4.5.16

Un altro Jamie Vardy?

Lunedì in Inghilterra è scattata la festa nazionale per il Leicester City: campioni di Inghilterra, un miracolo sportivo tra i più grandi che l'intera storia del calcio possa raccontare. Eppure, a 230 chilometri dal King Power Stadium, si festeggiava un'altra vittoria: il Burnley ha battuto 1-0 il QPR ed è tornato in Premier. Merito anche di un emerito sconosciuto come Andre Gray.

Gray con la maglia del Luton Town, dove si è consacrato nel mondo pro.

Nativo di Wolverhampton e cresciuto nel vivaio dello Shrewsbury Town, il modello di vita del giovane Andre è stato il nonno, che gli ha fatto conoscere il football e l'ha iniziato a questo sport. L'attaccante non ha mai nascosto che la sua perdita gli ha causato molto dolore, ma l'ha anche responsabilizzato: «So che dall'alto mi segue sempre».
Dopo aver girato qualche anno in prestito, alla fine Gray si è fatto notare con la maglia dell'Hinckley United. All'inizio è in prestito d'emergenza per un mese, ma il club dilettantistico decide di riscattarlo dallo Shrewsbury: «Non mi importava di rimanere nelle riserve del mio club. Solo quando ho cominciato a giocare full-time a calcio ho capito quanto mi interessava».
In effetti, Gray segna 37 gol nei due anni trascorsi al De Montfort Park. Tra le vittime, in F.A. Cup c'è anche il Luton Town, che lo prende nel finale del 2011-12. L'impatto è così forte che in due mesi segna 12 reti e per poco non trascina gli Hatters al mondo del professionismo. Nessun problema: l'appuntamento è solo rimandato.
Con lui davanti, l'anno buono è il 2013-14: partito dalla panchina, diventa titolare e finisce per segnare la bellezza di 30 gol in una sola annata. Il Luton Town torna in League Two, mentre lui finisce nella top 11 del campionato ed è il miglior giovane della Conference Premier. Il salto è inevitabile e a farsi avanti è il Brentford.
Voluto dal manager Mark Warburton, Gray vince il premio di giocatore del mese in Championship dopo esser andato a segno per cinque gare consecutive a novembre 2014. Dopo una lunga contesa, il Brentford arriva ai play-off, dove le Bees verranno eliminate in semifinale dal Middlesbrough. Il club vorrebbe ripartire da lui, ma arriva una nuova possibilità.
Stavolta a farsi avanti è il Burnley, appena retrocesso dalla Premier League, per una somma-record di ? milioni di euro. Il compito non è dei più facili: sostituire quel Danny Ings che ha lasciato i Clarets per Liverpool. Gray fa coppia d'attacco con Sam Vokes, gallese che ha segnato molti gol nel 2013-14 e ha visto poco campo durante l'annata in Premier League.
Mai scelta fu più giusta da parte di Sean Dyche, il manager: i due si trovano a meraviglia e il Burnley è subito nella contesa per risalire nella massima divisione. Vokes segna 14 gol, Gray arriva a quota 24 (due con la maglia del Brentford): sono 36 marcature insieme. Dopo l'1-0 al QPR, i Clarets sono di nuovo tornati in Premier dopo un solo anno di purgatorio.

Se il Burnley è tornato in Premier, molto del merito è del numero 7.

Con la prospettiva di debuttare in Premier, ripensare alle difficoltà è (forse) più facile. Gray è cresciuto nell'ambiente delle gang a Wolverhampton: un settlement che gli ha creato non poche difficoltà: «Circolavo in alcuni brutti ambienti. Li stavo già lasciando, ma quell'episodio mi ha cambiato per sempre».
Basti ripensare all'incidente avuto nel 2011, quando una coltellata gli ha lasciato un solco di quasi sei centimetri sulla guancia sinistra: «Il giorno successivo pensai che sarebbe potuta andarmi persino peggio. Mi ha fatto pensare che dovevo prendere in mano la mia vita: così ho fatto e da quel momento non mi sono più guardato indietro».
Tifoso sfegatato dell'Arsenal, ora Gray potrà sfidare i Gunners faccia a faccia, magari ripercorrendo il percorso eccellente di un altro underdog uscito alla ribalta quest'anno. Jamie Vardy probabilmente sarà all'Europeo, dopo aver stabilito il record di undici gare consecutive a segno in Premier e aver vinto il titolo con il Leicester City.
E pensare che Grey una volta ci ha giocato contro: «Lo incontrai al Fleetwood Town. Vedere dov'è arrivato ora mi fa pensare che anch'io posso farcela». Magari sognando la nazionale: «Ho giocato per la squadra C dell'Inghilterra. Molti sono riusciti ad arrivare in Premier, è un mio sogno». Ma ora la realtà ha superato la fantasia.

Andre Gray, 24 anni, attaccante del Burnley neo-promosso in Premier.

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