1.7.12

ROAD TO JAPAN: Manabu Saito

Torna la rubrica che tratta i talenti del Sol Levante. E, dopo Hiroki Yamada, mi sento di dovermi premunire: oggi vi parlerò di una seconda punta, scattante, veloce, dotato di gran destro ed agilità da vendere. L'anno scorso è esploso nella J-League 2 (l'equivalente della nostra Serie B) in quel di Matsuyama con la maglia dell'Ehime F.C., grazie ad un'annata da ricordare; oggi, è in odore di nazionale maggiore. Ma, se qualcuno volesse capirne prima qualcosa in più, molto probabilmente lo vedremo alle Olimpiadi di Londra con la maglia dei Blue Samurai: sto parlando di Manabu Saito.

SCHEDA
Nome e cognome: Manabu Saito
Data di nascita: 4 Aprile 1990
Altezza: 1.69
Ruolo: Seconda punta
Club: Yokohama F. Marinos



STORIA DI UNA STELLA
Nato nella prefettura di Kanagawa (che ha per capitale proprio Yokohama), Saito frequenta fin da piccolissimo l'ambiente degli Yokohama F. Marinos, una delle squadre più importanti nella breve storia della J-League; Manabu fa tutta la trafila, dalle giovanili fino alla prima squadra con la quale esordisce nel 2008. Resta tre anni alla casa madre, senza però avere vere opportunità e giocare in maniera continuativa; anzi, il ragazzo colleziona appena 32 presenze ed un gol in tre anni con la maglia che indossa fin da piccolo.
Il prestito sembra essere la migliore soluzione: lo accoglie l'Ehime F.C., un piccolo club di Matsuyama, senza particolare storia alle spalle. La squadra crolla nel finale di stagione, ma è già salva grazie alle prodezze del piccolo Saito: il ragazzo finalmente esplode. Infatti, realizza 14 gol in 38 presenze complessive e si classifica terzo nella classifica cannonieri del campionato. Inoltre, realizza gol straordinari, come quello nella trasferta a Hiratsuka contro lo Shonan: sponda del compagno ed il ragazzo prodigio comincia a dribblare tutti. Uno, due, tre avversari: alla fine, batte implacabilmente il portiere con un bel destro e festeggia uno dei gol dell'anno.
Molti di quelli realizzati con l'Ehime sono di questa fattura tecnica: ora, Saito è tornato allo Yokohama Stadium e ha segnato - ad oggi - cinque gol in 14 partite. La squadra non gira, ma lui fa ciò che meglio gli riesce: del resto, accanto a Yuji Ono e Shunsuke Nakamura, forse ci si aspettava di più dagli Yokohama F. Marinos.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Forse si esagera, ma potremmo usare le parole di Yasuharu Sorimachi per descrivere le caratteristiche di Manabu Saito. Innanzitutto, chi è Sorimachi? Beh, al momento del grandissimo gol di Saito contro lo Shonan, era l'allenatore della squadra di casa. Dopo il gol di Saito, arrivò a coniare per lui la famosa espressione "Ehi-Messi" (cioè il Messi dell'Ehime, sfruttando un gioco di parole). La sproporzione del paragone è grossa, ma indicativamente risalta le caratteristiche del numero 11 dei Marinos: un'ottima capacità di dribbling nello stretto, un buon tiro dalla distanza con un destro preciso, ma sopratutto un discreto senso dell'assist messo in mostra nell'ultimo anno.

STATISTICHE
2008 - Yokohama F. Marinos: 8 presenze, 0 gol
2009 - Yokohama F. Marinos: 14 presenze, 0 gol
2010 - Yokohama F. Marinos: 10 presenze, 1 gol
2011 - Ehime F.C.: 38 presenze, 14 gol
2012 - Yokohama F. Marinos: 14 presenze, 5 gol (in corso)

NAZIONALE
Per lui ancora nessuna chiamata da Zac. Certo, può vantare l'aver fatto parte della squadra U-17 che partecipò ai Giochi Asiatici del 2006 ed ai Mondiali del 2007. Ma è poco per un ragazzo dalle sue doti; chiaramente non poteva essere chiamato senza giocare e, di conseguenza, crescere allo Yokohama Stadium. L'anno con la maglia dell'Ehime lo ha finalmente fatto esplodere e, adesso che è tornato nuovamente alla casa madre, tutti lo guardano con grande attenzione in prospettiva nazionale. Vedremo cosa ci dirà il futuro: intanto lo aspettano le Olimpiadi di Londra quest'estate con l'U-23.

LA SQUADRA PER LUI
Le squadre che si dovranno salvare l'anno prossimo in Serie A avrebbero un gran bisogno di questo ragazzo: in ambienti come Chievo, Siena o Atalanta potrebbe fare benissimo. Penso, però, che il calcio tedesco metterà presto gli occhi su questo ragazzo: il VVV-Venlo (squadra dell'olandese Eredivisie) lo ha già cercato, dopo aver dato casa a Honda e Yoshida.



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