Wakaso ha giocato un Mondiale e due Coppe d'Africa con il Ghana.
Classe '90, Wakaso cresce nel S.C. Adelaide, un club ghanese con un vivaio dall'ottima reputazione. Non è un caso se nella top 11 di tutti i tempi votata dai suoi tifosi ci siano altri giocatori che hanno giocato in nazionale: non solo Wakaso, ma anche Opare, Jonathan Mensah, Inkoom (forse il miglior prodotto finora), Annan e Prince Tagoe.
Passato all'Ashanti Gold (una delle maggiori squadre in Ghana), Wakaso viene notato dall'Elche, all'epoca militante in Segunda División. Un contratto quinquennale segna il passaggio dell'ala in Spagna, ma l'avventura durerà poco. Dopo due stagioni e mezza, l'Elche rescinde il contratto del ghanese nel gennaio 2011.
Il motivo sembra nascondersi nelle numerose violazioni da parte del ghanese riguardanti il codice di comportamento del club: si tratta di un vero e proprio licenziamento. Ad approfittarne è il Villareal, che lo tessera e aggrega Wakaso alla squadra riserve. Appena un mese ed è già debutto in Liga, poi gioca persino in Champions League.
Nonostante le presenze continentali, il Sottomarino Giallo finisce per retrocedere. E anche Wakaso decide di lasciare il club: per 300 mila euro, si unisce all'Espanyol. La stagione nella seconda squadra di Barcellona sembra quella buona per emergere: a 23 anni trova uno score da 26 presenze e tre gol, ma il ragazzo spinge comunque per il trasferimento.
L'errore arriva nell'estate 2013, quando Wakaso decide di lasciare la Spagna per firmare con i russi del Rubin Kazan: una squadra regolarmente presente in Europa, ma forse in un ambiente troppo difficile per lui. L'unica parte a guadagnarci è l'Espanyol, che ottiene ben sei milioni di euro dalla cessione dell'ala al club russo.
Wakaso non si è poi mai ambientato alla Kazan Arena e nel 2014-15 ha accettato il prestito al Celtic. Anche lì ci si aspettava un rilancio, invece il ghanese non è mai rientrato nella rotazione di Ronny Delia, collezionando appena 11 presenze durante tutta la stagione. Quando è tornato in Russia, era scontato che la cessione fosse l'unica mossa possibile.
Strano come la sua carriera di club sia così discontinua di fronte alla sua figura in nazionale: Wakaso ha disputato molte competizioni con il Ghana. Dai Mondiali U-17 nel 2005 (quando fu convocato pur essendo un 15enne) fino all'esordio nel 2012 con le Black Stars. Da quel momento, l'ala è stata chiamata per due Coppe d'Africa e il Mondiale 2014.
Non è tutto da buttare.
Il suo bilancio con il Ghana è di 36 presenze e ben 10 gol. Anzi, nella Coppa d'Africa 2013, Wakaso fu uno dei giocatori decisivi nel cammino della nazionale: quattro gol totali, l'ala andò a segno sia ai quarti di finale che in semifinale. Alla fine il Ghana arrivò solo quarto, ma fu un indizio di quanto il ragazzo potesse essere importante.
In fondo, proprio con le Black Stars Wakaso ha mostrato che c'è del grande potenziale in lui. Anche nei momenti più difficili, quelli trascorsi tra la Russia e Glasgow. Il Ghana non ha mai rinunciato a lui, nonostante il poco tempo speso in campo nei club e gli infortuni, che l'hanno limitato anche nella sua avventura con il Celtic.
Wakaso sembrava destinato in Arabia Saudita (l'Al-Ittihad era vicino), ma poi è arrivato l'accordo con il Las Palmas, con il ritorno in Liga nell'ultimo giorno di mercato. Il neo-acquisto non poteva che esserne contento: «Sono in un grande club: vengo qui per aiutare la squadra e fare grandi cose. Mi allenerò al meglio per guadagnare minuti. Sono in un buon momento della mia carriera e stare qui sarà positivo per il mio futuro».
Il ghanese ha già iniziato a riabituarsi alla Liga: 4' sul campo del Celta Vigo, 28' contro il Rayo Vallecano. Il Las Palmas sta faticando (due punti in quattro gare: domani c'è il Siviglia...), ma chissà che il 2015-16 non sia l'anno in cui rivedremo il potenziale mostrato da Wakaso in varie occasioni. Lui continua a correre: del resto, è quello che sa fare meglio.
Wakaso Mubarak, 25 anni, riparte dalla Liga con il Las Palmas.
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