23.12.14

Fußball-Gott

In Germania raccontano che la sua dieta sia fatta di pizza, kebab e Coca-Cola (anche se il fisico non sembra risentirne). Si dice che abbia una bizzarra passione per i grandi squali bianchi. E che sia bravino quasi in tutto, ma che non eccella in nulla. Eppure, dopo la fine del girone d'andata in Bundesliga, Alexander Meier è il capocannoniere del campionato con la maglia dell'Eintracht Francoforte: 13 reti, di cui solo uno su rigore.

I tifosi di Francoforte chiariscono il proprio pensiero sul loro capitano.

Personaggio per lo meno astruso dalla logica del calciatore bello e fotomodello, Meier guida la classifica dei cannonieri in Germania non per caso. Il suo percorso è iniziato da lontano, precisamente dalle giovanili dell'Amburgo, il club nel quale è cresciuto. A 18 anni lo spediscono in prestito per un biennio al St. Pauli, dove disputa un paio di stagioni interessanti. Tornato alla base, questo spilungone di un metro e 96 non trova il successo che desidera. L'Amburgo lo scarica velocemente e Meier trova la spinta della propria carriera calcistica a Francoforte.
L'Eintracht è una società storica del panorama tedesco, visto che è stata tra i club che hanno fondato la Bundesliga nel 1963. Non ha mai vinto un titolo della Bundesliga (uno nazionale sì, nel 1959), ma ha nel palmarès quattro DFB-Pokal, una vecchia Coppa Uefa e una vittoria in seconda divisione. Per il resto, però, non si vedono grossi trionfi dalla fine degli anni '90. E quando Meier arriva nel 2004, il club è appena retrocesso in seconda divisione.
Meier però non si scoraggia: sa che a Francoforte può crescere con calma. A 21 anni, ha la sensazione che finalmente il suo momento stia per arrivare. Con il passare del tempo, la sua personalità è cresciuta. L'ha spiegato proprio Armin Veh, che è stato l'allenatore dell'Eintracht dalla promozione di tre anni fa al maggio scorso. Anzi, il tecnico disse proprio una volta: «Lui crede in sé stesso. Essere più forte a quest'età l'ha aiutato». Ed è vero: Meier è stato capocannoniere della 2. Bundesliga quando l'Eintracht è stato promosso e l'anno dopo ha segnato 16 gol in campionato. Nel 2013-14, inoltre, ha messo la firma anche in Europa League, dove ha realizzato sette marcature nelle sei gare disputate.
L'arrivo di Thomas Schaaf sulla panchina dell'Eintracht gli ha indubbiamente giovato. Il tecnico, di ritorno dalla pausa dopo la "parentesi" Werder (un quarantennio tra panchina e campo), ha voluto ricominciare da Francoforte con il suo 4-4-2 o 4-2-3-1 che tanti successi gli ha portato negli anni. Accanto a Seferovic, arrivato quest'estate dalla Real Sociedad, capitan Meier sta rendendo anche meglio del passato.


Capace di giocare un po' ovunque tra la mediana e il reparto offensivo, Alexander Meier è stato un trequartista, ma anche un centravanti. Una seconda punta, ma anche un mediano, quando era appena arrivato a Francoforte. Dove potesse esser utile per la sua squadra, lui c'era. Perché l'Eintracht è la SUA squadra e la Commerzbank-Arena (o Waldstadion) è il SUO stadio. Basti pensare che nelle ultime cinque stagioni, per tre volte il numero 14 è stato il top scorer della sua squadra. E quest'anno riuscirà di nuovo nell'impresa, salvo imprevisti. Inoltre, nella classifica dei goleador del club di Francoforte, Meier è al quarto posto: da poco ha superato Alfred Pfaff, leggenda dell'Eintracht che vinse il primo Mondiale tedesco nel 1954, ed è volato a quota 113 prima di Natale con la rete su rigore a Leverkusen.
Ciò che colpisce di Meier è la continuità: in questa stagione, Meier ha segnato in 11 delle 17 partite giocate in stagione (compresa quella della DFB-Pokal). Dal gol realizzato allo Schalke 04 alla quarta giornata, il rendimento migliora, perché le partite a secco diventano 4 su 14. Praticamente il capitano dell'Eintracht diventa una garanzia per i suoi compagni e per l'allenatore. Tra i cannonieri delle principali cinque leghe europee, Meier è quinto ed è l'unico di quella top 5 di Squawka.com ad aver segnato tutti i propri gol dentro l'area di rigore.
Due anni fa, dopo le prestazioni straordinarie di ritorno in Bundesliga, qualcuno si chiedeva come il ct Joachim Löw potesse ignorare Meier. Semplice: non era uomo da progetto con i suoi trent'anni sulle spalle. Poco male. Nella primavera scorsa, Meier ha firmato un prolungamento con l'Eintracht: il nuovo contratto infatti durerà fino al giugno 2017, quando avrà 34 anni e forse la sua carriera sarà finita. Intanto, però, ha altre due stagioni e mezza per far sognare i suoi tifosi, continuando a segnare gol per il suo club. Tanto lui continua a dire che sono più importanti i punti dell'Eintracht che le sue reti, tanto da rinunciare alla fascia a inizio anno. Il motivo? Responsabilizzare Kevin Trapp, portiere del club rossonero. Questo sì che è un Fußball-Gott!

Alexander Meier, 31 anni, capocannoniere della Bundesliga.

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