29.6.15

ROAD TO JAPAN: Tomoya Ugajin

Benvenuti a un altro numero di "Road to Japan", la rubrica che vi permette di scoprire i migliori talenti del calcio del Sol Levante. Oggi ci spostiamo nella prefettura di Saitama, dove gli Urawa Reds festeggiano la vittoria della prima fase della J-League 2015. Tra di loro, Tomoya Ugajin è una delle colonne del club, nonché un figlio della prefettura.

SCHEDA
Nome e cognome: Tomoya Ugajin (宇賀神 友弥)
Data di nascita: 23 marzo 1988 (età: 27 anni)
Altezza: 1.71 m
Ruolo: Esterno sinistro, terzino
Club: Urawa Red Diamonds (2009-?)



STORIA
Nato nel marzo '88 a Toda, nella prefettura di Saitama, Ugajin si potrebbe definire un figlio dei Red Diamonds, a Urawa boy. Fin da giovanissimo viene inserito nelle giovanili del club e si mette in mostra insieme a un trio di classe '87: Shunsuke Tsutsumi (oggi all'Avispa), Yoshiya Nishizawa (Tochigi) e Junki Koike (Yokohama F.C.). Nessuno di quei tre è rimasto poi al Saitama Stadium, così come Ugajin.
A diciott'anni, Tomoya abbandona gli Urawa Reds e si iscrive alla Ryutsu Keizai University, dotata di un'ottima squadra di calcio. Inizialmente schierato con le riserve, Ugajin diventa titolare nel quadriennio trascorso alla Ryu Kei Dai. L'università compete nella Japan Football League, la terza divisione nipponica. Sono anni di esperienza, che gli fruttano il ritorno all'Urawa come giocatore designato nel 2009. Anche l'Avispa Fukuoka e i Kashima Antlers lo vogliono, ma i primi non convincono e i secondi vireranno poi su Tomohiko Miyazaki (un errore ancora rimpianto oggi).
Partito in sordina, in realtà Ugajin si è preso il posto da titolare per poi non mollarlo più. Nonostante un paio di stagioni difficile da parte degli Urawa, a Saitama nessun allenatore ha mai messo in dubbio l'utilità del numero 3. Un infortunio ha bloccato un po' le sue prestazioni nel 2011, ma con l'arrivo di Mihailo Petrović sulla panchina dei Reds non ci sono stati più problemi. Troppo importante il ruolo di Ugajin nel 3-4-2-1 del tecnico serbo.
Ora è tempo però di vincere qualcosa: ok, è arrivata la vittoria nel primo stage della J-League 2015, ma io penso ancora che conti il primo posto complessivo. Ugajin ha all'attivo con l'Urawa quattro piazzamenti da secondo (uno in campionato, uno in supercoppa e due in J-League Cup). Al Saitama Stadium non festeggiano un trofeo da otto anni, da quando i Reds vinsero la Champions League asiatica e parteciparono poi al Mondiale per club, sconfitti in semifinale dal Milan di Ancelotti. Tempi diversi per Tomoya: ieri tifoso, oggi simbolo del club.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Dotato di un'ottima progressione (anche palla al piede), un buon dribbling e un discreto tiro (vedi gol allo Shonan), Ugajin ha avuto un enorme evoluzione tattica. Quando era nelle giovanili dell'Urawa, si pensava che sarebbe potuto diventare un ottimo ala sinistra. Ripensando a quei tempi, se le previsioni fossero diventata realtà, oggi Ugajin sarebbe tatticamente inutile per il club.
Invece, la forza del giocatore è stata quella di indietreggiare il suo raggio d'azione: da esterno d'attacco a terzino, fino a diventare un esterno che copre l'intera fascia. Non solo: con l'arrivo agli Urawa di un esterno mancino come Wataru Hashimoto, Ugajin si è adattato e gioca anche a destra. Un integralista del 3-5-2 come Mazzarri lo amerebbe all'istante.

STATISTICHE 
2006 - Ryutsu Keizai University F.C.*: 2 presenze, 0 reti
2007 - Ryutsu Keizai University F.C.*: 1 presenza, 0 reti
2008 - Ryutsu Keizai University F.C.*: 20 presenze, 3 reti
2009 - Ryutsu Keizai University F.C.*: 11 presenze, 3 reti
2010 - Urawa Red Diamonds: 32 presenze, 3 reti
2011 - Urawa Red Diamonds: 21 presenze, 0 reti
2012 - Urawa Red Diamonds: 31 presenze, 4 reti
2013 - Urawa Red Diamonds: 41 presenze, 1 rete
2014 - Urawa Red Diamonds: 36 presenze, 4 reti
2015 - Urawa Red Diamonds (in corso): 17 presenze, 1 rete
* = in Japan Football League

NAZIONALE
Strano a dirsi, ma Ugajin non ha mai rappresentato il Giappone in nessuna categoria. Neanche tra quelle giovanili. La sua storia ricorda da vicino quella di Fabio Grosso, un altro che ha vissuto una vita sulla fascia a varie latitudini (prima esterno, poi terzino) e che non ha mai giocato in nessuna Under prima di diventare campione del mondo. Difficile che Ugajin ripercorra la stessa traiettoria, ma la speranza è che Halilhodzic lo valuti per l'imminente EAFF Asian Cup. Il torneo tra Giappone, Cina e le due Coree sarà un'ottima occasione per vedere se Ugajin ha la stoffa da Nippon Daihyo.

LA SQUADRA PER LUI
Pur essendo esploso recentemente, a 27 anni ha tutte le possibilità per muoversi già da quest'estate. Un vantaggio potrebbe risiedere anche nel non esser mai stato convocato in nazionale: acquistarlo dovrebbe esser più facile e i concorrenti dovrebbero esser minori.

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