16.10.14

Senza paura.

A maggio aveva abbandonato la casa di sempre: addio al Lorient, dopo un quarto di secolo di onorata carriera con i Merluzzi tra i 4 da giocatore-allenatore e i 21 da manager. Christian Gourcuff sembrava far bene solo allo Stade du Mustoir, ma da ct dell'Algeria sta dimostrando quanto di buono ha fatto vedere a Lorient. Doveva sostituire Halilhodžić e tenere il rendimento mostrato al Mondiale brasiliano, ma per ora Gourcuff non ha deluso: la qualificazione alla Coppa d'Africa è in cassaforte.

25 maggio 2014: Gourcuff lascia il Lorient dopo 25 anni insieme.

Classe '55, Gourcuff è un ex insegnante di matematica che ha trovato nel calcio la sua salvezza. In Italia, a molti il suo nome dirà qualcosa in quanto padre di Yohan, ex giocatore del Milan e che ora milita nell'Olympique Lione. In realtà, la carriera di Gourcuff padre è più ricca di quella del più famoso figliolo. Da giocatore si unisce prima al Rennes, poi trascorre quattro anni a Brema, dove si prepara per entrare all'università. Nel 1982 arriva la svolta con l'arrivo al Lorient. Insegna e contemporaneamente svolge il ruolo di giocatore-allenatore per il club della città, militante all'epoca in terza divisione. In quattro anni li porta alla promozione, ma la storia d'amore di Gourcuff sr. con i Merluzzi non finisce lì.
A fine carriera - nel 1991 - torna al Lorient. Ci rimarrà per un altro decennio, dove riporta nuovamente il club in seconda divisione e poi lo trascina alla promozione in Ligue 1 nel 1998. Un miracolo per la squadra. Poi il manager commette forse l'unico errore della sua carriera: nel 2001, Gourcuff ha l'offerta della vita da parte dell'Olympique Marsiglia, ma preferisce unirsi ai rivali regionali dello Stade de Rennes. La stagione andrà male e per tutta quell'annata si sentirà il peso dell'esser un simbolo del Lorient. Dopo un breve passaggio in Qatar, c'è il ritorno al Lorient. Dove Gourcuff sr. ha speso altri 13 anni della sua vita, facendo crescere tanti giocatori: ricordiamoci che il tecnico francese ha lanciato Gameiro, Ciani, Jallet, Gignac, Amalfitano e Koscielny.
Altra promozione con il Lorient e il ritorno in Ligue 1, dove il club della Bretagna è rimasto stabilmente. Anzi, il 4-4-2 e il gioco spettacolare di Gourcuff hanno portato un settimo posto nel 2009-10 (miglior risultato nella storia del club) e due ottavi posto nelle ultime due stagioni. Nel 2013-14, si è consacrato anche Vincent Aboubakar, poi ceduto al Porto nel mercato estivo. per la "modica" cifra di otto milioni di euro.
Tuttavia, il contratto di Gourcuff era in scadenza nel giugno scorso e l'intera stagione è stata condizionata da difficili rapporti con il presidente del Lorient, Loïc Fery, e con il suo vice Sylvain Ripoll. Con il primo i contrasti sono riguardati la cessione invernale di Mario Lemina all'OM, mentre Gourcuff ha sempre pensato che il suo secondo lavorasse contro di lui. Alla fine, è stata inevitabile la separazione e proprio Ripoll ha preso il posto di Gourcuff sulla panchina del Lorient. Adesso vedremo se il club saprà reggersi senza l'artefice dei suoi miracoli. Intanto, per allargare i suoi orizzonti, Gourcuff ha accettato la sfida dell'Algeria. Giunta agli ottavi nell'ultimo Mondiale, i magrebini hanno assunto il tecnico francese come nuovo ct della nazionale al posto del dimissionario Vahid Halilhodžić.


Dopo un Mondiale del genere, per l'Algeria era importante dare continuità ai risultati brasiliani. E così è andata, tanto che le Volpi del Deserto sono la prima squadra - in co-abitazione con Capo Verde - a essersi già qualificata alla prossima Coppa d'Africa. In realtà, non bisogna nascondersi: i magrebini attendono con ansia l'appuntamento di gennaio in Marocco, perché è una grande occasione per tornare a vincere la rassegna continentale. L'ultima volta è stata nel 1990 (in casa) e la nazionale vista in Brasile è tranquillamente tra le favorite. Con Gourcuff, anzi, potrebbe essere proprio LA favorita, visto il gioco offensivo del tecnico francese.
Una speranza forte, anche perché nelle ultime cinque edizioni della Coppa d'Africa l'Algeria ha fatto pochino. Solo un quarto posto nel 2010, mentre nel 2013 è stata eliminata al girone. Per non parlare delle edizioni 2006, 2008 e 2012: per quelle rassegne continentali, l'Algeria non si è nemmeno qualificata. Ma da quando l'ex tecnico del Lorient si è seduto sulla panchina dell'Algeria, i risultati sono netti: su quattro partite giocate, quattro vittorie, otto gol fatti, uno solo subito. E in un girone con Mali, Malawi ed Etiopia, la qualificazione è già cosa fatta.
Del resto, il giorno della sua presentazione come commissario tecnico degli algerini Gourcuff è stato chiaro: «Voglio mantenere vivo questo momento e costruire un certo stile di gioco per questa squadra». La voglia di costruire un altro piccolo miracolo - sulla falsa riga di quanto fatto in quel di Lorient - è tanta. Ed è possibile, perché il movimento calcistico algerino ha avuto anni molto bui, ma ora sembra essersi risvegliato e l'ultimo Mondiale è la dimostrazione pratica di quanto si può far bene con questi giocatori. Christian Gourcuff ha voglia di aggiungere un'altra tacca alla sua reputazione di miracle-man. Forse in Francia qualcuno rimpiangerà la sua figura a fine anno, specie se a Lorient non arrivasse la tanto sospirata salvezza. Il ct ha lodato i suoi giocatori dopo l'ennesimo buon risultato e qualche settimana fa, nonostante il clima difficile nel paese, ha detto: «Non ho paura di vivere in Algeria». Siamo sicuri che non avrà paura nemmeno delle sfide che lo attendono nel gennaio prossimo.

Christian Gourcuff, 59 anni, tenta un altro miracolo da ct dell'Algeria.

Nessun commento:

Posta un commento