16.9.15

UNDER THE SPOTLIGHT: Riechedly Bazoer

Buongiorno a tutti e benvenuti di nuovo a "Under the Spotlight", la rubrica con la quale andiamo in giro per l'Europa a scoprire i migliori talenti del continente. Nel nono appuntamento di questo 2015, ci spostiamo in casa Ajax, una tappa quasi obbligata in ogni anno di racconti. Oggi ci concentriamo su quello che viene designato come l'erede di Rikjaard, ovvero Riechedly Bazoer.

SCHEDA
Nome e cognome: Riechedly Bazoer
Data di nascita: 12 ottobre 1996 (età: 18 anni)
Altezza: 1.84 m
Ruolo: Mediano, centrocampista centrale
Club: Ajax (2013-?)



STORIA
Nato da genitori provenienti da Curaçao (nazione storicamente legata all'Olanda), Bazoer cresce nell'USV Elinkwijk, club di quarta divisione olandese. A dieci anni  lo nota il PSV Eindhoven, che lo preleva dalla piccola compagine. Quando è in età da esordio, l'Ajax lo strappa al PSV con un trasferimento a parametro zero nell'ottobre 2012.
Lo cerca mezzo mondo - tra cui diverse squadre di Premier League - ma il centrocampista sceglie di trasferirsi all'Amsterdam Arena. Pian piano, Bazoer si fa spazio nelle giovanili del club: il 2013-14 è l'anno dell'esordio con lo Jong Ajax, la squadra che milita nella cadetteria nazionale. Score da 21 presenze, prima che de Boer metta gli occhi su di lui.
Il tecnico infatti inserisce Bazoer nella lista degli uomini da utilizzare nella Champions League 2014-15. L'esordio da pro arriva nel dicembre 2014, quando Bazoer viene schierato per 25' contro il Willem II. Da lì, de Boer non lo lascia più tornare nelle giovanili: nel 2015 gioca in tutte le gare (tranne una) e trova anche i primi gol da professionista.
L'allenatore lo prova un po' ovunque: mediano, trequartista, alla fine mezzala. La prima rete è in Eredivisie contro il Twente, la seconda addirittura in Europa League contro il Dnipro. L'Ajax è poi uscito dall'Europa e non ha riconfermato il dominio nazionale, ma Bazoer ha firmato un nuovo contratto fino al giugno 2020 e si gode la titolarità piena.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Si sono sprecati i paragoni con un grandissimo del calcio olandese, ovvero Frank Rikjaard. Qualcun altro - leggasi Fons Groenendijk, ex allenatore delle giovanili dell'Ajax - si è rivolto a qualche esempio più recente: «Penso che sia il Patrick Vieira dell'Ajax». Sicuramente le doti di interdizione non mancano al giovane olandese.
Tuttavia, Bazoer sembra un giocatore leggermente diverso dall'ex Inter e Juve. Lui ribadisce la sua stima per Vieira («Era molto calmo con la palla ai piedi, forte fisicamente e tecnicamente dotato. Queste qualità posso coltivarle anch'io»), ma paga dieci centimetri rispetto al francese, una differenza che rende molto diverso il loro gioco.
Schierato molto spesso come mezzala destra nel 4-3-3 di Frank de Boer, Bazoer si è fatto valere in quella posizione, abbinando qualità e quantità. Ma non è detto che il suo futuro non possa essere anche in regia, previa una maturazione in fase di distribuzione del gioco. L'olandese può comunque disimpegnarsi già ora come mediano di rottura.
È vero che la sua tecnica, la visione di gioco e la sua capacità di ripartire in transizione ne sconsiglierebbero un utilizzo arretrato, ma è stato così anche per tanti altri. Magari troverà la sua vocazione da frangiflutti creativo, anche se qualcuno storcerà il naso di fronte a quest'ipotesi.

STATISTICHE
2013/14 - Jong Ajax: 21 presenze, 0 reti
2014/15 - → Jong Ajax: 13 presenze, 1 rete
2014/15 - Ajax: 22 presenze, 2 reti
2015/16 - Ajax (in corso): 9 presenze, 0 reti

NAZIONALE
La sua storia è simile a molti dei talenti che sono cresciuti in casa Ajax: per ora c'è tutta la trafila nei settori giovanili dall'U-15 all'U-21. Nel 2012 ha anche vinto un Europeo U-17, ormai manca solo l'esordio in nazionale. Con la situazione difficile verso Euro 2016 (l'Olanda rischia di non arrivare ai play-off), non è detto che Blind non lo chiami in Oranje durante questa stagione.
Bazoer ha diverse chance di fare una grande carriera con la nazionale, perché in questo momento storico l'Olanda è sprovvista di un vero mediano. I giorni migliori di Nigel de Jong sembrano alle spalle e Blind è stato costretto a riciclare Klaassen per la sfida contro l'Islanda. I risultati sono stati pessimi e Anita non rappresenta un'alternativa migliore.
Ci ha provato anche la federazione di Curaçao, che avrebbe voluto Bazoer in squadra per le qualificazioni al Mondiale U-20 nel 2013. Tuttavia, gli agenti del ragazzo hanno ritenuto che l'allora 17enne centrocampista non si dovesse muovere da Amsterdam. Un rimpianto per Patrick Kluivert, oggi ct della squadra maggiore.

LA SQUADRA PER LUI 
L'Ajax ha prevenuto qualsiasi attacco, rinnovando il contratto del ragazzo fino al giugno 2020. Una mossa saggia e preventiva per i club olandesi, che da qualche anno a questa parte vedono partire molti dei loro talenti e si devono tutelare. Mi auguro che possa restare all'Amsterdam Arena per qualche tempo, magari due anni.
Del resto, anche lo stesso Bazoer dice di voler fare del progetto di Ajax. Per cui un biennio all'Amsterdam Arena è quello che serve per crescere, poi chissà cosa gli riserverà il futuro. I club inglesi saranno probabilmente lì quando si parlerà dell'ennesima (milionaria) cessione dell'Ajax.

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