18.8.15

Delantero giramondo.

Sorprendente, ma vero: alla fine è tornato a casa. Daniel Güiza era sparito dal radar del calcio che conta da diverso tempo, ma ha deciso di provare a tornare sulla mappa. Dopo aver conquistato la Spagna e poi girato il mondo, l'attaccante è tornato a casa a 35 anni. La sua nuova avventura si chiama Cádiz CF (dove l'accoglienza, però, non è stata delle migliori...).

Güiza con la maglia della Spagna: 21 presenze e sei reti dal 2007 al 2010.

A 34 anni, era forse giunto il tempo di tornare in Spagna per Daniel Güiza. Sembra passata un'eternità dalla sua esplosione, avvenuta sul finire degli anni 2000. Partito da Jerez de la Frontera (la città dov'è nato), il Maiorca lo acquista nel 1999 dal Xerez. Il ragazzo ha solo 19 anni, ma riesce a impressionare in terza divisione, così il club gli dà una chance.
Tuttavia, Güiza non la sfrutta e finisce nelle riserve, dove segna caterve di gol. I prestiti al Recreativo Huelva e al Barcellona B non portano grosse novità. Il vero punto di svolta è a Murcia: nel biennio trascorso con la Ciudad, Güiza segna finalmente con continuità. Lo continua a fare anche al Getafe, dove segna anche i suoi primi gol in Liga.
E così il Maiorca torna su di lui: Güiza è riuscito a far ricredere i suoi detrattori e vive un biennio ad altissimo livello. Prima il suo trasferimento per cinque milioni di euro (agevolato da sua moglie Nuria Bermúdez, che è anche la sua agente), poi una stagione da urlo: 27 gol in 37 partite e titolo di capocannoniere senza segnare neanche un rigore.
A questo punto, la convocazione per Euro 2008 è un obbligo. E non se ne pentirà il ct Luis Aragonés, che lo inserisce nella lista dei 23 all'ultimo. Güiza ha un ruolo da subentrante in quella nazionale, ma segna comunque due gol: il primo alla Grecia nella fase a gironi, il secondo alla Russia in semifinale. Tra i campioni d'Europa c'è anche lui.
Ormai ha preso il volo: l'attaccante viene acquistato dal Fenerbahce per ben 14 milioni di euro. Il suo rendimento in Turchia non sarà mai paragonabile a quanto visto con il Maiorca, ma Güiza si toglie le sue soddisfazioni: in tre anni, un campionato e una Supercoppa vinti a Istanbul. Poi il ritorno al Getafe per sei milioni di euro.
Va detto però che ormai Güiza ha perso il tocco magico e non segna più come prima. Dura appena una stagione prima di tentare l'avventura in Malesia con la maglia del Johor Darul Ta'zim: l'attaccante spagnolo diventa così il giocatore più famoso della storia dell'intero campionato. Ma il prestito finisce in sei mesi e tocca muoversi di nuovo.
L'ultima tappa è stata il Paraguay: anticipando quanto fatto da André-Pierre Gignac, Güiza tenta l'avventura con il Cerro Porteño. In due anni trascorsi con El Ciclón, lo spagnolo partecipa alla Copa Libertadores e si fa amare dai tifosi, prima che l'avventura termini con la rescissione nel marzo scorso. L'Olimpia, altro storico club paraguayano, gli ha offerto un contratto, ma lui ha rifiutato perché «cerrista nel cuore».


Dopo l'exploit del 2008, le cose non sono andate benissimo nemmeno con la nazionale. La Spagna ha beneficiato della vena di Güiza anche per la Confederations Cup del 2009, dove l'allora attaccante del Fenerbahce ha segnato due gol nella finale per il terzo posto contro il Sudafrica. Da lì, una rete in amichevole nel novembre 2009 e l'addio.
Ora Güiza riparte da una meta controversa: Cadice, dove la dirigenza del club locale ha accolto a braccia aperte il ritorno dell'attaccante in Spagna. Più arrabbiati i tifosi, che hanno fischiato il 35enne centravanti, colpevole di qualche commento offensivo nei confronti del Cádiz circa dieci anni fa. Quando giocava nello Xerez, l'attaccante si dichiarò "anti-cadista".
Güiza ora dovrà cercare di conquistarsi i nuovi supporter riportando il Cádiz in Segunda División, visto che il club ha clamorosamente fallito la promozione nel 2014-15. Dopo aver vinto il suo girone, El Submarino Amarillo ha prima perso il play-off con il Real Oviedo e poi è uscito sconfitto nel doppio confronto con la squadra B dell'Athletic Bilbao.
Un grosso trauma per i tifosi, che speravano di tornare in seconda divisione. L'ultima partita di Liga vista al Ramón de Carranza risale al 2005-06 e il manager Claudio Barragán ha il compito di risalire il più presto possibile. Farlo con i gol del Gitano sarà più facile: in fondo, questo delantero non ha dimenticato come si segna. Figuriamoci in Segunda División B.

Daniel Güiza, 35 anni, ha deciso di ripartire da Cadice.

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