2.6.16

#ErMarkettone – Copa América Centenario 2016 (Part I)

Credo di aver trovato la giusta definizione per l'incombente Copa América Centenario: Er Markettone. Ma sì, anche perché serve solo per fare ulteriori ascolti e giocare la competizione con un numero normale di squadre (16 invece delle incomprensibili solite 12 compagini) in occasione dei cent'anni dalla creazione della Conmebol. Ecco la prima parte della guida.

James Rodriguez, 25 anni, capitano e faro della Colombia.

Girone A - Stati Uniti, Colombia, Costa Rica, Paraguay

 La delusione dell'ultima Gold Cup - persa in semifinale contro la Giamaica - forse non è stata ancora digerita, eppure il movimento statunitense continua a crescere. Klinsmann punta su un mix di esperienza e gioventù. Da una parte capitan Bradley e Dempsey, dall'altra Bobby Wood e soprattutto quel Christian Pulisic che ha fatto benissimo a Dortmund.

 La truppa di José Pekerman riparte dalla delusione dell'ultima Copa América (eliminazione per mano dell'Argentina ai rigori) e dall'eco calante dei Cafeteros, che hanno diversi giocatori con situazioni complicate nei propri club (Falcao e Martinez su tutti). Certo, si può contare su alcuni giovani che si metteranno in mostra - Marlos Moreno su tutti - ma ci si chiede quale sarà il destino della Colombia in questa competizione.

 L'era Pinto è finita da un po' e quella Wanchope è finita peggio che mai, con le dimissioni dell'ex ct per una rissa con uno steward. Con Óscar Ramírez in panchina, le cose si stanno aggiustando, ma questa Copa América sarà buona soprattutto per sperimentare. In fondo, il Costa Rica non raggiunge una finale di Gold Cup (GOLD CUP!) dal 2002. Strano per chi è arrivato a un passo dall'eliminare l'Olanda all'ultimo Mondiale.

 Chissà se il quarto posto della scorsa estate in Copa América è stata una pura illusione o un raggio di sole su un movimento in pieno ricambio generazionale. A differenza della scorsa estate, c'è qualche segnale positivo in più. Con le altre squadre impegnate a sperimentare, Ramón Díaz potrebbe portare il Paraguay più avanti. Anche perché l'attacco promette bene...

Justo Villar, 38 anni, ancora a difendere i pali del Paraguay.


Girone B - Brasile, Perù, Haiti, Ecuador

 Le scelte contestate di Carlos Dunga continuano a lasciare i brasiliani (e non solo) abbastanza stupiti. Certo, le contestuali Olimpiadi di Rio in agosto hanno costretto il Brasile a rinunciare a Neymar, ma l'aver chiamato Ricardo Oliveira (poi infortunato e sostituito a furor di popolo da Jonas del Benfica) non aiuterà la fama di Dunga. Altro disastro in arrivo o quando la Copa non conta niente, si vince?

 Risolta la faccenda di stato Lapadula (il bomber del Pescara non è stato convocato e a breve annuncerà cosa vuole fare della sua carriera internazionale), il Perù riparte dal terzo posto dell'ultima Copa América. Gareca userà la manifestazione di quest'estate come laboratorio: mancano quasi tutti gli eroi del 2015, tranne quel Guerrero che userà questa Copa per migliorare il suo record di 27 reti con la nazionale.

 Alla prima partecipazione in assoluto alla Copa América, per Haiti la manifestazione rappresenta un punto di partenza. La squadra sta pian piano crescendo e chissà che nei prossimi anni non possa riavvicinarsi ai fasti degli anni '70 sotto la guida di Patrice Neveu. Con mia grande sorpresa, non ci sarà Hervé Bazile, talento del Caen che avrebbe fatto comodo.

 Guidata dal ct boliviano Quinteros, La Tri ha partecipato a tre degli ultimi quattro Mondiali, ma non è mai riuscita ad andare oltre il primo turno della Copa América. Forse è la volta buona per sfatare questo sortilegio, magari in suolo nord-americano. Partito bene nelle qualificazioni a Russia 2018 (13 punti in sei gare), l'Ecuador dovrà rinunciare al suo bomber Felipe Caicedo, infortunatosi prima della competizione.

Gabriel, 19 anni, sarà il sostituto ideale dell'assente Neymar.

Riguardo i giocatori da guardare, facile fare i nomi dei fuoriclasse, così come quelli dei giovani che si sono già mostrati al mondo (i Pulisic e i Gabriel di questo mondo). Ma ci sono altri profili che meritano una discreta attenzione.
Il principale è quello di Miller Bolaños, che ha giocato in diverse competizioni (Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Copa América), ma ciò nonostante sembra esser stato bellamente ignorato dagli scout. Infatti, in Sud America ne hanno approfittato e nell'inverno scorso Bolaños è passato al Grêmio dopo i tanti gol realizzati con l'Emelec.
Il secondo nome è quello di Marlos Moreno, molto più giovane del suo collega ecuadoregno: classe '96, ha già esordito in nazionale decidendo con un assist la partita di qualificazione al Mondiale in Bolivia. Con la Colombia messa malissimo davanti, anche lui potrebbe ritagliarsi uno spazio importante durante questa rassegna.
Il terzo ragazzo è Blás Riveros, classe '98, tra i più giovani presenti in Copa América. Il Paraguay ha bisogno di rinnovarsi, soprattutto dietro. E così l'esplosione di Riveros con la maglia del Club Olimpia arriva al momento giusto. Non so se scenderà in campo durante la competizione, ma intanto il Basilea si è già assicurato i suoi servigi per la prossima stagione.
E poi c'è un tandem messicano, formato da Hirving Lozano e Jürgen Damm. Il primo (classe '95) ha esordito a 18 anni ed è ormai parte della spina dorsale del Pachuca campione della Liga MX; il secondo (classe '92) è un'ala dalla velocità devastante - uno studio lo pone solo alle spalle di Gareth Bale - e la scorsa estate è passato al ricchissimo Tigres. Nuovo trasferimento a breve?

Miler Bolaños, 26 anni, stella dell'Ecuador.

(continua...)

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