Qui Hleb con la maglia della sua nazionale: 55 presenze e 6 gol finora.
Non solo: Hleb tocca il suo massimo anche in nazionale. Viene chiamato per la prima volta nel 2001 e, da quel momento in poi, non lascerà più la maglia della Bielorussia per molto tempo. Gli italiani se lo ricordano all'Europeo U-21 del 2004: un suo gol fissò il punteggio sul 2-1 finale nella partita contro l'Italia, sebbene poi la Bielorussia non passò il girone. Insomma, la sua carriera sembrava in piena ascesa.
Ma ben presto il suo destino cambiò. Hleb decise di cambiare aria ed accettare l'offerta dell'Arsenal, che pagò ben 15 milioni di euro allo Stoccarda per avere il bielorusso in squadra. Nonostante qualche infortunio, il bielorusso fece bene nei tre anni ai Gunners, diventando il primo giocatore della Bielorussia a giocare una finale di Champions League. La sua posizione in campo fu motivo di pena per Arsène Wenger, che lo fece giocare perlopiù come ala destra, sebbene non disdegnasse l'utilizzo di Hleb anche come seconda punta.
Sebbene avesse avuto un discreto rendimento in quel di Londra, Hleb accettò l'offerta del Barca. All'ultimo anno di contratto (e quindi in scadenza), i blaugrana lo comprarono per 17 milioni dall'Arsenal. Era il Barca che si apprestava a diventare leggenda, quello che aveva come allenatore esordiente Pep Guardiola. Se per i catalani la stagione sarà un successo indiscutibile, Hleb sarà scontento della sua nuova sistemazione. A Marzo del 2009 dichiarò apertamente di esser stanco di passare i migliori anni della sua carriera in panchina e di essere pronto ad accettare - se fosse mai arrivata - un'offerta del Bayern Monaco, club che aveva manifestato il suo interesse per il bielorusso già quando militava nello Stoccarda. Le 36 presenze stagionali ed il "Treble" realizzato dal Barca di Guardiola non servirono a far cambiare idea a Hleb, che decisa di andare via, anche se solo in prestito. A sorpresa, il ragazzo rifiutò l'Inter che avrebbe vinto il triplete (sarebbe rientrato nello scambio Eto'o-Ibrahimovic) e scelse di tornare dove era esploso, ovvero allo Stoccarda.
Ma la minestra riscaldata di sapore teutonico non servirà a far decollare nuovamente la carriera di Hleb. L'anno a Stoccarda è una sorpresa in negativo persino per gli stessi tifosi biancorossi, che non sanno più dove sia finita la classe del ragazzo. I tedeschi non lo riscattano ed il bielorusso prova a tornare in Premier League, stavolta a Birmingham, sponda City. Ma gli infortuni ed uno stile di gioco non adatto al suo talento lo portano a lasciare i Blues. E la retrocessione del City - nonostante la rocambolesca vittoria in Carling Cup ai danni del club proprietario del suo cartellino, l'Arsenal - è solo l'ultima parola sulla fine di un amore mai nato tra Hleb ed il campionato inglese.
Desideroso di rimanere a Londra con i Gunners, il talento di Minsk parte nuovamente in prestito dal Barca, stavolta destinazione Wolfsburg, dove ritrova Felix Magath, che lo aveva fatto sbocciare in quel di Stoccarda. Ma bastano quattro presenze e l'idillio con il suo mentore finisce, anche a causa dei tanti infortuni che l'hanno fatto penare durante tutta la sua carriera. Il prestito finisce addirittura nel Dicembre 2011 e Hleb si mette d'accordo con il Barca per una rescissione consensuale del contratto che lega le due parti fino al Giugno 2012. Il bielorusso si sposta persino in Russia pur di ricominciare a mostrare il suo talento, ma il Krylia Sovetov non gli concede una fiducia che vada oltre sei mesi di contratto.
Viste le sue poche presenze nelle squadre di club, le cose non vanno meglio in nazionale. Per sei edizioni in sette anni (2002-2003 e 2005-2008) è "Giocatore Bielorusso dell'anno". Nel 2007, nonostante molte critiche in patria riguardo il suo essere una "prima donna", il C.T. Strange gli consegna la fascia da capitano. Ma, nel 2010, colleziona la sua ultima presenza in nazionale e non viene più chiamato da quando mette piede a Birmingham. Una chimera infinita.
Il 27enne Hleb alla presentazione con il Barca: sarà un calvario lungo tre anni e mezzo.
Vedremo se il suo contratto sarà allungato. Se così fosse, Hleb avrebbe nuovamente a disposizione la ribalta europea. Per dimostrare, a 31 anni, che il talento non se ne è mai andato e che è un campione ritrovato.
L'ormai 31enne Hleb con la maglia del BATE: riuscirà a risollevarsi?
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