14.10.14

UNDER THE SPOTLIGHT: Tony Watt

Buongiorno a tutti e benvenuti a un altro numero di "Under the Spotlight", la rubrica che tende a segnalarvi le migliori occasioni che possono capitare nel panorama del calcio internazionale. Oggi ci spostiamo in Belgio, nella Pro League che vede lo Standard Liegi tra le sue protagoniste. La squadra di Guy Luzon ha cambiato molto in estate, ma in entrata l'operazione più interessante è stata quella riguardante Tony Watt, attaccante scozzese e prodotto del vivaio del Celtic Glasgow.

SCHEDA
Nome e cognome: Anthony "Tony" Watt
Data di nascita: 29 dicembre 1993 (età: 20 anni)
Altezza: 1.82 m
Ruolo: Prima punta
Club: Standard Liegi (2014-?)


STORIA
Nato a Coatbridge (16 km da Glasgow) in una fredda serata del dicembre '93, Tony Watt cresce calcisticamente nell'Airdrie United. Prima entra nelle giovanili del club nel 2009, poi esordisce in prima squadra l'anno dopo: all'epoca l'Airdrie milita in terza divisione e Watt si mette in evidenza con tre gol alla tenera età di 16 anni. L'attenzione sul ragazzo è talmente tanta che club come Liverpool, Fulham e le due squadre di Glasgow si muovono addirittura nel mercato invernale del 2011. Alla fine, a spuntarla sono gli Hoops per 120 mila euro. E Watt comincia ad assaggiare il calcio a un livello più grande, con le prime presenze sul finire del 2011-12.
L'occasione è la gara interna di fine aprile contro il Motherwell: il giovane attaccante entra e realizza subito una doppietta, tanto per chiarire di che pasta è fatto. Il manager del Celtic, Neil Lennon, conta su di lui e lo dimostra l'anno successivo, quando il minutaggio di Watt aumenta vertiginosamente. Sopratutto Tony mette la sua firma su una serata magica: il 7 dicembre 2012, i Bhoys battono il Barcellona in Champions League. E lo fanno proprio con un gol di Watt, entrato da 10' e in grado di battere Victor Valdes per il 2-1 finale.
Ciò nonostante, il Celtic non crede ancora abbastanza nel suo attaccante. Lo testimoniano gli acquisti di Amido Baldé e Teemu Pukki durante il mercato estivo, in vista del 2013-14. Entrambi sono già andati via da Glasgow, ma così le opportunità di Watt si riducono al lumicino. E così club e giocatore si mettono d'accordo per un prestito in Belgio, precisamente al Lierse. Alla prima gara nella Pro League, Watt entra da sostituto e gli bastano 90 secondi per realizzare il suo primo gol. Un bell'inizio, ma l'allenatore del club belga - Stanley Menzo - lo accusa di esser fuori forma. Watt, per tutta risposta, segna anche nella gara successiva e si toglie la maglietta. Dirà a fine partita: «So che non mi devo togliere la maglietta, ma volevo mostrare a tutti che sono in condizione ottimale».
Il rapporto di Watt con il manager del Lierse è conflittuale: Menzo a novembre lo critica, ma poi lo rimette in squadra. In cinque giornate, lo scozzese segna sette gol e regala 13 punti con le sue giocate al Lierse. Un ottimo apporto, ma non basta: alla fine Watt accusa Menzo delle sconfitte del Lierse; il club risponde escludendo lo scozzese dalla prima squadra e spostandolo nelle riserve. Un'avventura positiva quella belga, ma troppo conflittuale. Quando Watt torna a Glasgow, il Celtic ha cambiato allenatore: è arrivato Ronny Delia, campione in Norvegia con il suo Strømsgodset. Watt gioca tre gare, ma si trova sempre qualcuno davanti. E quando molti club belgi lo vogliono riportare in Pro League, il Celtic non si oppone. Di fronte all'offerta di un milione e mezzo di euro, Watt passa allo Standard Liegi. Ora sta a lui dimostrare che l'anno trascorso al Lierse non è stato un caso. Chissà se in casa Celtic si mangeranno le mani per questa cessione tra qualche anno...

CARATTERISTICHE TECNICHE
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, vista la sua stazza, Watt non è il classico centravanti. All'occorrenza può giocare anche da seconda punta e ha una progressione niente male sullo scatto secco. Un lottatore su tutto il campo, dotato anche di una buona visione di gioco. Watt possiede un gran fisico e un ottimo destro, che gli permette di calciare da qualunque punto dell'area di rigore. Semmai ciò su cui bisogna lavorare sono i fondamentali e la testa: la prima per migliorare una cifra tecnica ancora grezza; la seconda per evitare che la sua figura venga marchiata come "testa calda".

STATISTICHE
2010/2011 - Airdrie United*: 19 presenze, 3 reti
2011/2012 - Celtic: 3 presenze, 2 reti
2012/2013 - Celtic: 28 presenze, 6 reti
2013/2014 - Celtic: 3 presenze, 0 reti
2013/2014 - Lierse: 18 presenze, 9 reti
2014/2015 - Standard Liegi (in corso): 11 presenze, 2 reti
* = in Scottish Second Division (terza divisione scozzese)

NAZIONALE
Ancora niente esordio in nazionale maggiore per Watt, che però ha già fatto la sua trafila nelle giovanili della Scozia. Qualche presenza con l'Under 19, una sola con l'Under 20 e poi anche il ct dell'Under 21 ha cominciato a ignorarlo. Con i Kenny Miller e i Kris Boyd sul viale del tramonto, un ragazzo così farebbe molto comodo alla nazionale maggiore. Il ct Gordon Strachan ha chiamato Watt per una partita di qualificazione a Zagabria contro la Croazia nel giugno 2013, ma senza farlo esordire. Chissà se la maglia dello Standard può regalare a Watt la ribalta della Scozia in maniera definitiva.

LA SQUADRA PER LUI 
Sicuramente il ragazzo non è di facile gestione: lo dimostra il fatto che il Celtic, pur avendo puntato molto nel passato su di lui, alla fine l'ha lasciato andare (forse con un po' di fretta) per la testa calda che Watt si ritrova. Maturare in Belgio è la scelta giusta, ma chissà che a fine anno non attiri già l'attenzione di qualche club inglese...

Nessun commento:

Posta un commento