nella goleada al neo-promosso Arouca ed il gol a partita già decisa contro l'Académica. Sembra un fuoco di paglia, ma Montero sblocca sia il big-match contro il Benfica che la trasferta in casa dell'Olhanense. Tutte queste reti portano lo Sporting all'attuale secondo posto in classifica, con la squadra di Jardim dietro solo alla superpotenza Porto.
E così quello che sembrava un rincalzo, un acquisto di seconda mano è il capocannoniere della Liga Sagres: i suoi gol stanno permettendo allo Sporting di sognare un ritorno in Europa, non proprio scontato visto l'andazzo dell'ultimo campionato dei "leoni" di Lisbona. Tanto che Montero può sognare un ritorno in nazionale. Certo, visto l'elenco di attaccanti colombiani in giro per il mondo, le speranze non sono molte; tuttavia, il giocatore dello Sporting avrebbe espresso il desiderio di vestire di nuovo la maglia dei "cafeteros".
Ripeto: un desiderio difficile da esprimere, visto che gente come Ibarbo o Adrian Ramos rischia di vedere il Mondiale della Colombia dalla televisione di casa propria. Tuttavia, sognare non costa nulla: a quattro anni dall'ultima presenza con la maglia della propria nazionale, Montero ci spera.
Per tentare, l'unica possibilità è continuare a fare bene con lo Sporting. Possibile che la striscia continui: la Primeira Liga ha sempre accolto bene gli attaccanti sudamericani, specie quelli colombiani. Inoltre, la duttilità di Montero - capace di giocare da prima e seconda punta - lo rende applicabile in più modi. Se ci mettete anche che lo Sporting di quest'anno non vede la presenza di chissà quali attaccanti (van Wolfswinkel è volato a Norwich), il colombiano potrebbe monopolizzare l'attacco di una squadra rinata. Intanto, si comincia a ragionare anche se la punta rimarrà a Lisbona: lo Sporting ha appena acquisito trenta milioni di euro dalle cessioni e ha un'opzione per comprare Montero. Ma il colombiano si confermerà? Tutto da vedere. Montero ci proverà, tra la MLS e la realtà portoghese, che così tanto gli si cuce bene addosso.

Fredy Montero, 26 anni, ha iniziato alla grande con lo Sporting Lisbona.

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