SCHEDA
Nome e cognome: Ali Adnan Kadhim (علي عدنان كاظم ناصر التميمي)
Data di nascita: 19 dicembre 1993 (età: 21 anni)
Altezza: 1.88 m
Ruolo: Terzino sinistro, esterno alto
Club: Çaykur Rizespor (2013-?)
STORIA
Classe '93, Ali Adnan Kadhim nasce ad Adhamiyah, piccolo sobborgo del nord-ovest di Baghdad, capitale irachena. Il pallone è necessariamente nel suo destino, visto che sia il padre che lo zio erano giocatori importanti nel panorama iracheno durante gli anni '70 e '80. Adnan Kadhim è stato un'importante promessa del calcio nazionale a fine anni '70, mentre lo zio è Ali Kadhim, attaccante iracheno che ha segnato 29 gol in 80 presenze con la maglia dei Leoni della Mesopotamia.
Ali Adnan cresce all'Ammo Baba Football School, la scuola di calcio intitolata al grande centravanti iracheno degli anni '50 e '60. Il luogo dove il giovane calciatore cresce si trova di fronte all'Al-Shaab Stadium, che ospita le gare della nazionale. Entrato a dieci anni, Ali ne esce a 15 e trova l'offerta dell'Al-Zawra'a SC. L'idillio dura appena un anno, poi il passaggio all'Al-Quwa Al-Jawiya e infine l'approdo al Baghdad FC.
Quando arriva nel club della capitale, Ali si unisce alle giovanili. Tuttavia, basta poco per capire che il ragazzo meriti di essere inserito nella squadra dei grandi. Il titolare della fascia mancina a Baghdad è Bassim Abbas, che non è solo una colonna del Baghdad FC, ma anche della nazionale. Ali lo ammira, eppure riesce a togliergli il posto in breve tempo. L'allievo fa meglio del maestro e pian piano in Asia ci si accorge di lui: l'Ittihad FC, squadra dell'Arabia Saudita, è pronto a prenderlo. L'agente dovrebbe volare in terra saudita per ottenere il permesso di lavoro e concludere l'affare, ma ci vorrebbero due giorni e il mercato finirebbe. Così l'accordo salta ed è qualcun'altro ad approfittarne.
Dopo il Mondiale U-20, ci si aspetta un assalto. Le italiane Genoa e Livorno sembrano interessate, così come anche alcuni giganti europei (Siviglia, Galatasaray e Arsenal). In realtà il club più serio nel fare un'offerta è il Çaykur Rizespor: 500 mila euro al Baghdad FC e l'affare è ufficializzato nell'agosto del 2013. L'iracheno sceglie il numero 53, lo stesso dell'anno di nascita del club turco. L'attenzione nei suoi confronti è tanta e il Napoli prova a prenderlo un mese dopo che Ali è arrivato nella Super Lig: sette milioni l'offerta, ma il Rizespor rifiuta.
Nell'ultima estate, anche Roma e Chelsea si sono mostrate vigili sul ragazzo, dopo una prima stagione da 31 presenze e tre reti. Ma Ali è finito sui giornali per altri motivi: a metà giugno, i media lo riportano in una foto con la tenuta anti-ISIS. Si pensa che il giocatore sia pronto per andare in guerra. In realtà, dopo una decina di giorni Ali torna in Turchia e si presenta per il ritiro con il Çaykur Rizespor. Il futuro non sarà ancora a Rize, ma il presente è più importante. Bisognerà vedere anche come andrà con il nuovo tecnico del club turco, che finora non l'ha schierato.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Ali Adnan ha innanzitutto il vantaggio tattico di esser polivalente: nato come terzino mancino, negli ultimi anni ha affinato il proprio repertorio e può giocare anche da esterno sinistro di centrocampo. Nei prossimi tempi, potrebbe esser utilizzato anche come ala mancina in un 4-3-3. In situazioni di emergenza può anche destreggiarsi come centrale di difesa, ma dev'essere veramente un'emergenza. Altrimenti, il suo posto è altrove nel campo.
Tecnicamente e atleticamente, il ragazzo è uno dei più dotati del panorama del calcio asiatico. Spunto di velocità straordinario, buona corsa palla al piede e un mancino capace sia di concludere l'azione che di assisterla. Nella sua prima stagione turca, Ali ha fornito ben nove assist e la sua abilità balistica è già ben conosciuta in Turchia. Qualcuno l'ha paragonato anche allo Ian Harte ammirato negli anni di Leeds: il Daily Mail aveva etichettato Ali come uno dei 20 giocatori giovani da guardare nel 2014.
STATISTICHE
2013/14 - Çaykur Rizespor: 31 presenze, 3 reti
2014/15 - Çaykur Rizespor (in corso): 11 presenze, 1 rete
NAZIONALE
Già selezionato per l'Under 20 e l'Under 23, Ali Adnan esordisce in nazionale maggiore ad appena 19 anni contro il Bahrain. All'epoca il ct è Zico, che però non gli dà poi altre chance. Nel frattempo, Ali gioca il Mondiale del 2013 con l'U-20 allenata da Hakeem Shaker Al Azzawi. Nel gruppo, l'Iraq sfida Inghilterra, Egitto e Cile. Nella prima gara contro i britannici, l'Iraq rimonta il doppio svantaggio e il gol del pareggio è proprio di Ali Adnan: doppio dribbling, destro a rientrare (con deviazione) e portiere battuto.
Da quel momento in poi, il terzino diventa una delle stelle della squadra. L'Iraq passa il girone da prima classificata (!) e va incontro a tre battaglie da 120'. Negli ottavi contro il Paraguay si ha la meglio al 94'; nei quarti contro la Corea del Sud ci vogliono i rigori per passare. In semifinale il sogno iracheno s'infrange ai penalties contro l'Uruguay, ma i ragazzi di Shaker avrebbero potuto vincerla. Il vantaggio lo segna proprio Ali Adnan con una punizione monstre che mostra tutta la potenza del suo mancino. L'Iraq perderà anche la finalina, ma ormai Ali si è mostrato a tutto il calcio mondiale.
Con l'avvicendamento sulla panchina della nazionale maggiore, si passa da Zico e Vladimir Petrović proprio a Shaker, che aveva già allenato Ali nell'U-20. Il terzino diventa la stella più grande della squadra dopo il capitano Younis Mahmoud (che prima si ritira e poi torna). Recentemente Ali ha trovato anche la prima rete con la nazionale contro la Cina: ora c'è l'avventura della Coppa d'Asia sotto la guida del nuovo ct Radhi Shenaishil. Il mancino d'Iraq sarà certamente uno dei giocatori più osservati.
LA SQUADRA PER LUI
Inutile nascondersi dietro un dito: non resterà per molto al Çaykur Rizespor. Ali Adnan vuole un palcoscenico più grande per crescere ed esprimere le sue potenzialità. Un desiderio così forte quello del terzino che Calcio Turco ha recentemente segnalato l'interesse del Granada per il ragazzo. Granada potrebbe voler dire anche Udinese, ergo Serie A o Liga. In ogni caso, un buon affare per chi viene dall'Iraq, per chi ha visto la guerra negli occhi e per chi ha questo talento nei piedi. Il minimo per chi potrebbe prendere il posto di Younis Mahmoud nel cuore dei tifosi iracheni.
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