6.4.14

Bayer Neverkusen.

Una stagione partita con i migliori auspici e la voglia di dar fastidio all'onnipotente Bayern Monaco e al Borussia Dortmund del bel gioco: questo era l'intento del Bayer Leverkusen a inizio anno. Sembra così lontano l'autunno, il pareggio contro la squadra di Guardiola e il secondo posto di quei mesi. Venerdì sera è arrivata l'ennesima sconfitta di quest'ultimo periodo per la compagine del fu Hyypiä, stavolta contro l'Amburgo in zona retrocessione. E anche quest'anno, nessun trofeo per le "aspirine".

Il Bayer Leverkusen 2001-02: fu quello che arrivò secondo in tre competizioni diverse.

Forse la sconfitta contro la squadra di Slomka chiude definitivamente il discorso dell'ingresso diretto alla Champions per il Bayer, che sta facendo un girone di ritorno al rallentatore. Con cinque partite alla fine e un distacco discreto da Schalke 04 e BVB, le "aspirine" devono cercare di salvare il salvabile e ottenere quel quarto posto che porta ai preliminari della massima competizione europea. Come detto, il girone d'andata aveva riservato ben altri sogni: alla pausa invernale, il Bayer Leverkusen era secondo. Fino alla quindicesima giornata, il club non aveva conosciuto sconfitta alla BayArena e aveva fermato persino il Bayern Monaco di Guardiola sull'1-1. Poi il crollo: nelle ultime nove partite, il Bayer ha tirato fuori appena cinque punti ed è stato superato da un Borussia Dortmund discontinuo e dallo Schalke 04 di Keller.
Sopratutto, non si vincerà niente nemmeno quest'anno, visto che il Bayer è stato eliminato ai quarti di finale della DFB-Pokal dal Kaiserslautern, vecchia gloria del calcio tedesco decaduta in seconda divisione. E in Champions League, la squadra di Hyypiä ha avuto la sfortuna di incontrare il Paris Saint-Germain. Ormai l'astinenza da vittorie dura da molti anni: nel 1988 arrivò la Coppa UEFA, nel 1992 la coppa nazionale. Da quel momento in poi, il Leverkusen ha sfiorato tante volte il successo, ma non è mai riuscito a far gioire i propri tifosi. Nel 2000, i supporters erano pronti a festeggiare la vittoria in Bundesliga, ma una sconfitta contro l'Unterhaching all'ultima giornata fu fatale al club. Famosa la stagione 2001-02, quella del treble horror: sotto la guida di Klaus Toppmöller, il club arrivò in finale di DFB-Pokal, perdendo per 4-2 contro lo Schalke 04. Il Bayer guidò la Bundesliga a lungo, ma perse i cinque punti di vantaggio che aveva sul BVB nelle ultime tre giornate, regalando la vittoria nella lega a Rosicky e compagni. Infine, dulcis in fundo, la finale di Champions League. Il Bayer ci arrivò a sorpresa: eliminò la Juve, fece fuori nei quarti il Liverpool e passò grazie ai gol in trasferta nella semifinale contro il Manchester United. Presentatosi all'appuntamento finale di Glasgow contro il favorito Real Madrid, il Bayer dominò gli ultimi istanti di quella partita. Un miracoloso intervento di Casillas su Berbatov nel finale evitarono i supplementari: il 2-1 finale fu la ciliegina sulla torta di una stagione che passerà nella storia come la più sfigata di sempre di qualunque club mai esistito a livello sportivo. In confronto, il 5 maggio 2002 dell'Inter di Hector Cuper pare una passeggiata.
Da quel momento in poi, il club non ha avuto lo stesso exploit di quell'anno. Molti eroi di quella squadra hanno fatto una grande carriera. Basti pensare che in quel Leverkusen giocavano Hans-Jörg Butt, il portiere-rigorista; Lúcio, che ha fatto cose straordinarie con Bayern e Inter; Zé Roberto, giocatore spesso sottovalutato; ma sopratutto Ulf Kirsten, bomber leggendario dalle parti di Leverkusen, e un giovane Michael Ballack, che da lì a qualche mese trascinerà la Germania in finale di Coppa del Mondo.

Sidney Sam, 26 anni, lascerà Leverkusen per lo Schalke 04 a fine stagione.

Gli ultimi anni hanno visto il Leverkusen sempre protagonista in Bundesliga e capace di portare in Germania giocatori poi diventati famosi sullo scenario internazionale: penso a Juan, Voronin, Vidal. In più ci sono quelli cresciuti nel proprio vivaio, come Adler, Castro, Reinartz, Hegeler. E quelli che sono esplosi con la maglia delle "aspirine", come Rolfes, Kiessling, Kroos, Leno, Lars Bender, Sam. Peccato che molti partano e siano pochi coloro che rimangono a Leverkusen una vita. Forse perché negli anni ci si è accorti del fatto che al Bayer non si vince: nelle ultime stagioni i risultati più prestigiosi sono stati un secondo posto nel 2010-11 e una finale di DFB-Pokal, persa nel 2009. Sotto Jupp Heycknes si sono viste le cose migliori, ma lui - come molti - ha poi lasciato per lidi più ambiziosi, come quello del Bayern Monaco.
Già, perché la caratteristica del Bayer Leverkusen è quella di esser abbandonato. Dai tecnici, dai giocatori. Molte le partenze, nonostante la capacità di valorizzare i giocatori. Basti pensare a quello che è successo un paio di stagioni fa con Toni Kroos: il Leverkusen accettò che il centrocampista arrivasse in prestito dal Bayern Monaco, ma non riuscì a tenerlo con sé a fine stagione, dopo un'annata straordinaria. Così come non ha potuto trattenere Schurrle la scorsa estate: quando il Chelsea si è presentato alla finestra con ben 18 milioni di euro, il club non ha potuto dire che sì. E lo stesso scenario si presenterà quest'estate, quando molti giocatori rischiano di salutare la compagnia. Uno, intanto, è già pronto a lasciare: Sidney Sam ha firmato per lo Schalke 04. Hyypiä, invece, ha già salutato. L'esonero è arrivato ieri e la dirigenza si guarda intorno per il futuro. Ora la panchina è andata a Sascha Lewandowski, allenatore delle giovanili del Bayer, ma per giugno il candidato numero uno sembra Markus Weinzierl, mago dell'Augsburg. Ciò nonostante quanto detto a inizio anno dal d.s. del club, Michael Schade: «L'Europa League non sarebbe un fallimento, Hyypiä non rischia». Invece, il tecnico finlandese non ha neanche finito il campionato...
Se ci pensiamo, il Bayer Leverkusen è la squadra senza gloria per eccellenza. Molte squadre tedesche hanno avuto un granulo di gioia in questi anni. Non fermiamoci per forza al Bayern Monaco o al Borussia Dortmund. Lo Stoccarda ha vinto un titolo nel 2007. Lo Schalke 04 è arrivato in semifinale di Champions e ha vinto la DFB-Pokal nel 2011. Il Werder di Schaaf ha fatto sognare l'Europa ed è comunque arrivato in finale di Coppa UEFA nel 2009. Nello stesso anno, il Wolfsburg vinceva il campionato con Magath. Persino il Norimberga ha alzato la coppa nazionale nel 2007. In questo scenario, il Bayer non ha vissuto un minimo di gioia. Il solito posizionamento, qualche gara europea e niente di più. Forever and ever, Neverkusen.

Sami Hyypiä, 40 anni, ha già salutato il Bayer Leverkusen dopo la sconfitta di Amburgo.

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