2.12.13

L'isola dei giocattoli difettosi.

Un'altra vittoria, la sesta in campionato: il Bastia non è più al tavolo delle contendenti per non retrocedere. La Ligue 1 vede pezzi di passato tornare a galla. I corsi, infatti, hanno una squadra fatta da tanti giocatori: tra questi, ci sono anche campioni passati, promesse non mantenute e tanti giramondo. E poi dicono che l'esperienza non serva a certi livelli...

Mickaël Landreau, 34 anni: un veterano della Ligue 1, ora portiere del Bastia.

In realtà, il Bastia è tornato da poco in Ligue 1. Nel 2012, il club vinse la seconda divisione e riuscì ad agguantare la promozione: un ritorno dopo sette anni di purgatorio, per altro parecchio sofferti. Infatti, il Bastia ha subito l'umiliazione di finire persino nella terza serie francese, grazie agli scarsi risultati ottenuti sul campo. Inoltre, il Bastia ha rischiato il fallimento nel 2010 a causa di un debito di un milione e 200mila euro. 
Le autorità locali hanno salvato la società dalla bancarotta: sarebbe stato un peccato per un club che era sempre stato presente per i 45 anni precedenti nelle prime due divisioni del calcio francese. Un club nel quale erano sbocciati i talenti di giocatori come Michael Essien e Alex Song: i due sono esplosi con i Turchini, come sono ribattezzati i giocatori della squadra corsa.
La risalita è stata possibile non solo con questo salvataggio economico, ma anche grazie alla figura decisa di Frédéric Hantz, tecnico che ha preso la guida della squadra dall'estate del 2010. Dopo il quasi fallimento, l'arrivo dell'ex allenatore di Le Mans e Le Havre ha rimesso in carreggiata il Bastia, capace di dominare il campionato e riguadagnarsi immediatamente la Ligue 2. 
Con una buona campagna acquisti, il club ha puntato da subito alla promozione in Ligue 1: nell'estate 2011, sono arrivati Florian Thauvin, oggi stella dell'Olympique Marsiglia, e anche un certo Jérôme Rothen. Grazie a questi innesti, il Bastia è rimasto imbattuto nelle partite casalinghe, vincendo il campionato, e Hantz è stato celebrato. Il tecnico del Bastia ha fatto benissimo anche l'anno scorso, quando il club corso si è salvato molto bene, con il 12° posto finale nella Ligue 1.
Proprio l'ex Monaco e nazionale francese rappresenta, con la sua storia, il giusto riassunto di quanto l'ambiente di Bastia e della Corsica possa far bene per la rigenerazione di un patrimonio calcistico. L'ala era esplosa, con la sua chioma bionda, nel Monaco che raggiunse la finale di Champions League nel 2004: Rothen era uno degli assi portanti di quella squadra. Poi, arrivò l'offerta del PSG e l'esterno mancino rimase a Parigi sei anni, senza vincere nulla e salvando la squadra di cui era tifoso da bambino diverse volte. 
Andato via Le Guen, il nuovo tecnico parigino l'ha messo fuori squadra. E allora via in prestito: sei mesi ai Rangers, altri sei in Turchia e la fine del contratto nel 2010. Rothen è stato un anno senza giocare, ma il Bastia ha tentato il colpaccio e l'ha rimesso in gioco. La scelta giusta per entrambi: Rothen ha ricominciato a giocare, allungandosi la carriera e il club corso ha avuto per due anni in squadra un ottimo giocatore, anche MVP della Ligue 2 nel 2012. 

Frédéric Hantz, 47 anni, è il tecnico del club corso da quattro stagioni.

Ora, il Bastia sta facendo un'altra buona stagione, tra il lavoro di Hantz e la capacità di dare una seconda chance a chiunque. Anche quest'anno, in Corsica, molti potrebbero rilanciare la propria carriera o concluderla degnamente. D'obbligo citare qualche nome, come François Modesto, già passato in Italia con la maglia del Cagliari. O Romaric, il mediano che doveva sfondare a Siviglia e invece è finito a Bastia dopo tanti delusioni iberiche. 
Ancora, Ryan Boudebouz, talento algerino ex Sochaux che doveva arrivare in chissà quali lidi. Alla fine, è stato preso dal club corso per la modica cifra di un milione di euro, in modo da garantirgli continuità e crescita (ha soli 23 anni). Tre però sono gli esempi principi, seppur diversi, nella realtà della Corsica. 
Il primo è quello di Sébastien Squillaci: il difensore, dopo l'esperienza al Monaco, sembrava aver toccato il cielo con un dito quando l'Arsenal l'ha prelevato dal Siviglia. Dopo tre anni, l'esperienza inglese si è rivelata una delusione e il centrale è ripartito dalla Corsica, dove ha già ritrovato una buona forma: l'ex nazionale francese spera di continuare così. 
Il secondo è quello di Mickaël Landreau: chiunque abbia giocato a Football Manager all'inizio degli anni 2000 (si chiamava Scudetto) non poteva lasciarsi scampare il forte portiere francese. Così forte da diventare capitano del Nantes già a 19 anni. Agli onori delle cronache per la Ligue 1 vinta con il club nel 2001, Landreau è un veterano. Nantes, Parigi, Lille, senza però mai lasciare la terra madre: dal gennaio scorso è al Bastia.
L'ultimo caso è certamente quello più clamoroso: un ragazzo che doveva consacrarsi alla Juventus e, invece, si è rovinato con quella esperienza. Miloš Krasić, dopo sei anni magici con il CSKA Mosca e il Mondiale del 2010, è arrivato a Torino con la nomea del possibile erede di Nedved, nonché top-player. Un'etichetta pesante da reggere. 
Ciò nonostante, il serbo fece bene nei primi sei mesi: del resto, il 4-4-2 di Delneri sembrava calzare a pennello per le sue scorribande offensive. Invece, qualcosa si spezzò lungo il cammino: l'anno della Juventus fu tremendo, chiuso con un altro settimo posto. Con l'arrivo di Conte, Krasić fu "segato" dal nuovo tecnico bianconero. 
Nonostante questo, riuscì comunque a vincere lo scudetto, avendo fatto qualche presenza. Dopo un anno al Fenerbahce, che ha speso sette milioni nell'estate del 2012 e gli ha dato 2,3 milioni di euro d'ingaggio per poi lasciarlo andare, il serbo è ripartito da Bastia. In Corsica, Krasić ha già segnato due reti ed è apparso più in forma delle ultime stagioni. 
Sembra quasi il film "Moneyball", in cui Peter Brand/Jonah Hill cerca di raccogliere i giocatori che le altre squadre ritengono inefficaci: «E' come un'isola dei giocattoli difettosi: loro ce li possiamo permettere». La Corsica è senza dubbio un'isola, ma sarà la classifica della Ligue 1 a emettere sentenze. Per ora, dalle parti di Bastia, va tutto alla grande.

Miloš Krasić, 29 anni, è ripartito da Bastia per rilanciarsi.

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