17.5.12

BVP: Bellezza, Verde Età, Programmazione.

Non è facile scegliere la migliore squadra europea della stagione che sta per finire. Ad inizio stagione, sarebbe stato facile dire Barcellona, ma non è andata bene né in Champions, né in campionato. La Liga l'ha vinta il Real, ma ha fallito clamorosamente l'appuntamento con la finale dell'Allianz Arena contro un super Bayern, perdendo ai rigori. Nel suo stadio, proprio i tedeschi giocheranno la finale di Champions, che comunque non compenserebbe le delusioni interne in coppa e campionato. Forse il Chelsea potrebbe dare una svolta positiva alla stagione: dopo la conquista della F.A. Cup, la Champions sarebbe la giusta controparte di una prima parte disastrosa di stagione. E chi rimane allora?
Beh, è ovvio: il Borussia Dortmund, alias BVB, sembra vincere a mani basse.

Non era facile. Non era facile dimostrare che l'anno scorso non fosse stato un caso, come lo era stato per lo Stoccarda (ben due volte), il Werder o il Wolfsburg. Il Borussia ha fatto di più: non solo si è confermato nel risultato, ma ha incrementato consistenza ed impianto di gioco. Risultato? Bis nel campionato e vittoria anche in Coppa di Germania. In Champions League è andata male, con l'uscita nel girone, ma l'esperienza fatta quest'anno aiuterà i ragazzi di Klopp a migliorare nella prossima stagione. Vediamo però come si è formato questo piccolo miracolo.

Il primo mattoncino della dirigenza giallonera per tornare ai massimi vertici del calcio tedesco è stato l'ingaggio dell'attuale mister, Jurgen Klopp, nel 2008: un mattoncino che pesa tanto. Klopp, 44 anni oggi, veniva da 18 anni di Mainz, vissuti prima da giocatore (11) e poi da allenatore (7), in cui porta la squadra per la prima volta in Bundeslinga e si concede anche lo sfizio di regalarle la vetrina europea, con un'apparizione nella vecchia Coppa UEFA. Purtroppo, arriva anche una retrocessione e la mancata risalita l'anno successivo lo spinge a dare le dimissioni. Non ci vuole molto perché trovi un nuovo lavoro: il Borussia Dortmund lo assume dal Luglio del 2008 e comincia un percorso di crescita, con un sesto ed un quinto posto ottenuto a confermare la bontà delle doti dell'allenatore tedesco. Con le dovutissime proporzioni, ricorda molto Carlo Ancelotti: sa tutto dei suoi ragazzi, ne conosce pregi, difetti e fidanzate/mogli, è pronto a sostenere ogni suo giocatore nei momenti di difficoltà e crea per loro un modulo di gioco in grado di esaltare le qualità di ogni singolo. In più, rispetto ad Ancelotti, è un personaggio sicuramente pittoresco, tanto da essere oggetto anche di svariate parodie.



Chiaro che l'allenatore è la mente di questo successo, ma senza un braccio affidabile, tutto ciò non sarebbe stato possibile. E qui veniamo ad un punto importante: il successo del Dortmund è basato su un progetto senza spese folli, con un profilo economico che sarebbe abbordabile per almeno una decina di società di Serie A. Purtroppo, il progetto bisogna programmarlo ed avere pazienza, cosa di cui sono sicuramente disposti gli 80.000 tifosi che ogni week-end riempiono il Westfalenstadion e non i tifosi di casa nostra. Basta vedere qualche storia di alcuni protagonisti dei successi del Dortmund odierno per capire come sono andate le cose: solo Weidenfeller, il capitano Kehl, Błaszczykowski e Dedé erano pezzi storici del BVB (o, quantomeno, non recenti) ancora in squadra. Gli altri sono tutti arrivati e maturati negli ultimi anni sotto la guida del straordinario Klopp.
Schmelzer, Gotze, Grosskreutz e Nuri Sahin sono prodotti del vivaio del Borussia Dortmund, che ha lavorato su questi ragazzi fin da età giovanissima. Nel 2008, con Klopp, arrivano Subotic (proprio dal Mainz) e Hummels (rimpianto delle giovanili del Bayern) e Felipe Santana: i primi due formeranno quella che attualmente, almeno secondo il mio punto di vista, è la coppia di centrali più forte in club professionistico di calcio. Nel 2009, tocca a  Bender e Barrios; nel 2010, i pezzi per completare il puzzle sono Lewandowski, Piszczek e sopratutto Kagawa, arrivato per un pugno di soldi (350.000 euro) dal Giappone e decisivo nella prima parte di campionato. Il primo titolo arriva in carrozza, con un gioco scoppiettante e con svariate giornate d'anticipo. Sembra quasi una passeggiata. Con la partenza di Sahin verso Madrid e le aspettative grandissime sui ragazzi di Klopp, la riconferma appare impresa piuttosto ardua.



La cosa sorprendente riguardo il BVB è che si riparte come se non si fosse vinto nulla: i giocatori che partono vengono sostituiti con altre scommesse, senza alcun timore. Se Sahin va da Mourinho, arriva Ilkay Gundogan, centrocampista tedesco di origine turche, dal Norimberga, autore di un'ottima stagione. Si fa male Gotze? Non c'è problema, si tira fuori dal letargo Kuba Blaszczykowski e tutto si mette a posto. Barrios s'infortuna e va incontro alle ire della società, perché vuole un rinnovo con un ingaggio altissimo? Don't worry, c'è Robert Lewandowski che è pronto al grande salto. Metteteci anche la rinascita di Sebastian Kehl, capitano mai domo, ed uno straordinario ma ancora acerbo Ivan Perisic, che si concede anche il lusso di segnare all'Arsenal, ed il gioco è fatto.
Certo, i primi due mesi sono difficili: sconfitta con gli odiati cugini dello Schalke 04 in Supercoppa, solo 7 punti nelle prime 6 giornate ed in Champions andrà tutto male, con ben 4 sconfitte sui sei incontri del gironcino. Ma il neo europeo non può oscurare ciò che accade dopo: dal 19 Settembre 2011, in campionato arrivano 23 vittorie e 5 sconfitte, con due vittorie contro il Bayern a chiudere i conti. E pensare che i bavaresi dovevano dominarlo questo campionato. In più, Lewandowski è il capocannoniere di squadra con ben 30 gol totali, soppiantando di fatto Barrios, fuori quasi tutto l'anno per infortunio.
La cosa che stupisce di più di tutto questo modello è la sostenibilità economica: la spesa massima è stata quella compiuta per Perisic, con 5 milioni dati al Club Brugge.



Insomma, il Dortmund sembra aver trovato anche la continuità. E già programma per l'anno prossimo: a Febbraio  si sapeva già che Marco Reus, il "piccolo mago" dell'altro Borussia, tornerà a Dortmund quest'estate per la modica cifra di 17.5 milioni di euro. Tutto ciò per sostituire formalmente Shinji Kagawa: il giapponese, in scadenza nel 2013, ha deciso che non rinnoverà il contratto e per lui è quasi cosa fatta l'accordo con il Manchester United di Sir Alex Ferguson, che era in tribuna per la finale di Coppa di Germania tra il BVB ed il Bayern. In più, Barrios è già su un aereo per la Cina, dove giocherà per il Guangzhou Evergrande. E bisognerà vedere se i gialloneri resisteranno agli assalti delle grandi d'Europa per Mario Gotze, uno che all'Europeo di quest'estate farà vedere di cosa è capace.

Vedendo tutto ciò che ha realizzato il Dortmund in questi due anni, sappiamo che sapranno andare oltre queste partenze: anzi, attenti nella prossima Champions. Chiunque li beccherà, passerà 90 minuti difficilissimi.

Sebastian Kehl, 32 anni, alza la DFB-Pokal 2012 insieme ai suoi compagni.

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