29.11.13

ROAD TO JAPAN: Toshihiro Aoyama

Benvenuti ad un altro numero di "Road To Japan", la rubrica del mio blog che prova a darvi uno sguardo sui nuovi talenti che stanno crescendo nella terra del Sol Levante. Nell'undicesimo numero di quest'anno, ci spostiamo a centrocampo per parlare di un ragazzo che sta facendo molta strada negli ultimi anni. E che, forse, ne potrà fare ancora in quelli a venire: sto parlando di Toshihiro Aoyama, regista dei Sanfrecce Hiroshima.

SCHEDA
Nome e cognome: Toshihiro Aoyama (青山 敏弘)
Data di nascita: 22 febbraio 1986 (27 anni)
Altezza: 1.72 m
Ruolo: Regista, centrocampista centrale
Club: Sanfrecce Hiroshima (2003-?)



STORIA
Nato a Kurashiki, nella prefettura di Okayama, Toshihiro Aoyama è legato indissolubilmente al Sanfrecce Hiroshima. In una squadra che fa della fedeltà un marchio di fabbrica, lui rappresenta uno dei soldati più meritevoli. Sulle rive del Takahashi, Aoyama sembra indirizzarsi verso il pattinaggio. Invece, poi, prende la strada del calcio ed appende le scarpette al chiodo. Il ragazzo cresce nel liceo Sakuyō, prima di ritrovarsi cercato da molti club di J-League. La sua non è la favola del predestinato, ma di colui che ha lavorato duro per raggiungere il livello palesato negli ultimi anni. Rientrato nei giocatori speciali designati dalla J-League, il ragazzo si trasferisce al Sanfrecce Hiroshima. E' il 2003: a gennaio 2004 è ufficialmente un giocatore del club, ma passeranno tre anni prima che possa giocare la sua prima gara da professionista.
Viene provato anche come terzino destro, ma la rottura del legamento crociato anteriore nel marzo del 2005 lo mette fuori gioco per molto tempo. La vera svolta arriva nell'estate del 2006: una volta recuperato, a guidare il Sanfrecce c'è Mihailo Petrović, tecnico serbo. Quest'ultimo mette Aoyama al centro del suo progetto tecnico e lo fa maturare negli anni. Un infortunio - stavolta alla falange di un dito del piede - l ofa mancare per molto tempo dal campo ed il club scende in J2. Nonostante la retrocessione del 2007, Aoyama rimane e anche il suo allenatore lo tiene in mezzo al campo, con tanto di promozione immediata.
Al ritorno in J-League, il Sanfrecce ha tenuto un buon livello: il quinquiennio Petrović ha portato il club in Champions League asiatica e a giocare un ottimo calcio, nonché esportare alcuni giocatori in Europa (vedi Tadanari Lee e Tomoaki Makino, seppur con esperienze sfortunate). Non Aoyama, invece, che è rimasto alla corte di Hiroshima quando sulla panchina viola è giunto Hajime Moriyasu. Il tecnico, ex giocatore del club, ha capito che Aoyama era fondamentale per il suo 3-5-1-1, folto di centrocampisti e di tanti movimenti. Su questi, i lanci del numero 6 viola erano la chiave per il gioco spettacolare che si è visto in quest'ultimo biennio. Non solo: con Moriyasu, Aoyama è stato importante per la vittoria della J-League nel 2012, per altro segnando contro il Cerezo Osaka, nel giorno della vittoria decisiva per il titolo. Inoltre, ha vinto anche la Supercoppa nipponica qualche mese fa (già ottenuta dai Sanfrecce nel 2008). La bacheca si è arricchita ed il regista è stato inserito nella Top 11 della J-League dell'anno passato. In questa stagione, invece, i sogni di titolo sono già finiti (o quasi); tuttavia, le soddisfazioni per Aoyama non sono mancate, specie in nazionale.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Per Aoyama, forse la definizione migliore è arrivata da chi lo ha allenato per diversi anni e lo ha fatto conoscere un po' d più al calcio giapponese. Mihailo Petrović, suo tecnico per molte stagioni, lo ha definito come «il motore» della squadra. E ha ragione a dirlo: Aoyama ha iniziato la sua carriera da "volante", come lo definirebbero in Inghilterra. Ossia un centrocampista a tutto campo, capace di correre ovunque; poi, il numero 6 dei Sanfrecce ha raffinato la sua tecnica ed è stato capace di giocare anche da regista. In tal modo, la sua visione di gioco poteva esprimersi al meglio. C'è chi ha detto che Gaku Shibasaki sia l'erede di Yasuhito Endo in nazionale (lo stesso Yatto lo ha confermato). E se invece fosse il turno di Aoyama? Del resto, il centrocampista si è costruito anche una reputazione in fatto di gol spettacolari: basti pensare alla rete nella FIFA World Cup per club contro l'Auckland City o l'incredibile marcatura contro gli Yokohama F. Marinos nel maggio 2012.

STATISTICHE
2004 - Sanfrecce Hiroshima: 0 presenze, 0 reti
2005 - Sanfrecce Hiroshima: 0 presenze, 0 reti
2006 - Sanfrecce Hiroshima: 21 presenze, 2 reti
2007 - Sanfrecce Hiroshima: 35 presenze, 1 rete
2008 - Sanfrecce Hiroshima: 41 presenze, 5 reti
2009 - Sanfrecce Hiroshima: 34 presenze, 4 reti
2010 - Sanfrecce Hiroshima: 29 presenze, 0 reti
2011 - Sanfrecce Hiroshima: 30 presenze, 2 reti
2012 - Sanfrecce Hiroshima: 41 presenze, 3 reti
2013 - Sanfrecce Hiroshima (in corso): 38 presenze, 2 reti

NAZIONALE
Con qualche anno in meno, Aoyama fece qualche presenza per l'Under 23 nipponica: durante le qualificazioni alle Olimpiadi di Pechino del 2008, il centrocampista fece un'ottima impressione. Poi l'infortunio al piede rovinò il suo sogno olimpico e così Aoyama ha dovuto attendere molto prima di vestire nuovamente la maglia della nazionale. Quest'estate, però, si è messo addosso quella della "Nippon Daihyo". Per la Coppa dell'Asia Orientale, Zaccheroni ha voluto sperimentare alcuni nuovi giocatori e anche il metodista del Sanfrecce ha avuto la sua occasione. 65' contro la Cina, 90' contro la Corea del Sud: non è stato convincente, ma chissà che non abbia un'altra chance. Tre posti su quattro della mediana nipponica sembrano ormai prenotati per il Brasile (Hasebe, Endo e Yamaguchi): diciamo che lui e Hosogai si giocano il quarto, salvo sorprese.

LA SQUADRA PER LUI
Indubbiamente, il ragazzo è all'apice della sua carriera. Da un anno e mezzo gioca alla grande, dopo aver militato più che dignitosamente in J-League per molto tempo. A 27 anni, potrebbe spiccare il volo verso lidi più luminosi: tuttavia, ipotizzare un trasferimento è veramente complicato, perché Aoyama - come spiegato in quest'articolo - è legato a doppio filo alla realtà di Hiroshima. Per prenderlo, ci vorrebbe un progetto davvero convincente: del resto, il suo valore si attesta intorno al milione di euro. Altrimenti, sarà difficile che il centrocampista lasci il Sanfrecce ed un posto da protagonista, dopo dieci anni di militanza con il club. Comunque, non c'è dubbio che uno con i suoi piedi e la sua visione di gioco farebbe comodo a chiunque.

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