17.7.15

Sorprese lontane.

Una partenza con il turbo: dopo aver dato vita al primo giant killing della competizione (eliminando la Stella Rossa), i preliminari di Europa League continuano a stupire con la sorpresa Kairat FC. Il club kazako ha superato in scioltezza il primo ostacolo e ieri si è sbarazzato per 3-0 dell'Alashkert, aprendosi le porte alla qualificazione al turno successivo.


Ci sarebbero fiumi d'inchiostro da spendere sulla crisi del calcio serbo (ne ha parlato Nogometni qualche tempo fa), ma la verità è che bisogna concentrarsi sul panorama kazako. Inspiegabilmente annesso all'Uefa, il Kazakistan non sta facendo grossi passi avanti con le sue nazionali, ma sta invece progredendo con i suoi club. Basti ricordare come lo Shakhter Karagandy abbia sfiorato l'accesso alla fase a gironi della Champions League due anni fa, prima di esser eliminato dal Celtic.
Ben diversa la storia del Kairat Football Club, che ha un passato importante alle spalle. A lungo il top club del paese, è stato l'unico team kazako ad aver disputato una stagione nella antica Soviet Union League e ha persino vinto la seconda divisione sovietica. All'epoca, il Kairat FC faceva persino parte delle società sportive volontarie dell'ex Unione Sovietica, nella quale erano inserite le migliori strutture sportive e psico-fisiche.
A lungo sponsorizzato dalla compagnia ferroviaria nazionale (la Kazakhstan Temir Zholy) nel periodo post-sovietico, il Kairat FC ha dovuto affrontare l'abbandono di quest'importante sponsorizzazione nel 2007. Vincitrice di due campionati kazaki (nel 1992 e nel 2004), la società ha dovuto subire anche la retrocessione. Risalita nella Kazakistan Premier League, è iniziato un periodo di rinascita.
La rinascita è dovuta sopratutto all'arrivo di un allenatore come Vladimir Weiss. L'ex ct della Slovacchia (agli ottavi del Mondiale 2010 sotto la sua supervisione) ha fatto un ottimo lavoro e continua a guidare la squadra in maniera egregia, se è vero che il Kairat FC ha ottenuto due terzi posti, la vittoria della coppa nazionale nel 2014 e la sconfitta - solo ai rigori - nella supercoppa.
Attualmente il Kairat FC è quinto nella classifica all-time del campionato kazako, ma punta a scalare ulteriori posizioni e a crearsi un gran credito in Europa. Alla quinta partecipazione continentale, il club kazako ha iniziato col botto, eliminando la Stella Rossa con un complessivo 4-1 e una vittoria al Maracanà di Belgrado. Una vendetta, visto che proprio i serbi avevano eliminato il Kairat nella sua prima partecipazione europea nel 2002.

La gioia dei giocatori del Kairat dopo aver vinto la coppa kazaka nel 2014.

La squadra punta a proseguire la sua crescita, specie dopo aver schiantato gli armeni dell'Alashkert nell'andata del secondo turno: un 3-0 che regala al Kairat il terzo round dei preliminari di Europa League. Mai questo club era andato così avanti in una competizione continentale, segno che i progressi del calcio kazako sono sotto gli occhi di tutti.
Anche la programmazione del board è notevole: qualche mese fa, il Kairat FC ha stabilito una partnership con lo Sporting Lisbona, top club della Primeira Liga portoghese. Un accordo che prevede diversi scambi: non solo di giocatori, ma anche di scouting ed esperienze, con qualche ragazzo del vivaio kazako che giocherà presso le strutture dei Leoni di Lisbona.
La soddisfazione è stata grande da parte del presidente del Kairat FC, Kairat Boranbayev: «Lo Sporting ha ottimi giocatori e ha la tradizione di una grande accademia di calcio. Questo è molto importante, come lo è il fatto che i portoghesi curano molto il calcio. Il Kairat guarda al futuro e vogliamo migliorare: ringrazio il presidente dello Sporting e mi auguro il massimo successo per questa joint venture».
Non sarà facile scavalcare giganti come l'Astana e l'Aktobe, ma la strada è quella giusta. Lo è anche perché attualmente il Kairat è secondo in campionato e al Central Stadium si sogna. Tra un gol di Gerard Gohou e la crescita del promettente Bauyrzhan Islamkhan, la squadra di Almaty piazza anche qualche colpo importante.
Si pensi all'arrivo di Anatoliy Tymoshchuk, che ha lasciato lo Zenit di Villas-Boas per provare l'avventura kazaka: il suo esordio in campionato è avvenuto persino con la fascia da capitano. C'è anche il caso di Bruno Gabriel Soares, un passato soddisfacente in Zweite Bundesliga e oggi colonna difensiva del Kairat. Non c'è che dire: le sorprese sono lontane, ma bisogna starci attenti.

Anatoliy Tymoshchuk, 36 anni, pronto per l'avventura al Kairat.

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