6.1.14

Hannov-era, l'addio inaspettato.

Nel finire del 2013, è arrivata una notizia clamorosa dalla Germania. Probabilmente, tra Pallone d'Oro e ricordi dell'anno passato, la news potrebbe esser passata inosservata: Mirko Slomka non è più l'allenatore dell'Hannover 96. Dopo quasi quattro anni di grandi successi, il tecnico è stato esonerato, complice la non esaltante stagione della squadra e le insicurezze della dirigenza. I soli quattro punti sul Friburgo, terzultimo, hanno spinto al cambio, con Tayfun Korkut (ex nazionale turco e allenatore delle giovanili dello Stoccarda) che ora dovrà guidare l'Hannover alla salvezza.

Tayfun Korkut, 39 anni, è il nuovo coach dell'Hannover 96 al posto di Slomka.

Un peccato. Slomka ha fatto giocare il suo Hannover ottimamente durante il suo mandato. Per altro, il club della bassa Sassonia non era certo abituato a certe vette e grazie al suo ormai ex tecnico aveva raggiunto risultati quasi mai visti prima. L'Hannover, infatti, ha chiuso al quarto posto la stagione 2010/2011. E meglio, nella storia del club, aveva fatto solo la squadra del 1985, che chiuse in seconda posizione. Insomma, un ottimo lavoro dell'uomo di Hildesheim, che è arrivato a Hanover dopo poca esperienza alla guida di una squadra. Per lui, c'era stato un solo precedente da primo allenatore: allo Schalke 04, Slomka non aveva fatto malissimo, ma perse un titolo al foto-finish nel 2007 (tipico della squadra di Gelsenkirchen...) e preso scoppole nel suo ultimo anno alla Veltins Arena.
Dopo qualche tempo di inattività, è arrivata l'opportunità di Hanover. Slomka fu il terzo allenatore in stagione del club, arrivato dopo la pausa invernale. L'Hannover 96, per altro, soffrì la perdita di uno dei simboli del club, Robert Enke: il portiere, all'epoca nel giro della nazionale tedesca, si suicidò per la depressione il 10 novembre del 2009. La squadra aveva sofferto anche diversi infortuni nei giocatori-chiave, sia in difesa che in attacco. Una serie di condizioni che rendevano il compito di Slomka altamente difficile. I 16 punti conquistati nelle altrettante gare rimanenti di Bundesliga permisero all'Hannover di concludere al 15° posto ed evitare persino il play-out contro la terza della seconda divisione. Un mezzo miracolo, che fu solo il preludio alle grandi prestazioni degli anni a venire.
Infatti, l'Hannover migliorò di molto il suo risultato in campionato nell'annata successiva: il club della bassa Sassonia rimase in zona-Champions fino alla quartultima gara di Bundesliga, davanti alla superpotenza Bayern Monaco. Poi un finale zoppicante e la voglia dei bavaresi di giocarsi la possibilità di una finale in casa nel 2012 (poi raggiunta, ma persa) fecero la differenza. Tuttavia, l'Hannover è tornato in Europa dopo molto tempo, raggiungendo anche i quarti di finale nel 2012, dove è stato battuto solamente dall'Atletico Madrid, poi campione della competizione. La bravura di Slomka è stata anche nel mantenere un buon rendimento in campionato nonostante gli impegni europei. Infatti, l'Hannover si riqualifica per l'Europa League anche nel 2012/2013, ma il club della bassa Sassonia ha ottenuto un settimo e un nono posto nelle ultime due stagioni, dimostrando di essersi insediata ampiamente nella parte sinistra della classifica. Un miracolo per un club che, fino a poco tempo prima, lottava solamente per la sopravvivenza in Bundesliga.

Didier Ya Konan, 29 anni, è uno dei giocatori lanciati da Slomka a Hannover.

Slomka è stato in grado non solo di ottenere risultati e fare un buon gioco, ma anche di valorizzare molti giocatori. Schmiedebach, Diouf, Stindl, il ritorno di Hustzi, Abdellaoue (poi venduto abilmente per tre milioni e mezzo di euro allo Stoccarda, dove deve ancora segnare): tanti i nomi che si potrebbero fare. Due però spuntano fra gli altri. Il primo è quello di Ron-Robert Zieler, portiere tedesco cresciuto nel Colonia e che faceva parte delle riserve del Manchester United: con Ferguson non ha sfondato, così l'Hannover ha provato a prenderlo. In sei mesi con Slomka, si è guadagnato la fiducia del tecnico e si è preso i gradi da titolare. Ora è persino in nazionale tedesca: non male per l'estremo difensore, classe 1990. Con il suo contratto in scadenza nel giugno 2015, è possibile che la prossima estate si scateni un'asta per lui. L'altro è quello di Didier Ya Konan: nazionale ivoriano, l'attaccante arrivò dal Rosenborg nel 2009. Tempo due anni ed è esploso: in particolare, nell'anno del quarto posto dell'Hannover, Ya Konan segnò 14 gol in campionato, tanto da attirare l'interesse persino del Bayern Monaco.
Tuttavia, adesso è arrivato il 2013/2014: di certo, non è stata una stagione facile. Nonostante alcuni arrivi interessanti in squadra, come Bittencourt e Prib, l'Hannover non è stato all'altezza delle aspettative. Anche perché quest'anno non c'erano impegni europei a rendere più impegnativo il cammino del club e perciò ci si aspettava la squadra in zona europea. Invece, tanti k.o. inaspettati hanno messo fuori gioco l'Hannover dalla parte sinistra della classifica, nonostante un campionato molto corto nelle distanze tra coloro che sono dietro il terzetto di testa (Bayern, Bayer, BVB). Le assenze prolungate di Ya Konan, del capitano Cherundolo e di Pander hanno creato problemi all'assetto di squadra. Tuttavia, dal mio punto di vista, forse la dirigenza avrebbe potuto dare a Slomka un'altra chance: la squadra, in fondo, non sembra abbia il profilo della contendente alla retrocessione e potrebbe risalire una volta recuperati gli infortunati. Semmai, il problema è davanti: si segna poco e se Hustzi (trequartista) è il capocannoniere della squadra, c'è qualche difficoltà da superare.
Purtroppo per Slomka, il 2-1 subito sul campo del Friburgo - diretta rivale per la salvezza - gli è stato fatale e ha dovuto dire addio a una pagina straordinaria della sua carriera. Adesso ci sarà spazio per una nuova era, quella turca targata Korkut: dalle parti di Hannover, la dirigenza si dice convinta di aver operato la scelta giusta per il futuro della squadra. Vedremo: il tempo ci dirà se l'era che si sta per aprire sarà migliore di quella vissuta sotto la gestione di Mirko Slomka.

Mirko Slomka, 46 anni, ha salutato Hannover: due partecipazioni europee per lui.

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