27.7.12

ROAD TO JAPAN: Hisashi Jogo.

Rieccoci qui, con la mia rubrica sul calcio giapponese e sui prospetti che questo mondo propone. Sarebbe troppo facile parlare di uno degli "eroi" (passatemi il termine) che ieri ha portato a termine l'impresa di battere la Spagna U-23, che presentava nei suoi ranghi tre campioni d'Europa come Juan Mata, Jordi Alba e Javi Martinez, oltre che a elementi interessanti come Adrian Lopez, Isco, De Gea o Rodrigo. Insomma, un match fantastico, ma oggi parlerò di un ragazzo che non gioca neanche nella massima divisione giapponese. O meglio, ci era arrivato l'anno scorso, ma è poi retrocesso con la sua squadra, di cui è attualmente capitano, numero 10 e leader indiscusso. Parlo di Hisashi Jogo, giocatore dell'Avispa Fukuoka, militante nella J. League Division 2.

SCHEDA
Nome e cognome: Hisashi Jogo
Data di nascita: 16 Aprile 1986
Altezza: 1.83
Ruolo: Centrocampista offensivo, seconda punta
Squadra: Avispa Fukuoka (2005-?)



STORIA DI UNA STELLA
Quando ti chiami "Jogo" di cognome, è difficile che la tua vita non s'incontri inevitabilmente con il calcio. Difatti, Hisashi nasce in quel di Kurume, nella prefettura di Fukuoka, situata nelle isole Kyushu, le più profonde a livello di latitudine per il Giappone. Il ragazzo, come molti altri prospetti giapponesi, comincia a calcare i campi professionistici con la squadra della sua regione, l'Avispa Fukuoka, che lo sceglie dalla Kunimi High School, dove Jogo dispuita nel 2003 anche due partite. E pensare che la squadra di quella scuola aveva anche raggiunto, pochi anni prima, il titolo di campioni nazionali.
Comunque, Jogo comincia ad allenarsi con l'Avispa Fukuoka, nonostante abbia anche un promettente passato da giavellottista; il primo anno da pro, il 2005, lo vede in campo solo due volte, ma avendo solo 19 anni, è giusto che faccia esperienza gradualmente in seconda divisione. L'anno dopo le presenze salgono a 25 in campionato, ma stavolta nella prima divisione e condite da ben quattro gol; Hisashi ha dei problemi fisici l'anno successivo e le "caps" in campo si abbassano a 18, con due gol nell'Avispa che tenta la risalita diverse volte negli anni che passano. 
La prima svolta arriva nel 2008: l'Avispa vuole puntare alla risalita in modo serio e così affida le chiavi della manovra offensiva a Jogo, consegnandogli la maglia numero 10. Per Jogo arrivano due stagioni positive, con 14 marcature, ma l'Avispa delude sia nel 2008 che nel 2009, mancando in entrambi i casi la promozione.
La seconda svolta arriva nel 2010: Yoshiyuki Shinoda, che ha preso in mano la squadra a metà del 2008, mette a punto un sistema di gioco molto offensivo, che fa risaltare le caratteristiche dei suoi migliori interpreti, e dà molto spazio a giovani locali, presi dalle università delle isole Kyushu; non ci vuole molto prima che Jogo cominci a farsi notare. Nonostante il solo punto raccolto sui 15 disponibili nelle prime cinque partite, la squadra poi si riprende e vola, tanto da vincere 17 delle 25 partite successive: così l'Avispa torna in J. League 1 dopo cinque anni e Jogo, sebbene infortunato per la prima parte di stagione, si fa spazio nell'universo calcistico giapponese, dopo le 9 reti con le quali contribuisce alla cavalcata delle "vespe".
Nel 2011, in una stagione deludente per l'Avispa (che retrocede con diverse giornate d'anticipo), Hisashi riesce a brillare in qualche maniera, segnando 7 reti nella sua seconda annata in J1. Il problema è che la squadra non lo segue e solo verso la fine del campionato si riprende, ma ormai è troppo tardi: l'ascensore torna giù per le vespe di Fukuoka, ma ciò nonostante Jogo decide di rimanere e gli viene affidata anche la fascia di capitano.
Il 2012 è storia recente: Jogo è ormai maturato ed è anche troppo forte per la seconda categoria giapponese, tanto da risultare - fino ad ora - uno dei giocatori più decisivi, sebbene l'Avispa Fukuoka non sia neanche lontanamente vicino alla zona promozione della J2.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Centrocampista offensivo, è chiaramente più adatto a questo ruolo che a quello di attaccante. Certo, il ragazzo può adattarsi in situazione d'emergenza, ma non è uomo d'area di rigore, bensì un giocatore a cui piace più fare l'assist che i gol, a cui piace più partire da lontano che stare fermo nei 16 metri finali ad aspettare il pallone. Può essere utilizzato nel 4-4-2, ma la sua collocazione naturale è il trequartista offensivo in un 4-2-3-1 o in un 4-4-1-1; inoltre, Jogo è dotato di un genio innato, che gli fa pensare anche cose che gli altri calciatori non tentano, come quella esposta nel video che trovato qui sotto. Oltretutto, è dotato anche di un discreto colpo di testa.



STATISTICHE (in tutte le competizioni stagionali, comprese la J. League Cup e la Emperor's Cup)
2005 (J2) - Avispa Fukuoka: 2 presenze, 0 gol
2006 (J1) - Avispa Fukuoka: 31 presenze, 4 gol
2007 (J2) - Avispa Fukuoka: 18 presenze, 2 gol
2008 (J2) - Avispa Fukuoka: 28 presenze, 2 gol
2009 (J2) - Avispa Fukuoka: 39 presenze, 5 gol
2010 (J2) - Avispa Fukuoka: 24 presenze, 9 gol
2011 (J1) - Avispa Fukuoka: 33 presenze, 7 gol
2012 (J2) - Avispa Fukuoka: 25 presenze, 9 gol (in corso)

*J1 = J. League Division 1
J2 = J. League Division 2

NAZIONALE
Il suo rapporto con la nazionale non è proficuo, difatti non è stato ancora convocato con la maglia giapponese indosso. Chiaro che l'aver militato per lo più in J2 non lo fa sembrare un prodotto appetibile, ma il ragazzo in realtà sembrerebbe adattissimo a fare il ricambio per Keisuke Honda, che ogni tanto ha avuto a che fare con gli infortuni e che avrebbe un gran bisogno di un giocatore in grado di sostituirlo in sua essenza. E Jogo sembra essere proprio il più adatto, grazie alle sue caratteristiche tecniche e a quel pizzico di genio che lo contraddistingue. Per lui, in compenso, ci sono state alcune convocazioni con l'U-20 giapponese.

LA SQUADRA PER LUI
Ci sarebbero tante squadre che hanno bisogno di un talento così imprevedibile ed in ascesa: il suo valore, secondo uno dei più completi siti di mercato, è sui 500mila euro. Una spesa che qualunque club italiano potrebbe permettersi, anche in B, sebbene nella serie cadetta vi sia questa inutile regola che vieta di prendere qualsiasi extracomunitario si voglia. In A, il Chievo sarebbe una squadra adatta in cui crescere e che necessitava (almeno fino a qualche giorno fa) di un buon trequartista. Vedremo se sarà fortunato di trovare gloria anche altrove o se rimarrà a Fukuoka, dove comunque il ragazzo si trova bene.


Nessun commento:

Posta un commento