12.1.13

Occasioni e sorprese.

E' passato solo un anno, ma l'eco dell'impresa dello Zambia è ancora presente nei nostri occhi: il rigore decisivo di Sunzu, la corsa folle del biondo C.T. Hervé Renard e l'omaggio alla nazionale degli anni '90, scomparsa in un tragico incidente aereo nel 1993. Tuttavia, lo Zambia non potrà giocare la Confederations Cup, perché la Coppa d'Africa sta per cambiare registro: difatti, la competizione veniva giocata negli anni pari, ma adesso verrà trasferita a quelli dispari, come già successo per la Coppa d'Asia qualche tempo fa.
E così si riparte dallo Zambia campione, che si è qualificato a fatica, battendo solo ai rigori l'Uganda - per la fase finale in Sudafrica. Già, proprio coloro che avevano ospitato l'ultimo mondiale, il primo organizzato da una nazione africana. Le partecipanti sono molteplici, ma le favorite sembrano essere le solite: il Ghana dei calciatori stellari e, sopratutto, la Costa d'Avorio di Didier Drogba, con quest'ultimo ancora alla caccia della prima Coppa d'Africa da conquistare.

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PREVISIONI
La Coppa d'Africa 2013 non vede grossissime novità: nove formazioni su sedici c'erano già l'anno scorso. Egitto e Camerun mancheranno clamorosamente: se Eto'o ha dovuto cedere all'ultimo turno contro Capo Verde, gli egiziani (i più presenti di sempre, 22 partecipazioni) hanno mancato l'accesso subito, eliminati al primo turno dalla Repubblica Centrafricana. Non ci saranno neanche il Gabon (padrone di casa l'anno scorso) ed il talentuoso Senegal, che ha beccato la Costa d'Avorio nelle eliminatorie e non è riuscito ad avere la meglio: un peccato per una squadra che ha un grande attacco e che ha fatto benissimo alle Olimpiadi di Londra. Le novità ci sono: tornano la Nigeria, il Togo, l'Algeria ed il Sudafrica. Sopratutto, due sono le rivelazioni: l'Etiopia ritorna a partecipare dopo ben trent'anni, mentre Capo Verde fa il suo esordio assoluto.
Osservando i gironi, si può tentare qualche previsione. Nel gruppo A, paradossalmente, ci potrebbero essere le maggiori sorprese: il Sudafrica non si qualifica alla competizione continentale dal 2008 e, senza l'organizzazione del mondiale, manca ad una fase finale della Coppa del Mondo dal 1998. Insomma, il panorama non è dei migliori, sebbene i giocatori buoni ci siano. Il Marocco pare favorito per il passaggio del turno, nonostante l'assenza di Taarabt, rimasto in Inghilterra. A completare il raggurppamento ci sono l'Angola e Capo Verde: se i primi hanno qualche chance di qualificazione, i secondi accumuleranno esperienza internazionale.
Nel gruppo B, il Ghana è stra-favorito: le "Black Stars" non vincono la Coppa d'Africa da 31 anni ed ogni volta sembra quella buona. La squadra è buona come al solito, ma nonostante due mondiali disputati ottimamente, il Ghana ha collezionato - nelle ultime tre edizioni - un secondo, un terzo ed un quarto posto: che sia ora di arrivare primi? Il Mali, invece, è arrivato terzo nell'ultima manifestazione e punta a ripetersi: il passaggio del turno non dovrebbe essere un problema. Del resto, Niger e Repubblica Democratica del Congo non paiono capaci di impensierire queste due squadre, sebbene i secondi abbiano come attaccante Mbokani, che così bene ha fatto in Champions con l'Anderlecht.

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Nel gruppo C, anche qui pochi dubbi: la favorita è la Nigeria, che torna in Coppa d'Africa dopo l'assenza nell'ultima rassegna. Le "Aquile Verdi" si ripresentano con il giusto mix tra esperienza (Yobo, Enyeama, Mikel, Uche) e possibili rivelazioni (Musa, Echiéjilé, Ogude, Moses, Emenike), chissà che non facciano un ritorno col botto. Accanto a loro, ci sono i campioni uscenti dello Zambia, che però hanno anche rischiato di non qualificarsi: passeranno il turno o il Burkina Faso potrebbe avere la meglio? A chiudere il girone c'è la cenerentola Etiopia, che riabbraccia la manifestazione dopo trentuno anni.
Nel gruppo D, la Costa d'Avorio dovrebbe ammazzare il raggruppamento, vista la potenza di questo gruppo: c'è stato il cambio di C.T., ma i nomi sono sempre gli stessi (sebbene Bony e Lacina Traoré siano novità gradite). Tuttavia, sono anni che gli "Elefanti" sfiorano la Coppa d'Africa, senza però vincerla: secondi nel 2006 e l'anno scorso, quarti nel 2008. Nell'ultima edizione, poi, i rimpianti sono stati enormi: lo Zambia non sembrava in grado di fronteggiare la Costa d'Avorio, ma Drogba ha sbagliato il rigore decisivo nel quarto d'ora finale, dopo averne sbagliato un altro nell'ultimo atto del 2006. Insomma, gli arancioni ci riprovano, ma non è detto che riescano: per altro, per alcuni potrebbe essere l'ultima chance. Insieme a loro, ci saranno la Tunisia, l'Algeria ed il Togo: le "Aquile di Cartagine" paiono la compagine più interessante. Il Togo attira interesse per Adebayor e per il ritorno dopo l'assalto subito nel 2010, che costò due anni di squalifica da parte della CAF.
Sintetizzando, possiamo provare a schematizzare le previsioni fatte sopra (in grassetto chi passa il turno):
Gruppo A: Marocco, Sudafrica, Angola, Capo Verde
Gruppo B: Ghana, Mali, Congo DR, Niger
Gruppo C: Nigeria, Zambia, Burkina Faso, Etiopia
Gruppo D: Costa d'Avorio, Tunisia, Togo, Algeria
Quarti di finale: Marocco-Mali, Costa d'Avorio-Zambia, Tunisia-Nigeria, Sudafrica-Ghana
Semifinali: Mali-Costa d'Avorio, Nigeria-Ghana
Finale: Costa d'Avorio-Ghana

Christian Atsu, 20 anni: il suo Ghana conquisterà l'ambito alloro?

PLAYERS TO WATCH
Katlego Mphela (28 anni, attaccante, Sudafrica) - Nella Confederations Cup del 2009, Mphela costrinse la Spagna a sudare sette camicie per conquistare il terzo posto; nel Mondiale casalingo del 2010, ha segnato il secondo gol nella vittoria contro la Francia. Insomma, il ragazzo pare l'unico degno di nota tra i padroni di casa: che possa sorprendere ancora? A 28 anni, forse c'è l'ultimo treno per l'Europa che lo aspetta.
Younès Belhanda (22 anni, centrocampista, Marocco) - Non c'è Taarabt? Poco male, Belhanda è più forte ha contribuito alla vittoria del Montpellier in Ligue 1. In Champions si è fatto valere, nonostante i francesi siano usciti al primo turno: il ragazzo è veramente interessante, presto andrà in una grande d'Europa.
Christian Atsu (20 anni, ala, Ghana) - Comprato dal Porto a 17 anni, è il solito prospetto che solo i "Dragoni" potevano trovare. Portato in prima squadra da André Villas-Boas, adesso sta facendo bene, dopo un ottimo anno in prestito al Rio Ave. E' giunto il momento di conquistarsi anche il posto in nazionale.
Emmanuel Emenike (25 anni, attaccante, Nigeria) - Dei tanti prospetti che la Nigeria porterà a questa manifestazione, il giocatore dello Spartak Mosca è il più interessante: in Champions ha già fatto vedere qualcosa.
Christopher Katongo (30 anni, attaccante, Zambia) - Il capitano dello Zambia, giramondo di professione, punta alla conferma. Gioca in Cina, ha militato anche in Sudafrica, Grecia, Danimarca e Germania; dopo aver vinto il premio della BBC come miglior calciatore africano ed esser stato eletto miglior giocatore dell'ultima Coppa d'Africa, Katongo vuole replicare con la sua nazionale.
Youssouf Mulumbu (25 anni, mediano, Congo DR) - Prodotto del vivaio del Paris Saint-Germain, a Parigi non c'hanno creduto abbastanza; se è per questo, neanche in nazionale, dato che ha giocato con le giovanili transalpine, ma adesso stupisce con il Congo DR. Il mediano del WBA farà la differenza?
Lacina Traoré (22 anni, centravanti, Costa d'Avorio) - Messosi in luce con il Cluj ed esploso definitivamente con il Kuban, adesso Traorè è sulla bocca di tutti: nell'Anzhi forma la coppia delle meraviglie con Eto'o. E chissà che il post-Drogba non sia assicurato con questo spilungone di 203 cm, ma che ha comunque una tecnica mica male..
Youssef Msakni (22 anni, trequartista, Tunisia) - All'ultima rassegna, questo fantasista aveva stupito tutti con dei gran gol, che avevano portato la Tunisia avanti. Ora, trasferitosi in Qatar, ci riprova: un altro talento che mi piacerebbe tanto in Europa.

Youssef Msakni, 22 anni: ci si attende che ripeta le magie dell'anno scorso.

IL CASO
Beh, l'attenzione di quest'anno è rivolta unicamente ad un uomo su tutti: Didier Drogba. Non per essere duri, ma se non è l'ultima occasione, poco ci manca: a quasi 35 anni, si appresta a disputare la sua quinta Coppa d'Africa e non credo ci sarà un'altra opportunità, dato che la prossima si terrebbe nel 2015 e dubito ci sarà un Drogba ancora tale da garantire chance di vittoria. Il più grande calciatore africano dopo George Weah ci riproverà, tenterà ancora di centrare l'unico alloro che gli manca, proprio la Coppa d'Africa. Ci è andato vicino: nel 2006 sbagliò in finale, proprio nella lotteria dei rigori contro l'Egitto; l'anno scorso, invece, ha mancato il colpo del K.O. contro lo Zambia durante i tempi regolamentari. Insomma, il leone di Abidjan vuole togliersi questa soddisfazione; anzi, per quello che rappresenta per il paese intero, la Coppa d'Africa sarebbe un "accomplishment" maggiore rispetto alla Champions League vinta a Monaco. Perché sì, ha vinto la coppa "dalle grandi orecchie" da protagonista, ma gli è sempre mancato il riconoscimento continentale.
Votato dai tifosi del Chelsea come miglior giocatore nella storia del club londinese, Drogba ha ottime possibilità anche quest'anno: apparte il Ghana, non mi sembra di vedere altre squadre allo stesso livello della Costa d'Avorio. Tuttavia, in competizioni come queste, la partita secca si può sbagliare e proprio il centravanti dello Shanghai Shenhua lo sa benissimo. E' l'ultimo treno e Drogba vuole prenderlo; stavolta, però, bisognerà essere perfetti al 100%. Giusto per non avere rimpianti alla fine della carriera.

Didier Drogba, 34 anni: per lui, forse, è l'ultimo treno per vincere.

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