31.12.14

ROAD TO JAPAN: Kosuke Ota

Buongiorno a tutti e benvenuti all'ultimo numero annuale di "Road to Japan", la rubrica che vi segnala i migliori talenti nel panorama del calcio giapponese. Oggi ci spostiamo nella capitale Tokyo e precisamente nell'F.C. Tokyo, squadra attualmente allenata da Massimo Ficcadenti. Tra i giocatori gestiti dal tecnico italiano, c'è un terzino che è cresciuto moltissimo nelle ultime due stagioni, dal passo buono e dal mancino letale: è Kosuke Ota.

SCHEDA
Nome e cognome: Kosuke Ota (太田 宏介)
Data di nascita: 23 luglio 1987 (età: 27 anni)
Altezza: 1.78 m
Ruolo: Terzino sinistro, esterno alto
Club: F.C. Tokyo (2012-?)



STORIA
Classe '87 di Machida - città dell'area metropolitana della capitale Tokyo - Kosuke Ota inizia a giocare a calcio alla tenera età di cinque anni. Cresciuto nell'Azabu University High School, il giovane Kosuke ha come modello d'ispirazione Alessandro Santos (detto "Alex"), esterno mancino brasiliano che gioca anche un Mondiale con la nazionale giapponese. All'epoca potrebbe giocare con le squadre universitarie, come la Kokushikan University o la Tokyo University of Agriculture. Ma c'è qualcuno che gli ha messo gli occhi addosso: è Kazuyoshi Miura, LA leggenda del calcio giapponese a metà degli anni 2000.
Già 39enne all'epoca, King Kazu ha osservato i progressi del ragazzo e convince Ota a unirsi allo Yokohama FC, la seconda squadra della città. Nel 2006 il club è in seconda divisione, ma ottiene la promozione in J-League: così, ad appena vent'anni, Ota si prende la soddisfazione di giocare nella massima categoria professionistica del calcio giapponese. Venti presenze sono un buon bottino. L'esperienza lo forma a tal punto che a fine anno, quando lo Yokohama scende nuovamente in J2, Ota diventa titolare. Il Sanfrecce Hiroshima e l'Omiya Ardija chiedono informazioni su di lui, ma è lo Shimizu S-Pulse a prelevarlo dalla J2.
C'è grande fiducia intorno a Ota. Al suo arrivo al'IAI Stadium Nihondaira, il titolare è Arata Kodama: giocatore esperto, egli è anche vice-capitano della squadra. Tuttavia, Kodama è colpito da un brutto infortunio al legamento crociato e il tecnico Kenta Hasegawa punta molto su Ota. Anche il suo successore, Afshin Ghotbi, conterà sempre sulla costanza di Ota: il mancino non scende mai sotto le 30 presenze stagionali in tre anni con la maglia dello Shimizu. Non solo: vince anche il premio per il fair play e su di lui si scatena un'altra asta.
Sul finire del 2011, il Twente vorrebbe portarlo in Europa. E c'è anche qualcuno che lo vorrebbe con la maglia degli Urawa Reds, ansiosi di riabbracciare la vetta della classifica. A spuntarla, però, è l'F.C. Tokyo, squadra della capitale appena risalita in J1. Dopo un primo anno di apprendistato, nell'ultimo biennio è sempre stato tra i migliori della squadra. Sia con Ranko Popović che con Massimo Ficcadenti, Ota è protagonista. Inoltre, è diventato il primo tiratore sui calci piazzati: così si spiegano gli 11 assist stagionali del 2014 e i 10 del 2013.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Tatticamente, Ota è un polivalente: nasce terzino sinistro, ma non ha problemi a giocare da esterno da centrocampo. Per lui si può ipotizzare anche il ruolo di esterno sinistro in un 3-5-2, ma andrebbe verificata la sua capacità di difendere la propria corsa senza un aiuto sulla sua fascia. All'inizio giocava da centrale difensivo; fu poi Satoshi Tsunami, ex grande terzino sinistro della nazionale giapponese e suo allenatore nel 2008 a Yokohama, a trasformare Ota in un terzino a tutti gli effetti. Gli ha insegnato bene il mestiere, non c'è dubbio.
Tecnicamente, invece, il ragazzo non va discusso: il suo piede mancino è uno dei migliori di tutto il Giappone, cresciuto con gli anni e l'esercizio. Come detto sopra, la sua precisione sui calci piazzati gli ha permesso di fornire un ampio numero di assist ai compagni dell'F.C. Tokyo: potrebbe beneficiarne anche la nazionale. Per giudicare il suo calcio liftato, potete guardare questo (anche se c'è della fiction nel video).

STATISTICHE 
2006 - Yokohama FC*: 2 presenze, 0 reti
2007 - Yokohama FC: 20 presenze, 0 reti
2008 - Yokohama FC*: 32 presenze, 0 reti
2009 - Shimizu S-Pulse: 32 presenze, 0 reti
2010 - Shimizu S-Pulse: 42 presenze, 1 rete
2011 - Shimizu S-Pulse: 40 presenze, 1 rete
2012 - F.C. Tokyo: 19 presenze, 0 reti
2013 - F.C. Tokyo: 40 presenze, 3 reti
2014 - F.C. Tokyo: 38 presenze, 2 reti
* = in J-League 2

NAZIONALE
Le cose si mettono bene per lui su questa prospettiva: Ota è stato convocato dal ct Aguirre per la Coppa d'Asia del prossimo gennaio. In teoria doveva partire come vice-Nagatomo sulla corsia mancina di difesa, ma l'infortunio di Uchida e la conseguente chiamata del giovane Ueda (che è un centrale) aprono molte chance per Ota. A questo punto, Nagatomo potrebbe andare a destra e Ota esordirebbe dal primo minuto nella gara d'esordio contro la Palestina.
In realtà, il ragazzo ha già giocato per il Giappone. Lo ha fatto nell'Under 20: ai tempi di Yokohama, molti si accorsero di lui e la sua stagione di esordio in J-League gli valse un posto nei convocati per il Mondiale di categoria in Canada nel 2007. Poi l'esordio con i grandi nel gennaio 2010: all'epoca il Giappone era già qualificato per la Coppa d'Asia del 2011, ma doveva giocare una trasferta in Yemen. Così il ct Okada chiamò molti ragazzi giovani o poco conosciuti, tra cui lo stesso Ota: 90' in campo, buona partita.

LA SQUADRA PER LUI
La cosa giusta sarebbe rimanere almeno altri sei mesi in Giappone e vedere quale importanza la Coppa d'Asia 2015 avrà sulla sua carriera. Se andasse bene, la competizione continentale potrebbe rappresentare il salto decisivo. Molti club europei guardano a questa rassegna e Ota ha già 27 anni: per il salto in Europa non c'è molto altro tempo. Nel caso rimanesse in Giappone, potrà godersi il tifo di casa sua. Per lui - nato nell'area della capitale - non c'è prospettiva nipponica migliore di giocare nell'F.C. Tokyo.

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