15.6.13

UNDER THE SPOTLIGHT: Manuel Lanzini

Buongiorno, cari amici, e benvenuti ad un'altra puntata di "Under The Spotlight", la rubrica che ci consente di visionare i migliori talenti del calcio in giro per il mondo. Oggi voglio fare un azzardo: mi sposto in Sudamerica, per parlare di un ragazzo che sta crescendo velocemente, nella tradizione dei grandi nomi che lo hanno preceduto. Se i suoi predecessori sono stati Aimar, Ortega, Gallardo, D'Alessandro, Buonanotte e l'ultimo Lamela, sto parlando di River Plate; al "Monumental", si sta distinguendo la stella di Manuel Lanzini, fantasista dei "millionarios".

SCHEDA
Nome e cognome: Manuel Lanzini
Data di nascita: 15 febbraio 1993 (20 anni)
Altezza: 1.69 m
Ruolo: Trequartista, esterno sinistro
Club: River Plate (2010-?)



STORIA
Rinominato "la joya" (il gioiello), Lanzini nasce nel febbraio 1993 a Ituzaingó, nella grande area metropolitana di Buenos Aires. In una famiglia che comprendeva già ex calciatori (suo padre e suo fratello), il giovane Manuel cresce nel club 4 de Mayo, dove conosce Ramon Maddoni: un uomo che, tra gli altri, aveva scoperto Riequelme, Cambiasso e Tevez. Fiutando il talento di Lanzini, Maddoni vorrebbe portarlo ad un provino per il Boca Juniors, ma il ragazzino rifiuta: egli vuole giocare nella squadra per la quale tifa sin da piccolo, il River Plate. Un sogno che si avvera dal 2002, quando Manuel viene preso nelle giovanili dei "millionarios" alla tenera età di nove anni: inizia come trequartista, ma viene presto convertito al ruolo di centrocampista sinistro.
Il tecnico del River Plate nel 2010 è il vecchio Ángel Cappa: egli non ha dubbi nel far esordire Lanzini, che subentra ad un pezzo di storia del River come Ariel Ortega durante le amichevoli pre-campionato del 2010. L'impressione è ottima e l'allenatore non ha più dubbi sul promuoverlo in prima squadra: colleziona la prima presenza nei professionisti l'8 agosto di quell'anno, entrando durante una partita contro il Tigre.
Ci sono sprazzi di pura classe - come nella partita contro l'Indipendiente - ma Lanzini ha bisogno di crescere: il River lo comprende e presta il talento al Fluminense, con la possibilità per i brasiliani di acquisire l'intero cartellino a 15 milioni di euro. Il presidente del club verdeoro non si spaventa nel chiamarlo il "nuovo Neymar"; nonostante un paragone così pesante, Lanzini offre un rendimento altalenante nel "Flu". Segna i primi gol tra i professionisti (il primo contro il San Paolo in trasferta) e vince il "double" (Campionato Carioca e Taça Guanabara), ma la dirigenza non è convinta fino in fondo e l'argentino non si conquista il posto da titolare. I tifosi si affezionano al ragazzo, che diventa uno degli idoli della "torcida"; tuttavia, quando si tratterà di riscattarlo, il "Flu" non andrà fino in fondo e Lanzini torna al River, dopo 42 presenze e cinque gol.
Poco male: l'argentino non è certo scontento di ritornare al "Monumental", visto che giocherà nel club che ama e si prende anche la maglia numero 10. Inizialmente schierato come centrocampista sinistro, si è poi trovato nel suo ruolo naturale, quello del trequartista: da aprile in poi, il ragazzo sta volando, con cinque reti e due assist. Deve ancora crescere, ma Lanzini ha le stimmate del grande giocatore: se trova la continuità giusta, maturerà in fretta.

CARATTERISTICHE TECNICHE
In alcune specifiche, ricorda vagamente Erik Lamela, seppur opposto: se il romanista parte da destra per punire gli avversari con il sinistro, Lanzini può essere impiegato a sinistra per rendersi pericoloso con il suo destro. Non avendo un gran fisico, la qualità è il suo tratto distintivo, specie nel piede educato; a questo, il trequartista accompagna una buona arguzia tattica, vista la sua innata capacità nel giocare tra le linee quando si presenta nel ruolo di "10" classico. Insomma, un ottimo palleggiatore, assistito da una visione del gioco e da un piede non da poco.

STATISTICHE
2010/11 - River Plate: 22 presenze, 0 reti
2011/12 - → Fluminense: 42 presenze, 5 reti
2012/13 - River Plate (in corso): 24 presenze, 8 reti

NAZIONALE
Per lui, ancora niente nazionale maggiore: presto, anche se il movimento calcistico argentino non ha mai avuto paura di far esordire i giovani. Qualche presenza nelle rappresentative giovanili dell'Albiceleste, invece, c'è, visto che il ragazzo era al Sub-20 sudamericano di quest'inverno. L'Argentina ha fatto una pessima figura, uscendo subito; il ragazzo ha alternato cose buone a momenti di vuoto assoluto, a conferma che dovrà maturare prima di arrivare a certi livelli. Tuttavia, credo che Lanzini avrà diverse possibilità, visto che è anche eleggibile per l'U-23 e sarà in età per le Olimpiadi di Rio 2016.

LA SQUADRA PER LUI
Questo ragazzo si potrebbe consigliare a molte squadre, con una precisazione però: l'ideale sarebbe comprarlo e lasciarlo un anno in Argentina, dove potrebbe continuare il suo processo di maturazione. Nell'ultimo periodo si è ripreso e sta trovando continuità, ma Lanzini ha bisogno di giocare molto per crescere ancora. E non è detto che chi lo acquisti lo faccia giocare. Tuttavia, una bella avventura in Spagna o in Italia potrebbe essere affascinante.


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