26.4.15

Il maestro e l'allievo.

Titoli di coda, anche se non proprio inaspettati. Jürgen Klopp ha annunciato qualche giorno fa il suo addio al Borussia Dortmund dopo un ciclo molto proficuo al Westfalen, durato sette anni. Il club giallonero ha anche annunciato il suo successore, quel Thomas Tuchel che è considerato la prosecuzione naturale del lavoro di Kloppo.


Klopp ha deciso di salutare la gente di Dortmund. La crisi del settimo anno non è solo un mantra per alcuni matrimoni della vita reale, ma anche per quelli calcistici: il BVB quest'anno è stato per lunghi tratti del suo campionato in zona retrocessione. Addirittura i gialloneri erano ultimi alla pausa invernale della Bundesliga. In Europa le cose sono andate bene nel girone, poi nel doppio confronto con la Juventus sono uscite tutte le pecche di una squadra ormai un po' logora e che forse ha già dato il meglio in questa versione.
L'ha spiegato lo stesso Klopp nella conferenza stampa dove ha annunciato la sua partenza: «Ho sempre detto che quando avrei creduto di non esser più l'allenatore perfetto per questa squadra, l'avrei detto. Penso che la decisione sia quella giusta. Questo club merita di esser guidato dal manager più adatto». Al rientro dalla pausa invernale, il Borussia è passato dall'ultimo al nono posto, ma Klopp ritiene concluso il suo ciclo vincente a Dortmund.
E ora? La stagione del 2015-16 BVB è delineata, ma il futuro prossimo è tutto da definire. I gialloneri cercano una rincorsa difficile all'Europa: con sole quattro partite di Bundesliga da disputare, i tre punti da recuperare alla coppia formata dall'Augsburg e dai cugini dello Schalke 04 potrebbero esser troppi per la banda di Klopp. Possibile che il Dortmund cerchi l'Europa anche tramite la DFB-Pokal: chiudere una vittoria sarebbe il massimo per il tecnico.
Lo scontro con il Bayern Monaco di martedì sera sarà importantissimo per il BVB. Certo, battere il Bayern di questi tempi non è facile (vedi l'ultimo quarto di finale in Champions). Tuttavia Klopp sa come battere i bavaresi e sa come mettere in difficoltà Guardiola. In questi due anni tedeschi di Pep, il bilancio per Klopp di è tre vittorie e quattro sconfitte. Due DFL-Supercup sono arrivate con successi in gara secca contro i bavaresi (2-0 nel 2014, 4-2 nel 2013). Con una vittoria in coppa, il club potrebbe giocare l'Europa League del prossimo anno direttamente dai gironi.
Al posto di Klopp, arriverà Thomas Tuchel, una sorta di allievo per Kloppo. Tuchel è da tempo considerato in Germania il successore di Klopp, ma solo nei giorni scorsi è stato ufficializzato il passaggio al Borussia Dortmund: il contratto sarà fino al giugno 2018. Il tecnico aveva lasciato il Mainz a maggio 2014 dopo un piazzamento in Europa League, nonostante ci fosse un altro anno di contratto. A Magonza non hanno voluto liberarlo e così Tuchel è rimasto un anno fermo. Dopo esser stato cercato con insistenza dallo Schalke 04, ora finirà sull'altra sponda della Ruhr.

Jürgen Klopp, 47 anni, lascia il BVB dopo sette stagioni.

Due personaggi comparabili, sopratutto in campo. Le tattiche differiscono, ma i percorsi e i risultati sono stati simili. Klopp è un amante del 4-2-3-1, mentre Tuchel è più malleabile e preferisce adattarsi all'avversario che si trova di fronte. La curiosità che li unisce è che entrambi sono arrivati a 41 anni sulla panchina giallonera: chissà che non possano esser legati anche dagli stessi successi. Far meglio di Klopp (cinque trofei e una finale di Champions persa) sarà dura. Il manager del BVB è arrivato con un club sull'orlo del fallimento e l'ha portato in tre anni alla vittoria in campionato con un gran gioco.
I due sono legati anche da un passato comune al Mainz 05. Klopp è un simbolo del club, visto che ha vestito unicamente quella maglia dal 1989 al 2001: nato attaccante, concluse la sua carriera come difensore. Appena ritiratosi, è divenuto l'allenatore del club, guidandolo all'esordio in Bundesliga e a una qualificazione europea. Quando nel 2008 Klopp ha lasciato Magonza, Tuchel è stato nominato allenatore delle giovanili, ma è stato assunto come guida della prima squadra solo nel giugno 2009. Da lì, due qualificazioni europee e cinque salvezze consecutive prima di dirsi addio.
Inutile dire che le prospettive del Borussia Dortmund passano dal mercato: quest'anno i nuovi acquisti hanno toppato clamorosamente. Kagawa non sembra più quello del primo periodo al Westfalen. Immobile si è rivelato inadatto a sostituire Lewandowski, specie in campionato, dove ha segnato solo tre gol (contro i sette delle coppe). Inoltre, Nuri Şahin non ha dato molto e Kevin Kampl deve ancora integrarsi con i compagni.
Preoccupa sopratutto l'involuzione di Adrián Ramos, arrivato quest'estate dall'Hertha Berlino e che ha giocato solo 56' dalla pausa invernale della Bundesliga. Alcuni lasceranno Dortmund - leggi Hummels e Gündoğan - mentre gente come Reus e Aubemeyang potrebbero rimanere per far ripartire il BVB sotto la guida di Tuchel. Sarà fondamentale recuperare l'entusiasmo: lo stadio è sempre pieno, ma persino Weidenfeller è stato convocato dai suoi tifosi sotto la curva quest'anno dopo l'ennesima sconfitta.
Ora il maestro tenta di superare l'allievo. Il futuro di Klopp è tutto da definire: non si prenderà un anno sabbatico, ma per ora molte panchine importanti sono occupate. Il suo sogno sarebbe allenare il Manchester United, ma è possibile che l'altro lato della città lo cerchi in estate. E attenzione a quel furbone di Tuchel, perché non è detto che non riesca a fare meglio del suo maestro. Visti i miracoli realizzati con il Mainz, aspetterei a piangere se fossi un tifoso del Borussia Dortmund.

Thomas Tuchel, 41 anni, allenerà il Borussia Dortmund dal 2015-16.

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