30.8.13

ROAD TO JAPAN: Yuya Osako

Buongiorno, ragazzi, e benvenuti ad un altro numero della rubrica "Road To Japan", lo spazio che vi permette di visionare in anteprima i ragazzi che tanto stanno facendo bene in Sol Levante e che sono pronti a spiccare il volo verso i palcoscenici più importanti. Oggi parliamo di un attaccante, ruolo in cui il Giappone fa fatica a trovare un solido interprete, ma che potrebbe aver trovato una soluzione in Yuya Osako, numero 9 dei Kashima Antlers.

SCHEDA
Nome e cognome: Yuya Osako (大迫 勇也)
Data di nascita: 18 maggio 1990 (23 anni)
Altezza: 1.82 m
Ruolo: Prima punta, seconda punta
Club: Kashima Antlers (2009-?)



STORIA
Nato nel 1990 a Kaseda, prefettura di Kagoshima, Osako cresce nel sud del Giappone, voglioso di diventare un calciatore. Al liceo Jitsugyo di Kagoshima, il giovane Yuya matura e si fa notare in diverse competizioni giovanili: il ragazzo segna addirittura una tripletta alle giovanili del Gamba Osaka, in cui gioca un certo Takashi Usami. Sopratutto, Osako contribuisce a diverse vittorie della sua compagine, creandosi un nome nell'ambiente: i trionfi nella Prince Cup U-18 e tra le squadre della sua prefettura si uniscono al secondo posto ottenuto nel campionato nazionale giovanile, dove Osako è uno dei migliori realizzatori. Non solo: grazie alle sue 10 marcature, è anche MVP del torneo. Inoltre, il liceo Jitsugyo di Kagoshima produce un nuovo record per la competizione: 27 gol totali, più di qualunque squadra della storia. Insomma, ormai Osako è sulla bocca di tutti.
A quel punto, è facile che i maggiori club giapponesi si accorgano di lui: questo giovane attaccante - di appena 18 anni, che ammira Henry e sogna di fare il percorso di Naohiro Takahara - diventa oggetto di contesa tra sei club della J-League. Alla fine, Osako sceglie i campioni nazionali uscenti dei Kashima Antlers, la squadra con il palmarès più ricco; tuttavia, è l'atmosfera a convincere il giovane attaccante. E l'ambiente non manca di dargli immediata fiducia: nonostante sia un ragazzino di nemmeno 19 anni, Osako esordisce alla seconda giornata di J-League e quell'anno gioca bene 31 partite, realizzando sei gol e distinguendosi sopratutto nella Champions League asiatica. Continua la maturazione nel 2010, quando le presenze diventano 37 e la quota-gol sale ad otto.
Il ragazzo sembra quindi pronto a fare il definitivo salto di qualità, dopo due anni d'apprendistato; del resto, ne ha bisogno anche il club, non più dominante in J-League come prima. Invece, Osako rimane su buoni livelli, senza però mai eccellere: ad esempio, è decisivo in J-League Cup, dove segna in ogni round e porta la coppa ad Ibaraki; tuttavia, in campionato rimane a secco per lungo tempo tra agosto e dicembre. I dieci gol finali in 36 presenze testimoniano che manca ancora qualcosa. Quel qualcosa che comincia ad emergere nella passata stagione: il 2012 mostra un Osako più presente, più cattivo, sebbene con qualche solito vizio. In J-League Cup, è nuovamente deciso per il bis del club, che rivince la coppa grazie ai suoi sette gol in nove gare; in campionato, le marcature sono nove, ma ci sono ben dieci assist, a dimostrazione che Osako sta finalmente diventando importante per i Kashima Antlers.
Quest'anno, infine, l'esplosione definitiva: nonostante alcuni gol mancati clamorosamente, Osako è già a quota 18 reti stagionali. In J-League i suoi numeri sono sempre più apprezzati ed il C.T. della nazionale, Zaccheroni, ha dimostrato di avere un occhio su di lui; la tripletta al San Paolo nel Suruga Bank Championship, inoltre, è la prova di come il ragazzo possa far male anche alle squadre d'oltreoceano. Andando a questo ritmo, la possibilità che il giapponese superi l'asticella delle 20 reti è possibile. Non sarebbe male per chi veniva spesso criticato per la mancanza di cattiveria sotto porta.

CARATTERISTICHE TECNICHE
E' facile trovare il paragone europeo per Osako: Mirko Vucinic. Capace di giocare sia da prima che da seconda punta, il ragazzo ha comunque ancora qualche problemino davanti alla porta, specie in termini di concretizzazione delle occasioni. Infatti, non è stato raro vedere Osako negli anni scorsi sbagliare gol facili; quest'anno, invece, sembra che il numero 9 dei Kashima Antlers stia aggiustando la mira. Inoltre, il ragazzo è dotato di un ottimo senso della posizione e sa attaccare bene la profondità, nonché utilizzare il fisico in modo appropriato: insomma, è un "9 e mezzo", perché ha le caratteristiche del centravanti, ma è in grado anche di colpire dalla distanza. Inoltre, nella sua squadra, gioca anche accanto ad un'altra prima punta, più fisica, come Davi. Proprio come ha fatto il montenegrino della Juventus, anche ai tempi di Roma.

STATISTICHE
2009 - Kashima Antlers: 31 presenze, 6 reti
2010 - Kashima Antlers: 37 presenze, 8 reti
2011 - Kashima Antlers: 36 presenze, 10 reti
2012 - Kashima Antlers: 45 presenze, 17 reti
2013 - Kashima Antlers (in corso): 30 presenze, 18 reti

NAZIONALE
In questo caso, Osako è pronto a spiccare il volo: se qualcuno di voi ha seguito qualche numero precedente di RTJ, sa bene come il Giappone necessita di trovare un nuovo numero 9 per il suo 4-2-3-1. Zac, in particolare, sembra che Zac non si accontenti di Ryoichi Maeda (ormai un po' in calo) ed è pronto a testare nuove facce: tra queste, c'è anche quella di Osako. Già convocato dalle varie Under nipponiche, sarebbe dovuto essere il "9" della nazionale olimpionica di Londra 2012; tuttavia, il C.T. Sekizuka preferì portarsi Nagai e anche Sugimoto, lasciando a casa il giocatore degli Antlers, nonostante avesse fatto parte del gruppo nella fase eliminatoria. Tuttavia, Osako aveva già esordito in nazionale maggiore nel 2010, quando venne chiamato per la sfida contro lo Yemen; ora, però, Osako ha un altro "status" e ha già segnato una doppietta contro l'Australia nell'EAFF Cup. Le prestazioni in campionato, poi, lo hanno portato ad una nuova convocazione per le prossime amichevoli contro Guatemala e Ghana: staremo a vedere.

LA SQUADRA PER LUI
Quest'anno ha i crismi di quello della consacrazione e non è detto che Osako rimanga ancora a lungo dalle parti di Ibaraki. Chiaro, l'Europa guarda più ai talenti giapponesi che lavorano sulla trequarti, ma non è detto che Osako possa essere una sorta di pioniere in questo senso: potrebbe essere uno dei primi attaccanti giapponesi ingaggiati da una squadra europea. I precedenti forse non sono incoraggianti: giusto Naohiro Takahara (proprio uno degli idoli giovanili di Osako) ha fatto bene dalle parti di Francoforte, mentre gli altri - ultimo caso: Morimoto, tornato da poco in Giappone - non hanno esaltato. Tuttavia, il numero 9 degli Antlers ha le doti per imporsi: sarebbe bello se partisse dall'Olanda, campionato ideale per consacrarsi come punta completa e pericolosa.

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