20.2.19

J. LEAGUE ROUND-UP: Crescere (Part 1)

おはようございます!
Benvenuti alla nuova stagione in J. League: sarà il 27° anno in prima divisione, il 21° in seconda e il sesto per la terza categoria. E chissà che non sia la migliore di sempre, vista la tanta carne al fuoco che l'incombente annata proporrà. Volti nuovi, giovani in rampa d'ascesa, storie da raccontare: il 2019 sarà da ricordare. Ecco la prima parte di questa iper-preview.

La conferenza stampa di presentazione della stagione (via Japan Times).


IL MERCATO
Si fanno ancora sentire gli echi del maxi-accordo con DAZN, visto che la potenza di fuoco dei club della J. League è notevolmente aumentata. Persino club che non sono avvezzi a determinati colpi - penso al Kawasaki Frontale, al Consadole Sapporo o allo Shimizu S-Pulse - si sono potuti permettere colpi fuori dal proprio range. Sarà certamente eccitante vedere all'opera questi nuovi volti.

J1 League
Tra le tante squadre che hanno operato positivamente sul mercato, è stato difficile sceglierne tre. Pistola alla tempia, però, una prima copertina se la meritano i campioni in carica del Kawasaki Frontale. Molti penserebbero che il colpo maggiore sia quello di Leandro Damião, ma non è solo il centravanti brasiliano a nobilitare il contesto.
Toru Oniki sembra aver sostituito bene la partenza di Elsinho, visto che Maguinho promette bene e Mawatari è un colpo di cui si parla poco (il suo anno a Hiroshima ha cancellato la stagione da MVP a Tokushima?). Yamamura è un grimaldello necessario, ma in generale la squadra sembra molto più profonda, per cui pronta alla caccia dell'AFC Champions League.
L'Hokkaido Consadole Sapporo ha dato seguito alla grande stagione fatta nel 2018, dove ha ottenuto il miglior risultato di sempre in J1. Anzi, sarebbe potuto essere anche migliore, visto che dopo i primi 45' dell'ultima gara di campionato erano secondi; poi il pareggio del Sanfrecce Hiroshima li ha fatti scivolare in quarta posizione.
Ciò nonostante, la mancata qualificazione all'AFC Champions League potrebbe essere una blessing in disguise: senza l'impegno continentale e con una squadra rafforzata, a Sapporo possono sognare il titolo? Non lo escluderei, specie vista la lista di rinforzi: Musashi Suzuki, Iwasaki, la conferma di Komai, Nakano e Anderson Lopes sono ottime scelte.
Come ultimo club, avrei potuto premiare gli Urawa Red Diamonds o il rinnovamento a Yokohama, ma punto invece sull'Oita Trinita, dato da tutti non solo come retrocessa sicura, ma da ultima! Personalmente non capisco: la squadra ha un reparto arretrato inadeguato, ma la campagna di rafforzamento è stata notevole.
Quest'inverno all'Oita Dome sono arrivati - in prestito o a titolo definitivo - diversi giocatori interessanti:

Musashi Suzuki, 25 anni: back-up di Bothroyd o altra annata da rivelazione dopo Nagasaki?

Già la seconda parte del 2018 non è stata delle migliori per il FC Tokyo, che a metà stagione era la diretta rivale del Sanfrecce Hiroshima. Poi un crollo verticale delle prestazioni ha fatto scivolare la compagine della capitale nipponica al sesto posto, ma sembra improbabile che la squadra di Hasegawa possa ripetere questa corsa.
Anzi, ci sarebbe da guardarsi alle spalle: il mercato del FC Tokyo è stato forse il più deludente di tutti, a esclusione dell'arrivo di Kyosuke Tagawa dal Sagan Tosu. Con il rischio che però il giovane attaccante non trovi comunque spazio, chiuso da due attaccanti brasiliani. E Takefusa Kubo? A giugno sarà su un aereo diretto a Barcellona.
Stesse difficoltà per il Cerezo Osaka, che ha dovuto salutare diversi pezzi fondamentali del suo scacchiere: via Kenyu Sugimoto (agli Urawa Red Diamonds), via Kazuya Yamamura (ai campioni uscenti del Kawasaki Frontale) e via Hotaru Yamaguchi (riferimento di lungo corso, ma passato al progetto galactico del Vissel Kobe).
E chi è arrivato? Quasi nessuno. Dentro due stranieri -  Leandro Luis Desábato e Bruno Mendes - e diversi buoni mestieranti come Tokura, Okuno e Fujita. Ci sono delle consolazioni: l'arrivo di Miguel Ángel Lotina in panchina darà solidità al club, mentre profili come Souza, Kiyotake e Maruhashi sono ancora in rosa per garantire un minimo di qualità.
Last but not least, non capisco cosa stia succedendo al Jubilo Iwata. Avevo la sensazione che il sesto posto del 2017 fosse parte di una stagione in over-performing, ma il salto indietro è stato notevole: costretti ai play-out, i ragazzi di Hiroshi Nanami si sono salvati solo dopo una secca vittoria per 2-0 contro il Tokyo Verdy.
Purtroppo non sembra che il mercato abbia portato chissà quale consiglio. I movimenti sono stati al lumicino: quattro in entrata e tre in uscita, con l'arrivo del lussemburghese Gerson Rodrigues a movimentare l'ambiente. La mia speranza è che a questo punto una coppia di giovani come Koki Ogawa e Seiya Nakano si prenda la titolarità a scapito di Kawamata e Okubo.

Gerson Rodrigues, 23 anni, è il primo lussemburghese a giocare in J. League.

J2 League
Sembra incredibile, ma le tre squadre a essersi mosse meglio non sono tra le contendenti più chiaccherate per la promozione. Al massimo possono rivelarsi valide scelte per una corsa ai play-off: tra di esse, c'è sicuramente il Ventforet Kofu, che ha fatto un mercato di spicco, rinforzandosi soprattutto davanti.
Non tutti hanno Peter Utaka, Dudu, Kanazono, Koichi Sato e Junior Barros nel proprio pacchetto offensivo. Un peccato che non sia Nobuhiro Ueno a guidarli, visto che è stato lasciato andare. Poco male, però, perché le aggiunte di Yokotani, Uchida e Takeoka daranno anche un po' d'esperienza a una squadra che ne ha bisogno.
Che il terzo anno sia quello buono per il Tokushima Vortis di Ricardo Rodriguez? L'inverno ha visto tanti cambiamenti, ma è anche vero che ci sono stati diversi arrivi di livello, nonostante partenze che possano far male. Non avere la coppia Barral-Utaka sarà un colpo per il tecnico spagnolo, che però si può consolare con diversi movimenti di mercato.
La lista è lunga: Diego, Nomura, Kishimoto, Nagai, Kawata, Kiyotake, Bujis, Fujita e Akiyama. Tutti elementi che si riveleranno funzionali al gioco del manager spagnolo, che è riuscito pure a tenersi due playmaker unici come Sisinio e Ken Iwao. Non escluderei la promozione diretta a fine anno, ma tutti gli elementi dovranno esser al loro posto.
Infine, il Kagoshima United FC: promosso per la prima volta in seconda divisone dopo aver concluso la J3 alle spalle dei vicini del FC Ryukyu, il club ha pensato in grande. L'ha fatto in panchina, ma l'ha fatto anche sul mercato: confermato Sonoda dal Tokushima Vortis, Kim Jong-song potrà contare anche su altri rinforzi per costruire il suo luna park sotto il Sakurajima.
Dentro Rei Yonezawa, Yuichiro Edamoto, Noriyuki Sakemoto, Shunsuke Tsutsumi, Kohei Hattanda e Kazuya Sunamori: tutti nomi che hanno fatto esperienza dentro la piramide calcistica giapponese e che allungano la rosa, necessità di fronte a un campionato da 42 partite. Penso che il Kagoshima ci sorprenderà, salvandosi in anticipo grazie a questo mercato.

Atsushi Kawata, 26 anni: il no. 9 che cercavano a Tokushima?

Tra le squadre che si sono mosse peggio, c'è sicuramente il Tokyo Verdy. La smobilitazione c'è stata ed è inutile negarla: perdere i gol di Alan Pinheiro e Douglas Vieira avrà delle conseguenze, specie se non ci sarà la continuità tecnica garantita da Lotina sull'ultimo biennio. White è la scelta giusta per la successione, ma ripetere i play-off sarà dura.
Anche le partenze di capitan Ibayashi e Kagawa rischiano di indebolire quello che è stato un paradigma dei Verdy nell'ultimo biennio, ovvero la difesa (che è stata la seconda meno battuta, con soli 41 gol subiti nel 2018). Riusciranno i giovani a sopperire a questo rinnovamento? Lo scopriremo durante la stagione.
Seguono due casi simili tra loro: Zweigen Kanazawa ed Ehime FC possono contare su due guide tecniche che si sono rivelate solide - Masaaki Yanagishita nel primo caso, Kenta Kawai nel secondo -, ma non sappiamo quanto possa bastare per confermarsi in seconda divisione. C'è spesso tempo per aggiustare il tiro, ma non sempre è possibile.
Lo Zweigen ha perso Koichi Sato e Kiwara Miyazaki, liberandosi anche di ?, che ha scelto di trasferirsi in Corea del Sud. Basterà una squadra imbottita di prestiti, giovani e potenziali meteore (Giovanni Clunie, o la va o la spacca) a salvarsi? E riusciranno in casa Ehime a superare la perdita di alcuni senatori, come Jun Ando e Junki Koike?

Yoichi Naganuma, 21 anni, uno dei pochi volti nuovi a Ehime, in prestito dal Sanfrecce Hiroshima.

J3 League
Qui cerchiamo di esser più circoscritti: cito solo due squadre. Mi ha stupito il mercato del Thespakusatsu Gunma, in grandi difficoltà economiche giusto due anni fa, ma in grado quest'inverno di mettere insieme una corazzata per risalire in seconda divisione. Grazie alle mosse fatte in sede di mercato, mi sembrano i netti favoriti per la J3.
Basti guardare il reparto avanzato: Aoki, Tsuji, Okada, Kato e Nakamura. Una follia, nessuno si può neanche lontanamente paragonare a questa potenza di fuoco offensivo. Inoltre, la squadra si è ringiovanita - molti senatori hanno salutato, ritirandosi o passando ad altre categorie - e ha pure qualche innesto dalla cintola in giù.
Assieme al Thespa, considererei quanto fatto dal SC Sagamihara. La rivoluzione è stata notevole, ma ha portato un innalzamento della qualità-media, servendosi anche dell'esperienza di veterani come Inamoto, Tomisawa, Ito e Sueyoshi. Se anche solo uno dei tre brasiliani che hanno in squadra ingrana - con Joao Gabriel sempre presente -, potrebbero avere una chance per la promozione.
Note negative? Non mi sembra che il Gainare Tottori abbia dato seguito a quanto fatto nel 2018. La società non ha confermato l'allenatore che li ha portati al quarto posto, ha perso Kato e Leonardo - capo-cannoniere dell'ultima stagione -, il tutto senza averlo sostituito adeguatamente. Ha sì preso Misawa dal YSCC Yokohama, ma sembra poco.
Stessa cosa dalle parti della prefettura di Kagawa, dove il retrocesso Kamatamare Sanuki ha preferito impostare un mercato basato sulla gioventù e sui cavalli di ritorno (come Ryosuke Kojima, che l'anno scorso era al Maruyasu Okazaki). Non credo basterà a sognare un'immediata promozione in J2, ma forse sarà una strategia valida a medio-termine.

Shota Aoki, 28 anni, nuova arma a disposizione del Thespakusatsu Gunma.

LE PANCHINE
Anche qui andiamo con tre curiosità riguardanti panchine recentemente rinnovate, dividendoci tra ciò che ci incuriosirà con il passare della stagione e ciò che potrebbe rivelarsi una mossa avventata.

  • Non c'è un vero e proprio arrivo che entusiasmi in J1 League, ma vedere il Gamba Osaka in mano a Tsuneyasu Miyamoto fin dall'inizio potrebbe essere entusiasmante. Così come non mi stupirei nel vedere la squadra nerazzurra volare verso un improbabile titolo; eppure il mercato è stato buono, Miyamoto si è dimostrato capace e conosce benissimo l'ambiente. Sono molto curioso di vederlo all'opera per un'intera annata;
  • Ero indeciso tra lui e Kim Jong-son (passato da Ryukyu al Kagoshima United FC), ma l'arrivo di Gary White a Tokyo - sponda Verdy - attrae necessariamente attenzione. Dopo aver fatto miracoli con le nazionali di Guam e Hong Kong, il manager inglese arriva finalmente in J. League e lo fa con un club di grande tradizione. Per colmare i tanti profili persi sul mercato, non si poteva fare scelta migliore;
  • Ammetto che avrei parlato volentieri di Tetsu Nagasawa alla guida del FC Tokyo U-23, ma visto che non consideriamo l'esistenza delle squadre U-23, l'attenzione si sposta su Atsuto Oishi, che riparte quest'anno dal Vanraure Hachinohe. C'erano pochi allenatori migliori di Oishi liberi per guidare una squadra che debutterà nel professionismo; per anni il tecnico ha fatto miracoli al Fujieda MYFC, chissà che non si ripeta anche al Nord.
Tsuneyasu Miyamoto, 42 anni, è alla prova del nove con il Gamba Osaka.
  • Devo esser cieco, perché mi sembra che il Sagan Tosu - attacco stellare a parte: un trio formato da Shimaya, Torres e Kanazaki non è da tutti - mi sembra destinato a faticare clamorosamente nel 2019. E non vedo come la scelta di Lluís Carreras per la panchina debba migliorare questo scenario. La sua carriera iberica da allenatore sembra tutt'altro che positiva e l'affidamento dell'incarico all'ex Atlético Madrid sembra solo un modo per ingraziarsi i piaceri della stella indiscussa della squadra;
  • Per sostituire un'istituzione come Nagasawa - l'uomo che li ha portati ai play-off nel 2016 -, forse il Fagiano Okayama avrebbe potuto fare di meglio che scegliere Kenji Arima. Il nome del tecnico è legato inesorabilmente al terribile biennio allo YSCC Yokohama, arrivato ultimo con margine nelle prime due stagioni di J3. Il Fagiano è in continuo rinnovamento e cambiare allenatore sarà comunque complicato, sebbene il mercato non sia stato malvagio;
  • Lo YSCC Yokohama è notoriamente la squadra con il minor budget dell'intero arco professionistico. Così piccolo che potrebbe tranquillamente essere una squadra di JFL, visto che a Yokohama ci sono già due squadre. Eppure Yasuhiro Higuchi - ora al Ryukyu - ha fatto miracoli e ha cresciuto diversi talenti. La scelta per la successione - Yuki Stalph, ex giocatore tedesco di origini giapponesi con un passato al JEF United Chiba - potrebbe esser letale se l'ingranaggio non funzionasse al meglio, specie dopo le tante cessioni dell'ultimo inverno.
Kenji Arima, 46 anni, non è chiamato a un compito facile al Fagiano Okayama.

LA CHAMPIONS LEAGUE
Il Giappone è riuscito a tenersi il trofeo, con il Kashima Antlers che si è tolto il grosso peso di non aver mai vinto la competizione continentale. Nel farlo, gli Antlers hanno fatto anche una buona figura al Mondiale per club, prima che il ciclone Bale abbattesse qualunque sicurezza e di fatto rendesse la finale per il terzo posto un match facile per il River Plate.
Kashima Antlers e Urawa Red Diamonds sono sicuramente squadre da guardare, ma ancora più attenzione va posta al Kawasaki Frontale. A cosa saranno più interessati dalle parti del fiume Tama: un terzo titolo consecutivo - impresa riuscita solo al Kashima Antlers tra 2007 e 2009 - o finalmente la gloria sul massimo palcoscenico asiatico?
La quarta squadra rischiava di non esserci, perché il Sanfrecce Hiroshima ha rischiato tanto nei play-off. E nonostante un girone abbordabile - Guangzhou Evergrande, ma soprattutto Daegu FC e Melbourne Victory -, la squadra di Jofuku ha una brutta tradizione in ACL. Persino sotto Moriyasu i risultati non arrivavano mai: perché la tendenza dovrebbe cambiare con questo strano 2019?

Un rovinoso 0-0 per poco non esclude il Sanfrecce Hiroshima dalla fase a gironi. La squadra di Jofuku ha avuto la meglio del Chiangrai United solo ai rigori.

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