Se guardiamo alla carriera del portiere, possiamo dire che l'onore non si riferisca necessariamente ai titoli (anche se Boschker si è tolto le sue soddisfazioni), bensì l'ha guadagnato grazie alla lunghissima militanza con il Twente, squadra di Enschede che gioca nell'Eredivisie. Arrivò nelle giovanili del club nel 1986: all'epoca in Italia ancora doveva nascere il grande Milan degli olandesi e Maradona aveva appena vinto il primo scudetto e il Mondiale in Messico. Sembra passata un'eternità: i primi anni di Boschker sono stati da portiere di riserva, con l'esordio in campionato nel novembre 1989. I galloni da titolare arrivarono solo nel 1993-94 e l'unica soddisfazione in quegli anni giunse con la vittoria nella coppa nazionale: Boschker fu fondamentale sia in semifinale con il Vitesse, che in finale contro il PSV. Entrambe le gare finirono ai rigori e sopratutto nell'ultimo atto Boschker ne uscì da eroe, parando tre rigori consecutivi e regalando la seconda coppa nella storia del Twente.
Poi, nel 2003, l'improvviso addio: il contratto con il club scade e Boschker saluta tutti, andandosene all'Ajax. Il portiere ha 33 anni e si è fatto un certo nome in Olanda, ma finisce per far da riserva sia a Bogdan Lobont che a Maarten Stekelenburg. Vince campionato e coppa nazionale, ma non mette il piede in campo nemmeno una volta in tutta la stagione. A quel punto, è inevitabile la rescissione con l'Ajax. E indovinate dove torna Boschker? Già, al Twente, che lo aspetta a braccia aperte per riaccoglierlo. Non solo il club di Enschede riprende il portiere, ma lo fa anche capitano della squadra. Le prestazioni dell'estremo difensore sono talmente buone che Boschker viene inserito nella lista dei pre-convocati per l'Europeo 2008, sebbene non passi il taglio finale del C.T. van Basten.
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— Patrick (@thegesuser) 20 Maggio 2014
Insomma, il vino diventa più buono man mano che invecchia. Lo stesso ragionamento vale per Boschker, che ha saputo togliersi le più grandi soddisfazioni tra il 2010 e il 2011. Intanto, nel 2010, il Twente vince l'Eredivisie e il portiere gioca tutte le partite di quell'esaltante stagione. Anzi, è l'annata con più presenze stagionali tra campionato, coppa ed Europa League nella carriera dell'estremo difensore (sono 47 in totale). A maggio di quell'anno, tra la sorpresa di molti, Boschker fa l'esordio nella nazionale olandese all'età di 39 anni nell'amichevole contro il Ghana, battendo insieme due record: è l'esordiente e il giocatore più vecchio che abbia mai giocato con la maglia dell'Olanda nella storia. Quando si tratta di scegliere i 23 per il Sudafrica, il C.T. van Marwijk decide di portarsi dietro l'esperienza di Boschker: il capitano del Twente, seppur da panchinaro, sfiorò persino il trionfo al Mondiale con gli orange.
Tuttavia, l'estremo difensore si lascia alle spalle 562 partite in Eredivisie, tutte con la maglia del Twente. Che diventano 696 contando anche le gare disputate nelle coppe. Ben 25 anni, trascorsi (quasi) sempre con la stessa maglia. Un amore sconfinato quello tra il portiere e i suoi tifosi, tanto che gli è stata dedicata una statua all'ingresso dello stadio. Rispetto e stima reciproca che il portiere si è conquistato anche tra i suoi compagni, che hanno deciso di dedicargli un video per la sua ultima uscita: in esso si trovano i ringraziamenti, ma anche alcune parodie che, seppur in olandese, possono esser comprese benissimo. Ieri l'addio, sul futuro chissà: intanto l'intramontabile Boschker ha messo la parola fine a una leggendaria carriera.
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