24.3.16

L'immortale.

Sembrava ormai incamminato verso un lento ritiro, con il suo club in difficoltà e ormai senza trofei da un po' di tempo. Invece la vita è cambiata nuovamente per Oleksandr Shovkovskiy, la cui carta d'identità recita 41 anni compiuti da poco. La Dinamo Kiev è tornata grande in patria e in Europa; lui, dal canto suo, non sembra aver voglia di smettere.

Shovkovskiy in azione ai Mondiali 2006, dove sconfigge la Svizzera da solo ai rigori.

Sono trent'anni che Shovkovskiy vive con la maglia della Dinamo addosso: era il 1986 quando il club più in voga dell'ex Unione Sovietica tesserò questo ragazzo di 11 anni, nato proprio a Kiev. Per lui c'è voluto un po' di tempo per emergere: sette anni tra la seconda e la terza squadra, prima di esordire a soli 18 anni in una partita di campionato.
Con l'Unione Sovietica in dissoluzione e la nascita dell'Ucraina, Shovkovskiy è stato uno dei punti di riferimento della neonata nazione. Non ha mai nascosto le sue visioni politiche, come quando si rivolse all'Uefa chiedendo (e ottenendo) un minuto di silenzio per la situazione dell'Euromaidan in Ucraina, con la crisi politica e la brutale violenza scatenatasi nel paese.
Nonostante abbia vissuto in un paese mai realmente stabile, Shovkovskiy ha sempre avuto un solo amore calcistico: la Dinamo. Nella squadra che ha vinto per nove anni consecutivi il campionato ucraino, trova spazio anche quest'emergente portiere, che pian piano si prende i galloni da titolare per non mollarli fino alla veneranda età di 41 anni.
Nella Dinamo Kiev di Valeriy Lobanovskyi, il portiere è uno dei cardini della squadra che arriverà alla semifinale di Champions League nel 1999. Solo un ottimo Bayern Monaco elimina gli ucraini in un serrato doppio confronto. Da quel momento, la Dinamo vende la maggior parte dei suoi gioielli e vede il suo dominio in Ucraina contrastato.
A un certo punto, i bei tempi sembravano passati: dopo la vittoria nel 2009, la Dinamo Kiev non ha più vinto il campionato per sei anni, arrivando terza nel 2013 e persino quarta nel 2014! Non c'era risposta al dominio dello Shakhtar Donetsk. Poi però è arrivata la guerra e allora il club campione d'Ucraina ha dovuto abdicare per cause di forza maggiore.
Con la guerra civile e lo spostamento dello Shakhtar da Donetsk a Leopoli, i nero-arancio ha perso il loro strapotere e diversi giocatori. Di contro, la Dinamo Kiev si è rafforzata, superando di nuovo il Dnipro nelle gerarchie e vincendo nuovamente il campionato. L'arrivo in panchina di Sergey Rebrov - ex compagno di Shovkovskiy negli anni '90 - ha fatto il resto.

Vent'anni non si dimenticano.

Il ritorno della Dinamo Kiev si è visto anche in Europa: l'anno scorso gli ucraini hanno eliminato l'Everton e hanno fatto soffrire la Fiorentina nei quarti di Europa. Nella Champions 2015-16, la squadra di Rebrov ha fatto nuovamente bene: eliminato il Porto nel girone, il club ucraino è uscito agli ottavi, strappando però uno 0-0 sul campo del Manchester City.
Se la Dinamo è ancora adesso la maglia del cuore, per Shovkovskiy l'Ucraina è stata una tappa lunga e importante. La nazionale ha avuto campioni del calibro di Shevchenko e Rebrov, ma è riuscita a disputare solo un Mondiale e un Europeo (per altro da padroni di casa). Se quest'ultimo si è concluso nel 2012 con l'eliminazione al girone, di gran meglio andò in Germania.
Nel 2006, infatti, l'Ucraina passa il girone con due vittorie ai danni di Tunisia e Arabia Saudita. Negli ottavi c'è la sfida apertissima con la Svizzera, conclusasi ai calci di rigore: Shovkovskiy è strepitoso, visto che gli elvetici non segnano neanche uno dei quattro rigori calciati. L'Ucraina di Blokhin va avanti ed esce solo ai quarti contro l'Italia, poi campione del Mondo.
Il ritiro dalla nazionale è arrivato dopo l'Europeo di casa (saltato per infortunio), facendo spazio a Pyatov e Boyko. Che strano: l'ha fatto proprio quando sulla panchina della nazionale si è seduto Mykhaylo Fomenko, l'allenatore che aveva lanciato Shovkovskiy proprio ai tempi della Dinamo Kiev.
Ora Shovkovskiy ha il contratto in scadenza a giugno prossimo: chissà se vorrà continuare. In fondo, ha già in tasca il record di presenze con la maglia della Dinamo Kiev. Ma gli immortali non si pongono queste domande: continuano semplicemente a lavorare.

Oleksandr Shovkovskiy, 41 anni, ancora a difendere i pali della Dinamo.

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